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Chi è Daniele Casiraghi, l'uomo dei record: storia e curiosità

Il capocannoniere della Serie BKT Daniele Casiraghi è uno dei pezzi pregiati della categoria: la sua storia di uomo e di calciatore

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Marco Pino

Marco Pino

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Chi è Daniele Casiraghi, l'uomo dei record: storia e curiosità Fonte: Profilo Facebook Sudtirol

Quando lo scorso 16 dicembre Daniele Casiraghi si è presentato sul dischetto, per tentare di trasformare il rigore assegnato alla sua squadra, il Sudtirol, sicuramente un brivido di emozione lo ha percorso in tutto il corpo. Un brivido di emozione che gli avrà fatto rivivere, in pochi istanti, i tanti anni di carriera vissuta.

Quelli dolci dell’ascesa del club di Bolzano, quelli tristi del fallimento del Parma e dello svincolo dall’Ancona e, ovviamente, anche quelli di crescita e formazione come calciatore e come uomo, Tritium, Pro Patria e Gubbio.

Lo scorso 16 dicembre, al minuto 76 della sfida del Penzo contro il Venezia, Daniele Casiraghi non solo ha trasformato il rigore che è valso al Sudtirol la vittoria, per 2-3, in casa di una delle squadre protagoniste della Serie BKT 2023-2024. Ma è valso, allo trequartista di Treviglio, un record che non verrà battuto presto.

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Bastano pochi click

Il record è quello di miglior marcatore della storia del club altoatesino. Un record strappato all’ex compagno di squadra, il bolzanino purosangue Manuel Fischnaller. Un record voluto cercato e che peraltro nel frattempo continua ad alimentare.

Record che è il frutto di una gran bella storia di calcio, una di quelle storie che vale sempre la pena ascoltare.

L’incredibile storia di Daniele Casiraghi

La storia, lo avrete capito, è quella di Daniele Casiraghi, classe 1993 trequartista naturale ma abilissimo a giocare tanto come esterno di attacco quanto come seconda punta.

Casiraghi che, nel momento in cui la sua carriera ha preso il via, siamo nel 2011 a Trezzo sull’Adda, nella città metropolitana di Milano, ha tutti i numeri per essere il futuro del calcio italiano.

Del ragazzino cresciuto in società, parliamo della Tritium, si parla un gran bene. Talmente bene che tanto Alberico “Chicco” Evani e Luigi Di Biagio, che al tempo guidano rispettivamente la Nazionale Under 19 e la Nazionale Under 20 su suggerimento del suo tecnico, Stefano Vecchi, un nome decisivo per la sua carriera, lo convocano più volte.

Saranno 5 le presenze in Azzurro di Casiraghi. Ma purtroppo resteranno le uniche.

Si perché nonostante nel biennio 2011-2013 il ragazzo sia in campo 59 volte, con due reti, una delle quali al debutto tra i professionisti con la Salicese, tanti assist all’attivo e un contributo fattivo alla prima storica promozione in C1 del club, la crescita subisce un brusco stop.

Dalla Tritium allo svincolo

Nell’estate del 2013, infatti Casiraghi è nel mirino di Udinese e Atalanta. Ma la Tritium, prima di completare gli affari, finisce nei guai finanziari, non si iscrive al campionato e il calciatore finisce in regime di svincolo. Regime di svincolo dal quale si accorda con Lecce. Con i salentini firma un accordo triennale.

Ma con il Lecce non giocherà mai. Prima viene spedito a Busto Arsizio alla Pro Patria a farsi le ossa. Ma emergere a livello di Nazionale giocando in Serie C1 e per di più in una piazza sì ricca di storia ma in lotta per non retrocedere diventa difficile.

Daniele fa il massimo per un ventenne, 23 presenze per 1183 minuti complessivi. Ma al termine della stagione viene rispedito al Lecce. Lecce che lo gira al Parma. Ma il fallimento del club Ducale lo obbliga ad un repentino ritorno in Salento. Con il Lecce che lo gira al Gubbio sempre in Serie C.

Siamo nel 2014-2015 e anche stavolta il giovane Casiraghi deve mettere da parte l’estro e il fioretto ed impugnare la sciabola per giocare un campionato dove il fulcro è salvare la categoria. Stavolta purtroppo la salvezza sfugge di mano. Il Gubbio retrocede in Serie D nonostante le 33 presenze, i 3 gol e i 4 assist di Casiraghi.

Tra Ancona e Gubbio

Nell’estate del 2015 altra piazza altro giro. Questa volta in riva all’Adriatico, all’ambizioso Ancona di Cornacchini. Stavolta si lotta per andare in Serie B e il trequartista lombardo lo fa con tutta la forza di cui dispone. L’Ancona arriva quarto, Casiraghi gioca 33 partite, senza 4 gol e piazza 4 assist. Ma il playoff sfugge amaramente perché i dorici sono la peggiore quarta dei tre gironi.

Nell’estate del 2016 finisce si chiude il rapporto con il Lecce. Casiraghi vorrebbe rimanere ad Ancona ma la situazione societaria diventa insostenibile e a 23 anni il ragazzo di Treviglio è svincolato e senza squadra. A questo punto si guarda intorno e dopo aver vagliato varie soluzioni, anche in Serie B, decide di tornare nella città dove fino ad allora calcisticamente si è trovato meglio, il Gubbio.

Ed è la scelta più saggia della sua carriera. Dal 2016 al 2019 gioca tre grandissimi campionati di Serie C mettendo insieme 145 partite, 24 gol e ben 23 assist.

Un vero e proprio marchio di fabbrica merito del baricentro basso, di una frequenza di passo importante e di una grande intelligenza calcistica. Intelligenza che lo porta a fare sempre la scelta giusta. Se scaricare la palla, quando tirare verso la porta avversaria o quando passare al compagno meglio piazzato.

E con un incredibile capacità, quella di essere decisivo nelle partite più importanti. Rigori compresi.

La favola Sudtirol e il ruolo di Daniele Casiraghi

Uno score del genere ingolosisce il suo vecchio tecnico Stefano Vecchi che nell’estate del 2019 viene chiamato a guidare il Sudtirol. Il tecnico di Bergamo come primo acquisto chiede proprio Casiraghi che approda a Bolzano per meno di mezzo milione di euro.

Il resto è storia. Ventisette presenze e sei reti alla prima stagione, quella funestata dallo scoppio della pandemia da coronavirus covid-19 con il Sudtirol che chiude al quarto posto fuori per un soffio dalla zona playoff.

Un campionato sontuoso nel 2020-2021, 41 partite e 7 reti e la sfortunata eliminazione ai quarti di finale della poule promozione. E poi nel 2021-2022 la realizzazione del sogno. I biancorossi, che nel frattempo sono finiti sotto la gestione di Ivan Javorcic giocano il Campionato della Vita.

Un campionato stravinto, con 5 punti di vantaggio sulla seconda e con Casiraghi che oltre a giocare 35 partite, segna 11 reti tra cui la doppietta alla Triestina il giorno della festa.

Del resto, che avesse la capacità di realizzare gol importanti era già chiaro nel 2010 quando una doppietta di Casiraghi permette alla Lombardia di vincere il Torneo delle Regioni categoria Allievi.

Capocannoniere della Serie BKT

Va così che alla soglia dei 30 anni, finalmente, Casiraghi arriva dove avrebbe dovuto essere ad un decennio, nel calcio professionistico. I primi due anni (compreso quello in corso) in Serie BKT sono, se possibile, ancora più incredibili dei precedenti.

Il primo anno, con 34 presenze e 4 reti, porta il Sudtirol a sfiorare la Serie A, sesto in Regular Season, avanti al primo turno quando elimina la favoritissima Reggina e poi sconfitto, in semifinale dal Bari per peggior piazzamento in classifica.

Nell’anno in corso, nella difficile stagione del Sudtirol si mette “in proprio” realizzando ad oggi 12 reti, servendo 5 assist, creando 6 grandi occasioni di rete e risultando, per distacco, il calciatore della Serie BKT più presente nelle azioni da gol. Il resto è una storia tutta da scrivere, una storia che però ha già alle spalle record e consensi. E poco non è.

Articolo a cura di Giovanni Cardarello

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