La domenica di calcio non porta con sé solo polemiche arbitrali e aspettative di vittorie. Come spesso accade la cronaca della domenica sportiva comincia con quella che assomiglia di più a cronaca nera. E’ accaduto anche in questa occasione con lo scontro tra i tifosi del Napoli e quelli della Roma.
- Napoli-Roma: i tifosi si scontrano ad Arezzo
- Scontro tra i tifosi di Napoli e Roma: le testimonianze
- Le prime indagini della Questura: oltre 300 i coinvolti
Napoli-Roma: i tifosi si scontrano ad Arezzo
Stavolta a mettere di fronte i tifosi di Napoli e Roma sono state delle circostanze fortuite. Da una parte i tifosi partenopei che erano diretti a Genova per la gara con la Sampdoria, dall’altra quelli della Roma diretti a Milano per la sfida tra i giallorossi e il Milan. Le due tifoserie si sarebbe incrociate all’altezza di un autogrill della A1 nei pressi di Arezzo. Il primo bilancio, non ancora ufficiale, parla di un ferito tra gli ultrà giallorossi e diversi contusi.
Scontro tra i tifosi di Napoli e Roma: le testimonianze
A raccontare gli scontri tra i tifosi del Napoli e della Roma anche alcuni automobilisti che percorrevano lo stesso tratto autostradale. Un testimone ha rivelato: “I tifosi sono scesi dalla macchina, erano in mezzo all’autostrada, tutti incappucciati e vestiti di scuro. Avevano bastoni, lanciavano petardi e fumogeni verso l’area di servizio. E da lì gli altri tifosi rispondevano tirando fuori altri fumogeni. Siamo riusciti a superarli e siamo scappati”.
Le prime indagini della Questura: oltre 300 i coinvolti
A fare chiarezza sulla vicenda ci prova la Questa di Arezzo che sostiene che le persone coinvolte negli scontri sarebbero state circa 300 e gli agenti sono intervenuti per prevenire conseguenze anche peggiori mentre gli ultras si sfrontavano con spranghe, caschi e cinghie. Secondo la Questura alla base degli scontri l’agguato teso dai tifosi del Napoli a quelli della Roma da cui ne è nato un lancio reciproco di sassi e lacrimogeni. Ci sono state pesanti ripercussioni sul traffico in prossimità dell’area di sosta Badia Al Pino, la stessa dove l’11 novembre del 2007 perse la vita il tifoso laziale Gabriele Sandri.