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Napoli verso Frosinone: Garcia fa chiarezza su Kvara, promuove Raspadori e lancia frecciata a Spalletti 

Il tecnico francese pronto per l’esordio in campionato dei campioni d’Italia: non chiarisce chi sostituirà il georgiano infortunato, ma annuncia che l’ex Sassuolo sarà titolare 

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Fabrizio Napoli

Fabrizio Napoli

Giornalista

Giornalista professionista, per Virgilio Sport segue anche il calcio ma è con la pallanuoto che esalta competenze e passioni. Cura la comunicazione di HaBaWaBa, il più grande festival di waterpolo per bambini al mondo

Nonostante il mercato del Napoli sia ancora lontano dal chiudersi, per Rudi Garcia i campioni d’Italia sono pronti all’esordio in campionato in casa del Frosinone. Il tecnico francese ha fatto il punto sull’infortunio di Kvicha Kvaratskhelia, ha promosso titolare Jack Raspadori e s’è anche lasciato andare a quella che è sembrata una piccola frecciata al predecessore Luciano Spalletti.

Napoli: Garcia sull’infortunio di Kvaratskhelia

L’infortunio di Kvicha Kvaratskhelia non poteva non essere il primo argomento della conferenza stampa di Rudi Garcia alla vigilia dell’esordio in campionato con il Napoli contro il Frosinone. “Non vediamo l’ora di iniziare – le prime parole del tecnico del Napoli -. Lo faremo contro un avversario tosto, con tanto entusiasmo. Dovremo essere all’altezza della loro voglia. Per Kvicha è solo una questione di prudenza, ha avuto un trauma in un’amichevole pre-campionato, ha saltato qualche allenamento, ma ha fatto 70 minuti nell’ultima gara. Dopo, anche se dalla risonanza è tutto normale, sente questo ‘discomfort’ come lo chiama lui. Non lo rischiamo, lo riavremo da lunedì”.

Napoli, Garcia promuove Raspadori titolare

Chi dunque a sinistra nel tridente del Napoli al posto di Kvaratskhelia. Garcia fa tre nomi: oltre a Raspadori ed Elmas, utilizzati anche da Spalletti in quella posizione nella scorsa stagione, c’è anche Lozano. “Lozano ha giocato la sua migliore stagione a sinistra al PSV, può essere molto importante. Poi ci sono anche Elmas e Raspadori, sto provando giocatori che hanno la qualità di essere polivalente”. Su Raspadori Garcia si sbilancia: “A sinistra o mezz’ala, ma Raspadori inizierà la partita”, confessa il tecnico del Napoli. L’ex Sassuolo sarà dunque titolare a Frosinone.

Napoli, Garcia e l’idea del modulo a due attaccanti

Una delle ipotesi è che Raspadori giochi mezz’ala per poi avanzare dietro Osimhen e comporre un 4-2-3-1 o un 4-4-2. In conferenza Garcia spiega che il Napoli potrebbe optare per la soluzione con 2 punte anche dal primo minuto. “Quando si tratta di fare gol si può fare anche solo con una punta, ma se hai Osihmen e Simeone può essere interessante per mettere in difficoltà la squadra avversaria. Ci permetterebbe di avere più giocatori in area, davanti alla porta, e dare più aiuto a Victor o a Giovanni se è lui il centravanti”.

Napoli, Garcia su Cajuste e Natan

Garcia evita di parlare di mercato e commentare le voci su Gabri Veiga in arrivo dal Celta, in compenso spiega che i volti nuovi Cajuste e Natan avranno bisogno di un po’ di tempo per adattarsi alla serie A. “Jens giocava in Francia, ma anche lui non parla la lingua. Natan arriva dal Brasile, dove il campionato è un po’ differente. Lasciamo loro il tempo di adattarsi, parlare la lingua, capire cosa mi aspetto, di imparare dai compagni. Sono contento del loro impegno, hanno solo bisogno di un po’ di tempo per essere operativi al 100%. Possono anche iniziare domani o partire dalla panchina, ma sono pronti”.

Napoli, Garcia e la frecciata a Spalletti

Quanto al ruolo del Napoli in campionato Garcia spiega come avere lo scudetto sul petto non significa partire in pole position per la vittoria del campionato. “Siamo tra i favoriti, non i favoriti – precisa il tecnico -. Ci sono altre squadre che hanno fatto mercato, si parte tutti sulla stessa linea”. Garcia non ha paura della pressione della piazza, parlando di questo argomento sembra lanciare una frecciata al suo predecessore, Luciano Spalletti. “La pressione su di a me oggi e quella sull’ex allenatore, se fosse rimasto, sono esattamente le stesse. La sfida è difficile da raggiungere, ma ho anche vissuto questa situazione a Lille nel 2011, dove dopo più di 50 anni in cui non si vinceva ho fatto la doppietta Ligue 1-Coppa di Francia e poi sono rimasto. Ho vissuto questa situazione, alla fine non cambia molto”.

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