Le indagini sono in corso, sequestri e perquisizioni si susseguono, probabilmente ci vorrà ancora del tempo per chiarire l’intricata vicenda legata all’inchiesta della procura di Torino sulle false comunicazioni e le fatture fittizie che coinvolge la Juventus. Ma quali saranno i riflessi sulla giustizia sportiva? Quali le possibili conseguenze per il club bianconero e per le altre società su cui si sono accesi i riflettori per le plusvalenze gonfiate?
Zazzaroni e il caso Juve: Ecco come finirà
Per Ivan Zazzaroni il finale è scontato. “Come finirà la storiaccia delle plusvalenze? Manderanno di nuovo la Juve in B? E cosa succederà ai tanti club, alcuni di prima fascia, che con i bianconeri hanno scambiato giocatori a prezzi verosimilmente gonfiati? Al solito, tarallucci e vino?”, si chiede il direttore del Corriere dello Sport in un editoriale. “Il danno d’immagine che la faccenda arreca alla Juventus è notevolissimo, anche se da noi, alla fine, tutto passa. Sono convinto che prevarrà la necessità di portare a conclusione il campionato in modo più o meno regolare e che sarà impossibile evitare il coinvolgimento di mezza serie A, un campionato che da questa vicenda esce più indebolito che mai”.
La carta di Ronaldo e la versione di ‘Zazza’
Per Zazzaroni anche l’ormai famosa “carta di Ronaldo”, a cui si fa riferimento nelle intercettazioni e che potrebbe rappresentare la chiave a sostegno delle accuse dei pm, non dovrebbe comportare gravi conseguenze per la Vecchia Signora: “Per inciso, sospetto che la tanto inseguita ‘carta di Ronaldo’ sia un appunto di gentlemen agreement, relativo all’impegno a rifondere al portoghese le mensilità sospese per Covid, che non è stato messo in bella, come invece impongono le norme federali, al momento della concitata cessione al Manchester United. Dubito che quella carta – evidentemente irregolare – possa portare ad accuse di truffa ed evasione”.