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Fiorentina-Lazio, moviola: i due rigori che hanno fatto infuriare Baroni e il caso Dodò-Patric

La prova dell’arbitro Marcenaro al Franchi nella gara della quinta giornata di serie A analizzata ai raggi X, il fischietto genovese ne ha ammoniti 6

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

Matteo Marcenaro, la scelta di Rocchi per Fiorentina-Lazio, è al suo quarto anno come arbitro di Serie A. Ha dimostrato ottime attitudini nelle gare finora dirette stagione in Serie A. Il fischietto genovese ha una discreta personalità, mostra empatia con i calciatori con i quali cerca sempre un dialogo. E’ preciso nel far rispettare il regolamento, ma soprattutto è un arbitro decisionista e questa sua caratteristica sicuramente è stata un suo punto di forza. Nel corso della sua carriera, ha diretto 229 partite, nelle quali ha inflitto 1023 ammonizioni, 21 doppie ammonizioni, 41 espulsioni dirette e assegnato 52 calci di rigore. Finora aveva collezionato 29 presenze. Complessivamente ha fischiato 8 rigori, all’incirca 1 ogni 3 match. In Juve-Como alla prima di campionato aveva convinto ed anche in Venezia-Torino aveva fatto bene ma come se l’è cavata ieri al Franchi?

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I precedenti di Marcenaro con Fiorentina e Lazio

Marcenaro e la Lazio contavano un solo precedente che risale allo scorso 2 aprile, quando alla 28° giornata della Serie A 22/23 la squadra biancoceleste sconfisse il Monza di Palladino per 0-2. Tre gli incroci con i viola che con il fischietto ligure hanno vinto due volte e ne hanno persa una.

L’arbitro ha ammonito 6 giocatori

Coadiuvato dagli assistenti Del Giovane e Di Iorio con Colombo IV uomo, Abisso al Var e Chiffi all’Avar, l’arbitro ha ammonito sei giocatori: 11` Gosens (F), 25` Isaksen (L), 42` Biraghi (F), 85` Patric (L), 89` Tavares (L), 90`+5` Dodo (F)

Fiorentina-Lazio, i casi da moviola

Questi i principali episodi dubbi. Al 5′ subito polemiche al Franchi. Martinez Quarta stende Zaccagni lanciato dall’esterno verso l’area di rigore, Marcenaro fischia fallo e non estrae un giallo evidente per il difensore argentino. Tantissimi i dubbi anche intorno alla zona del contatto, vicina alla linea del limite. Al minuto 11 arriva la prima ammonizione per Gosens dopo un tackle duro ai danni di Isaksen. Al 25simo tocca invece proprio al danese subire l’ammonizione, intervento grintoso per cercare di recuperare palla ne esce una entrata dura su Biraghi. Continua per tutto il primo tempo il testa a testa Isaksen-Biraghi, al 42simo Isaksen salta il difensore viola che non può che stenderlo prendendo un giallo netto. Al 48simo arriva il rigore per la Fiorentina, Guendouzi superficiale a cercare la palla su un contrasto che vedeva il vantaggio da parte di Gudmunsson, che ha poi subito il fallo anche se il calciatore della Lazio ritira il piede.

Negli ultimi minuti arrivano tre cartellini. Al minuto 85 Patric con entrata con piede a martello, ammonizione sacrosanta. All’88simo l’episodio chiave, Nuno Tavares rifila un pestone identico a quello di Guendouzi che ha causato il primo rigore. L’arbitro deve ricorrere al Var per valutare se il fallo era in campo o meno, era sulla linea: sceglie per il penalty e il giallo per il terzino portoghese. Tanti i dubbi intorno al punto esatto del contatto. Al minuto 94 giallo per Dodo, per proteste verso il guardialinee dopo un intervento duro di Kean su Zaccagni. Fiorentina-Lazio finisce 2-1 con Baroni che a fine gara va a protestare vivacemente con l’arbitro Marcenaro.

Per Nicolosi i rigori c’erano

Manuela Nicolosi ha commentato la Moviola di Fiorentina Lazio a Dazn, partendo dai rigori: «Il primo lo abbiamo al 48′: fallo di Guendouzi su Gudmundsson. Pestone evidente e Marcenaro fischia il rigore. Niente giallo perchè step on foot, ma non c’è intensità: fallo con negligenza, ma non imprudenza. Il secondo rigore invece non è stato fischito in campo, ma il VAR ho dovuto verificare che fosse avvenuto in campo o meno, le linee valgono come campo e in questo caso Tavares mantiene la gamba testa e lo colpisce sulla linea: ammonizione perchè c’era l’intensità. Al 56′ Patric rimane a terra e se vediamo l’immagine sembra esserci uno step on foot. Dodò colpisce con il piede, ma guardando la dinamica si vede che i due si strattonano, Dodò inciampa e finisce sul piede di Patric».

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