Dal 15 al 19 febbraio, al Pala Alpitour di Torino, si disputeranno le Final Eight di Coppa Italia. Tra le favorite c’è sicuramente la Virtus Bologna del 36enne Marco Belinelli.
- Final Eight di Coppa Italia, Belinelli vuole la vittoria
- Belinelli, 36 anni e ancora tanta voglia di giocare
- Belinelli ancora al top, poco spazio per le giovani leve
Final Eight di Coppa Italia, Belinelli vuole la vittoria
Olimpia Milano e Virtus Bologna sono le grandio favorite per provare a vincere la Coppa Italia (finale in programma domenica 19 febbraio). Marco Belinelli, stella delle V Nere, ci tiene particolarmente al trofeo. Per uno che ha vinto l’anello NBA (2014, con i San Antonio Spurs), ogni competizione va giocata per vincere.
“Io sin da piccolo credo che sia sempre meglio vincere qualsiasi coppa si disputi. E’ la mia mentalità. Si dice anche che la Coppa Italia porti sfiga… Noi però vogliamo portarla a casa, e per questo daremo il massimo“, le sue parole al Corriere dello Sport
Belinelli, 36 anni e ancora tanta voglia di giocare
Marco Belinelli, il prossimo 25 marzo, spegnerà 37 candeline (una in meno di LeBron James). Secondo alcuni, ormai è troppo in là con l’età per fare ancora la differenza in campo: “Io vecchio? A me non frega nulla se mi dicono vecchio, bollito o altro ancora. Anzi, per quanto mi riguarda sono tutte motivazioni in più per poter dimostrare il contrario“.
E che nessuno pensi di farlo giocare con il contagocce: “Odio quando non posso giocare: sto male, soffro. Io amo il basket, il confronto, la sfida, il potermi allenare“. Dichiarazioni che certificano come il Campione NBA sia ancora enormemente motivato a giocare ad alti livelli.
Belinelli ancora al top, poco spazio per le giovani leve
In tanti si lamentano che, in Italia, non c’è spazio per i giovani azzurri. I club faticano a dare minuti alle promesse del futuro. Marco Belinelli non ha dubbi in proposito: “Noi abbiamo molti ragazzi interessanti. A me ad esempio piace Bortolani (guardia di Verona, ndr): contro la Virtus ha sempre giocato bene. Deve solo avere maggior fiducia e, lo ripeto, un carattere forte“.
Gli fa eco il CT della Nazionale Gianmarco Pozzecco che, attraverso la Gazzetta dello Sport, ha evidenziato la soluzione adottata in Spagna: “La Spagna ha una formula magica per il campionato: dei 7 stranieri, cinque devono essere comunitari. Non è per discriminare ma gli americani giocano una pallacanestro diversa con regole diverse. Con 7 giocatori della stessa area tecnica, è più facile diventare performanti. La Spagna domina a livello europeo”.