La “farsa” del GP di Belgio è stata condannata da tutti, tifosi e piloti. La F1 ha dunque deciso di dare un annuncio: “In seguito agli impatti avuti dal meteo sul Gran Premio del Belgio domenica 29 agosto, la F1 e gli organizzatori stanno vagliando diverse opzioni per i possessori dei biglietti per ringraziarli per la loro passione e la volontà dimostrata di voler vivere appieno la loro passione per la F1. Forniremo dettagli non appena potremo, vogliamo dimostrare quanto siano importanti per noi gli appassionati per il loro continuo supporto alla F1″.
Una bella notizia dopo il tanto rumore post gara. Anche il vincitore Verstappen d’altronde ha alzato la voce: “E’ un peccato non aver corso. Secondo me alle 15.30 si poteva andare in pista, le condizioni erano lievemente migliori rispetto a quando poi abbiamo girato dietro la Safety Car. Sarebbe stato meglio correre in quel momento. E alla fine penso che i veri vincitori siano i tifosi”.
Anche Hamilton ha voluto elogiare il pubblico presente: “Spiace molto per i tifosi, sono stati incredibili. Sono rimasti con noi per tutto questo tempo. Peccato che non ci sia stata la gara, sapevamo che la condizione della pista non sarebbe mai migliorata. Spero che vengano rimborsati”. Il campione inglese si è sfogato anche su Instagram: “Le uniche persone a rimetterci sono i tifosi che hanno pagato bei soldi per vederci gareggiare (…). Avremmo dovuto semplicemente chiudere, non mettere a rischio i piloti e soprattutto rimborsare i tifosi che sono il cuore del nostro sport”.
I piloti della Ferrari Leclerc e Sainz hanno criticato la scelta di assegnare punti. Queste le parole del monegasco: “La gestione della direzione di gara è stata giusta – ha spiegato Leclerc -. Siamo partiti provando con queste condizioni, ma non andava bene. Dopo, nella seconda parte, abbiamo provato a ripartire e il regolamento che c’è ci ha portato ad avere punti. Credo che sia stato giusto provare un’altra volta, ma sicuramente è molto strano avere dei punti per una gara che non è mai iniziata”.
Il pilota spagnolo è della stessa idea del collega: “Non penso proprio che si debbano dare per una gara che non si è mai tenuta, per il mio mezzo punto non sono contento, non me lo merito. L’unico aspetto per il quale potevo essere d’accordo era quello di provare ad uscire per valutare la situazione della pista, ma abbiamo visto che non si poteva guidare. Di sicuro, non per seguire il regolamento ed ottenere i punti in questo modo – ha concluso Sainz -, perché così non si devono proprio assegnare”.
Tutti d’accordo insomma, piloti e tifosi. Ma l’annuncio della F1 di compensare il pubblico presente sarà allo stesso modo una scelta condivisa da chiunque. Almeno è stata messa una toppa alla “farsa” di Spa, una gara non disputata che ha fatto discutere e non poco.