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F1, i regolamenti 2026 pubblicati dalla FIA. Ecco le nuove monoposto: addio al DRS, maggiore potenza ibrida

Potenza ibrida aumentata quasi del 300%, DRS soppiantato da nuove modalità, maggior enfasi ai sorpassi, alla sostenibilità e sicurezza rafforzata: ecco come saranno le monoposto di F1 dal 2026, secondo i nuovi regolamenti FIA

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Luca Santoro

Luca Santoro

Giornalista

Esperto di Motorsport ma, più in generale, appassionato di tutto ciò che sia Sport, anche senza il Motor. Dà il meglio di sé quando la strada fa largo alle due o alle quattro ruote

La F1 si appresta a vivere un’autentica evoluzione, se non rivoluzione, dalla stagione 2026. Le monoposto che vedremo in pista da quella stagione infatti saranno frutto dei nuovi regolamenti della FIA, presentati nel fine settimana del GP del Canada. Tante le novità, dall’aerodinamica alla power unit passando per le dimensioni e il peso delle vetture: vediamo quindi cosa cambierà prossimamente.

F1 2026, come sarà la power unit delle nuovo monoposto

Partiamo dal cuore delle monoposto, ovvero la power unit. L’atteso ribilanciamento tra motore endotermico ed ibrido diventerà realtà, con il primo che avrà una potenza di 400 kW in luogo dei 550-560 attuali, mentre l’unità elettrica subirà una crescita molto decisa, passando da 120 kW a ben 350 kW (pari a circa 475 cv). In totale restano i mille cavalli in linea di massima, ma la bilancia penderà su una maggiore sostenibilità privilegiando l’aspetto ibrido delle vetture e i carburanti ecologici per la parte termica, che saranno al 100% a basso impatto e basati su fonti sintetiche (gli e-Fuels, insomma).

Più chance di sorpasso: la novità dell’Override

Le monoposto potranno inoltre recuperare in fase di frenata un totale di 8,5 MJ al giro, il doppio dei valori attuali. La F1 2026 punterà inoltre su maggiori opportunità di sorpasso. E questo tramite la novità dell’Override, vale a dire un surplus fornito all’unità MGU-K che può toccare così i 9,0 MJ e sino a 337 km/h.

Vetture molto più leggere e dalle dimensioni ridotte

Le nuove vetture saranno inoltre più leggere, con un peso diminuito di 30 kg rispetto alle attuali auto, toccando così quota 768 kg. Come ha spiegato a Motorsport.com Nikolas Tombazis, responsabile tecnico del settore monoposto in F1, c’era la possibilità di arrivare anche a 750 kg, “ma non abbiamo voluto forzare perché saranno introdotti alcuni elementi di sicurezza che avranno un impatto sul valore finale. E il motore con una parte elettrica maggiorata arriverà a 150 kg”. In ogni caso, è stato ridotto anche il passo di 200 mm e la larghezza di 100 mm.

Soggetta a riduzione anche la deportanza, con un -30%, e la resistenza aerodinamica (-55%). Scende anche la larghezza degli pneumatici anteriori (di 25 mm) e posteriori (30 mm), pur lasciando invariata la misura dei cerchi, ovvero 18 pollici.

“Non ci sarà per regolamento una misura minima da terra”

In merito all’effetto suolo, Tombazis sempre a Motorsport.com ha spiegato che esso sarà ridotto, “perché il fondo avrà una parte piatta e un diffusore più piccolo“. Poi ha aggiunto: “L’idea è di avere monoposto meno rigide che non cerchino di sfiorare l’asfalto. Non imporremo per regolamento una misura minima da terra, ma faremo scelte aerodinamiche che spingeranno i tecnici ad alzare le vetture. I dati di simulazione sulle configurazioni 2026 sono decisamente migliori rispetto ai valori che avevamo raggiunto nel 2022. Le norme che abbiamo deliberato stanno forzando alcune scelte per permettere alle vetture di stare più vicine una all’altra”.

Addio al DRS, ecco Z-Mode ed X-Mode

A proposito di aerodinamica e in particolare quella attiva, per il 2026 vedremo vetture dotate di innovativi sistemi. In luogo del DRS vengono introdotti lo Z-Mode e l’X-Mode, due modalità ben distinte: la prima, ad alta deportanza, riguarda i momenti in cui le monoposto affrontano le curve, di qualunque tipologia esse siano. La seconda, a bassa resistenza aerodinamica, coinvolge le situazione di altissima velocità nei rettilinei. In entrambe le modalità lavoreranno le ali per consentire un bilanciamento ottimale in ogni condizioni, con quella posteriore caratterizzata da tre elementi mobili e quella anteriore da due.

Jason Somerville, responsabile aerodinamico della FIA, ha spiegato in particolare cosa cambierà con l’introduzione dello Z-Mode e X-Mode, come riporta Motorsport.com: “Con le vetture del 2026 daremo ai piloti la possibilità di passare dalla modalità ad alta deportanza (Z-Mode) a quella a bassa deportanza (X-Mode) indipendentemente dai distacchi. Quindi, in punti predefiniti del giro, un pilota sarà in grado di passare alla modalità a bassa resistenza aerodinamica per avere la possibilità di avere prestazioni nei rettilinei, dove l’aderenza non è limitata. Quando poi ci si avvicinerà alla zona di frenata, si passerà nuovamente alla modalità ad alta deportanza. Ogni monoposto avrà la possibilità di passare da una modalità all’altra spostando l’ala posteriore e regolando quella anteriore, e ogni vettura che segue farà la stessa cosa”.

Il pilota gestirà in maniera attiva queste modalità tramite un pulsante, così come avvenuto con il DRS. “Il sistema tornerà alla modalità ad alta resistenza aerodinamica sotto il controllo del pilota o tramite la pressione dei freni”, ha concluso Somerville. Sempre in termini aerodinamici, spariranno i passaruota anteriori e sarà rivisto il diffusore.

Gli aggiornamenti e le migliorie per quanto riguarda la sicurezza

Infine, vediamo le novità in termini di sicurezza. I musi avranno una nuova struttura, deformabile a due stadi in modo da garantire miglior protezione alla cellula di sopravvivenza. Potenziata anche la protezione antintrusione laterale, anche in termini di barriera per la batteria e il serbatoio, ed aumentati da 16 a 20G i carici del roll hoop. Ancora, i led sulle paratie laterali dell’ala posteriori saranno più luminosi, e le nuove monoposto potranno contare anche luci di sicurezza ai lati che segnaleranno lo stato dell’ERS in caso di sosta forzata in pista.

In merito ai materiali e alla sicurezza, Tombazis ha affermato: “Vogliamo introdurre l’opzione del titanio o del metal-matrix nei porta mozzi con l’intento di ridurre il peso. L’idea dietro alla reintroduzione anche del metal-matrix, è che si tratta di un materiale che sta diventando di grande diffusione sulle macchine stradali. Si pensa a un ritorno del magnesio su parti come le scatole elettriche per contribuire alla riduzione delle masse. Sostituiremo il pannello in zylon con una costruzione del telaio che cercherà di integrare e aumentare il valore di resistenza del pannello nello chassis. […] Aumenteremo la resistenza delle scocche, ottenendo anche una riduzione di peso”.

Domenicali: “La nuova power unit è una grande opportunità per l’industria automobilistica globale”

Stefano Domenicali, a capo della F1, ha commentato: “Ci aspettiamo una nuova generazione di auto e di propulsori che mirano a dare ai nostri fan gare più equilibrate ed emozionanti. La nuova power unit ibrida ad alimentazione sostenibile rappresenta un’enorme opportunità per l’industria automobilistica mondiale: ha il potenziale per essere utilizzata dalle auto di tutto il mondo e ridurre drasticamente le emissioni. Proprio il suo potenziale è uno dei motivi principali per cui nel 2026 avremo un numero record di fornitori di motori in Formula 1″.

Il regolamento, che come abbiamo detto è stato presentato nei giorni del GP del Canada, ha trovato il benestare di Ferrari, Red Bull Ford Powertrains, Mercedes, Renault, Audi e Honda, e dovrebbe essere ratificato dal Consiglio Mondiale del Motorsport che la FIA terrà il prossimo 28 giugno.

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