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F1 pagelle GP Spagna: Ferrari senza passo, Sainz cattivo, Leclerc sorpreso. Hamilton e Verstappen top, Norris spreca

Voti, pagelle, top e flop rigorosamente in salsa catalana del Gran Premio di Spagna decima tappa del Mondiale di F1

Pubblicato:

Luca Fusco

Luca Fusco

Giornalista

Giornalista multimediale. Quando si accendono i motori, lui sgasa, impenna, derapa. E spesso e volentieri finisce sul podio

La Formula 1 è uno sport motoristico in cui 20 monoposto lottano tra il venerdì e la domenica girando intorno a una pista, poi alla fine vince sempre Max Verstappen. Forse riduttivo o meno mutuare la citazione di Gary Lineker sul calcio e la forza della Germania applicata alla F1 dopo la vittoria dell’olandese volante del Gran Premio di Spagna. Mastica amaro probabilmente Lando Norris che aveva tutto per vincere mentre sorride Lewis Hamilton sempre più in palla come ai bei tempi.

Capitolo a parte per le Ferrari ancora una volta oltremodo deludenti in quella che doveva essere una prova d’appello dopo il Canada ma che è stata un’altra mezza Waterloo avendo chiuso anche dietro le Mercedes peraltro con qualche screzio di troppo tra Sainz e Leclerc per quel sorpasso azzardato. Ma intanto godiamoceli tutti, questi “top e flop” in salsa catalana con voti rigorosamente spagnoleggianti anche nelle nostre pagelle.

GP Spagna le pagelle: flop bis Ferrari, che succede?

Ferrari, voto 3, come un pugno nell’occhio, ancora una volta. Come due settimane fa. La rossa sembra andata in letargo. La sbornia per la vittoria di Montecarlo sembra aver appannato i riflessi del team che non riesce a reagire ai miglioramenti degli avversari. Ora non solo la Red Bull di Verstappen e la McLaren con Norris, c’è anche la Mercedes che sta davanti alle rosse. C’è qualcosa che non va, è palese, e la storia del “dobbiamo lavorare” non regge più di tanto specie se la base della SF-24 come hanno dimostrato le prime gare era abbastanza buona. Eppure tutti quei progressi sembrano svaniti nel nulla. E questo è preoccupante a meno della metà stagione.

La cronaca e il report del Gran Premio di Spagna

F1, pagelle Gran Premio di Spagna: il solito Verstappen, Norris sprecone

  • Max Verstappen (Red Bull) 10: che fosse un fenomeno lo si sapeva, solo i “negazionisti” più incalliti possono pensarlo. Il buon Max continua a metterci tanto del suo alla faccia di chi diceva che vinceva solo con la macchina migliore. Basta vedere quello che non combina Perez per capire il capolavoro di questo olandesone che in due giri ha vinto la gara, passando Norris in partenza e poi Russell al 2° giro. Masterclass, as usual!
  • Lando Norris (McLaren) 5: la tirata d’orecchie ci sta. Ok i complimenti per la pole, ok per l’upgrade generale della macchina negli ultimi due mesi, ma il buon Lando questa gara, come il Canada, doveva e poteva vincerla. Si è fatto sorprendere in partenza, non è riuscito a passare Russell, insomma si è un po’ incartato sul più bello. Al pari del team. Se Andrea Stella riesce anche in questo per Max e la Red Bull saranno “cavoli amari”. Ma il passo c’è, il talento pure. L’insufficienza è solo di sprono.
  • Carlos Sainz (Ferrari) 6,5: tira una staccata al compagno manco fosse l’ultima gara della vita. E un po’ forse lo era, in casa sua, in cerca di un team e di una chance importante che non sembra avere sulla carta. Non ci sentiamo di condannarlo per questo, alla fin fine ci ha provato ed era comunque davanti. Stizza nel finale quando ha dovuto lasciare la posizione a Leclerc.
  • Charles Leclerc (Ferrari) 5,5: cambia poco, sarebbe cambiato poco, in un pomeriggio arido di gioie rosse, il monegasco si impianta un attimo nei primi giri imbabolato e si sveglia solamente quando vede una sagoma rossa al suo fianco e decide allora di ingaggiare un duello che non aveva senso. Ci siamo schierati? Sì solo un po’. Charles non se lo aspettava, doveva stare più attento. Purtroppo per lui e per la Ferrari non si corre sempre a Monaco dove i sorpassi sono impossibili. Dai su!
Fonte: Getty

Il contatto nei primi giri tra Leclerc e Sainz

  • Sergio Perez (Red Bull) 4: dopo due qualifiche finite al Q1 rivede almeno in parte la zona nobile della griglia ma sempre dal “didietro” del suo compagno di squadra. La sua gara è sciapita come una pietanza senza sale. Annaspa a centro gruppo poi nel finale rinviene fino al minimo sindacale ma finisce in mezzo alle Alpine con la stessa monoposto, in teoria, del gemello diverso olandese. Un insulto. E gli han pure rinnovato il contratto.
  • Fernando Alonso (Aston Martin) 5: non ne aveva il buon Fernando qui, nè lui nè la Alpine. Aveva avuto l’onestà di avvertire tutti, amici e familiari che Barcellona sarebbe stata dura e così è stato.
  • Sargeant (Williams) 0: manca l’1 davanti perchè meriterebbe 10 per la costanza e la coerenza, qualunque cosa succeda lui arriva ultimo. O nella migliore delle ipotesi toglie il disturbo andando per le terre prima della bandiera a scacchi. Signori, questo yankee toglie il posto di lavoro a parecchi che meriterebbero più di lui.
  • Gasly e Ocon (Alpine) 7 feat Briatore: a dire il vero i progressi la monoposto francese li stava facendo intravedere da un po’, sono diverse gare che i due piloti, entrambi o uno alla volta finiscono in top ten. Ma sicuramente l’arrivo di un manager esperto come Flavio non può che far bene a tutto l’ambiente. E, come detto, i risultati si vedono. E se Flavio si regalasse il colpo Sainz? La buttiamo lì…
  • George Russell (Mercedes) 6: ha fatto le due cose più belle di tutta la gara, la partenza capolavoro all’esterno beffando Norris e Verstappen per andare in testa e poi il testa a testa con Norris nel finale, durato qualcosa come mezzo giro da cuore in gola. Ma alla fine ha raccolto le briciole, pagando la scelta del team di mettergli le gomme hard all’ultimo stint, 4° dietro pure a Hamilton. Insomma tanta gloria, poca moneta.

GP Spagna pagelle top: Hamilton è tornato, che podio!

Che bello rivederlo, in palla, tirato a lucido, sul podio come non accadeva da tempo. Lewis ha fatto una gara da Lewis. Un campione come ce ne sono pochi in griglia. Come “la sera del dì di festa” volendo tirar fuori una citazione leopardiana. Il modo in cui cucina prima Sainz e poi soprattutto Russell meriterebbe una cattedra alla Bocconi della F1. Insomma Hamilton c’è sempre alla faccia di chi lo dava per bollito in prospettiva rossa. Ammutoliti!

F1, prossima gara: continua il tour de force europeo, subito Gp Austria

Stavolta non c’è riposo, nessuna domenica di sosta. La F1 dopo il Canada, con la Spagna è tornata in Europa per restarci a ritmo di back to back. Si lascia Barcellona alle spalle per spostarsi verso l’A1 Red Bull Ring dove già venerdì prossimo si torna in pista per il Gran Premio d’Austria prossima tappa in calendario del Mondiale 2024 che prevede anche il ritorno del format della Sprint Race.

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