Una Ferrari che torna a vincere. Il Gran Premio di Singapore che si tinge di rosso. Il capolavoro di Carlos Sainz nel finale. Il jolly giocato dalla Mercedes. L’errore di Russell all’ultimo giro. Il sacrificio di Leclerc. La giornataccia di Verstappen. Di tutto e di più è successo a Marina Bay in una gara di F1 che i cuori ferraristi ricorderanno a lungo. Li ritroveremo sicuramente tutti tra i “top e flop” della domenica made in Oriente ma col marchio rosso Ferrari impresso anche sulle nostre pagelle.
- F1, pagelle Gran Premio di Singapore
- GP Singapore: il top dei top, Sainz e la Ferrari
- GP Singapore: il flop dei flop, Red Bull
- F1, prossima gara: subito il Gran Premio di Giappone
F1, pagelle Gran Premio di Singapore
- Carlos Sainz (Ferrari) 10 e lode: “Che cos’è il genio? È fantasia, intuizione, colpo d’occhio e velocità d’esecuzione”. La citazione presa dal film cult Amici Miei calza a pennello per quello che ha fatto lo spagnolo oggi nel finale. Decide spontaneamente di offrire il drs a Norris per permettere alla McLaren di difendersi da Russell. Un capolavoro nel capolavoro di un fine settimana da antologia passato sempre o quasi al comando. Lui meglio di Leclerc ha capito la SF-23. Il rinnovo è d’obbligo, subito.
- George Russell (Mercedes) 7,5: solo per il coraggio che ha dimostrato, lui col team. Il jolly non ha pagato, specie per lui. Era 2°, sarebbe arrivato 2° ed invece ha provato a vincere. E ci ha provato fino alla fine solo che la mossa di Sainz che ha trascinato in scia col drs Norris l’ha innervosito fino a tal punto da andare a sbattere perdendo tutto.
- Charles Leclerc (Ferrari) 7: che bravo il monegasco, ha piegato la testa, ha avuto intelligenza, ha acconsentito al gioco di squadra, forse conscio di essere in questo momento un gradino sotto Sainz almeno nel guidare questa Ferrari. Leclerc ha dimostrato gran cuore, un pizzico di sfortuna nel primo pit e forse meno coraggio delle Mercedes nel fermarsi in regime di VSC. Le sue gare arriveranno, se non quest’anno, il prossimo… si spera. Forza Charles!
Get around him! 🤜🤛 @Carlossainz55 putting on a show under the Singapore lights 👏 #SingaporeGP 🇸🇬 #F1 pic.twitter.com/GfPfzz6z27
— Scuderia Ferrari (@ScuderiaFerrari) September 17, 2023
- Lando Norris (McLaren) 9: un garone, forse avrebbe meritato anche di vincere al pari di Russell e Sainz. Ha resistito come un forsennato al ritorno di Russell e poi alla prima occasione deve offrire una cena, se non di più a Sainz. Vecchi compagni di merende…fan festa sul podio.
- Lewis Hamilton (Mercedes) 8: ha fatto un po’ di caos in partenza, ha dovuto restituire posizioni, poi ha messo in pista la solita grinta del leone che non molla mai, anche se un passo indietro Russell. Alla fine però viene ripagato della pazienza: Russell va a muro, lui un po’ sornione per forza di cose, va a podio!
- Max Verstappen (Red Bull) 5,5: che dire di un campione del mondo che si rimette d’incanto a fare sportellate in mezzo al gruppo come nemmeno agli inizi di carriera. La sua striscia si ferma a 10 vittorie di fila e forse un po’ di “umiltà” fa bene a lui e tutto il circus. Anche lui è umano, anche la Red Bull è battibile. Detto questo finisce 5° nel peggior week end di questa stagione…c’è gente che firmerebbe per quella posizione.
- Fernando Alonso (Aston Martin) 5: in cuor suo ci credeva, sognava di tornare a vincere qui a Singapore prefigurando forse, unico, la magra figura della Red Bull per la prima volta in stagione. Ed invece a mancare è stato lui e la sua Aston Martin, sempre in affanno: “Inguidabile” come ha detto lui via radio. Domenicaccia in mezzo a tante domeniche felici va detto.
- Esteban Ocon (Alpine) 8: il sorpasso su Alonso nel “Ménage à trois” con Perez vale il prezzo del biglietto. Peccato che la sua Alpine lo abbia lasciato appiedato sul più bello, non se lo meritava.
- Liam Lawson (AlphaTauri) 8: si mette ancora una volta in evidenza, in qualifica e in gara andando a punto con lo smacco di aver fatto lui fuori Verstappen dal Q3 sabato. “Quoque tu” avrà pensato Marko che su quell’AlphaTauri ce l’ha messo dopo il ko di Ricciardo. Ma questo neozelandese si candida seriamente a restarci in F1.
- Yuki Tsunoda (AlphaTauri) 2: voto come le gare in cui di fatti non ha praticamente corso, non sempre, quasi mai per colpa sua. A Monza la sua AT l’ha lasciato a piedi nel giro di formazione, a Singapore finisce male in mezzo alla bagarre. Insomma la prossima volta, peraltro in casa, conviene farli pagare il biglietto.
- Logan Sargeant (Williams) 3: altro errore, altro muro preso in pieno. Sta facendo rimpiangere il buon Latifi che si è messo a studiare pur di non rimettere piede in una F1. Forse una buona idea per l’americano che proprio non ingrana. E dire che la Williams
- Lance Stroll (Aston Martin) 6: voto di incoraggiamento per il canadese che prende una brutta botta in qualifica con l’augurio di rivederlo in Giappone. Sta sbagliando tanto e forse troppo quest’anno. Una riflessione sulla sua conferma ci starebbe ma c’è papà Lawrence che decide quindi comunque lo rivedremo nel 2024, poche ciance.
GP Singapore: il top dei top, Sainz e la Ferrari
Aspettavano tutti un week end così. Lo sognavano a Maranello e dintorni. Ma sembrava che, specie dopo Monza, la soddisfazione di un successo in stagione non sarebbe mai arrivata. Ed invece, se è vero che il lavoro paga, la vittoria di Sainz e della Ferrari sono un riconoscimento a quanto fatto in questi mesi per raddrizzare una monoposto e una stagione a tratti imbarazzante.
Una tirata d’orecchie al muretto Ferrari che forse poteva copiare la strategia Mercedes con Leclerc. Un plauso speciale a Sainz che in questo week end è stato impressionate, come a Monza, anzi di più. Mai visto così forte.
GP Singapore: il flop dei flop, Red Bull
Prima o poi doveva succedere. Ma nessuno pensava che sarebbe successo in questo week end, in questo anno, in questo decennio… Dalle stelle alle stalle ed ha quasi dell’incredibile. Ci sarà da discutere sulle difficoltà Red Bull a Singapore a coincidere con l’entrata in vigore della nuova direttiva tecnica TD018 che va ad impattare la flessibilità delle componenti aerodinamiche. Suzuka sarà cartina tornasole importante, tanto il mondiale ce l’hanno in tasca.
F1, prossima gara: subito il Gran Premio di Giappone
Nemmeno il tempo di gioire per la Ferrari che il carrozzone della Formula 1 rimonta tutto sui truck e sui mezzi di trasporto perchè venerdì si torna già in pista nel Gran Premio del Giappone sulla storica pista di Suzuka. A questo punto la Ferrari è chiamata a confermarsi. Ci riuscirà?