Per chi si occupa di calciomercato, seguire le vicende del Napoli è davvero complicato. Sarà per la passione cinematografica del presidente Aurelio De Laurentiis, uno che ama gli effetti speciali e i colpi di scena, sarà per l’eccellente lavoro svolto in massima segretezza dallo scouting partenopeo, sta di fatto che spesso e volentieri giungono notizie improvvise e inaspettate che riguardano il club campione d’Italia. Basti pensare all’allenatore Rudi Garcia oppure a Jens Cajuste. Meno clamoroso, però, è il nome emerso con prepotenza in queste ore, quello di Gabri Veiga che potrebbe rilevare il posto di Piotr Zielinski.
- Rivelazione dell'ultima stagione, elemento di spicco della nuova generazione spagnola
- Gli inizi difficili, la crescita fisica e la fiducia di Coudet
- Carvalhal lo adora ma anche Garcia saprebbe come utilizzarlo
Rivelazione dell’ultima stagione, elemento di spicco della nuova generazione spagnola
Piotr Zielinski procede spedito verso l’Arabia Saudita ma il Napoli non si è fatto cogliere impreparato. Il principale nome nella lista per sostituirlo è proprio quello di Gabri Veiga, centrocampista di 21 anni di proprietà del Celta Vigo. Parliamo di una delle rivelazioni dell’ultima Liga, grazie ad un imponente bottino di 11 reti che rappresentano qualcosa di raro per una mezz’ala. Il valore di questo ragazzo, che ha una clausola rescissoria di 40 milioni di euro, è stato ulteriormente incrementato dal Campionato Europeo U21 che ha disputato con la Nazionale spagnola. Insomma, parliamo di un degno esponente della nuova generazione d’oro iberica nella quale figurano altri nomi illustri del calibro di Pedri, Ansu Fati, Gavi, Yeremi Pino e Nico Williams.
Gli inizi difficili, la crescita fisica e la fiducia di Coudet
Se oggi Gabri Veiga è al centro delle attenzioni di grandi club, non possiamo comunque parlare di talento istantaneo. Il centrocampista nato a O Porriño, paesino della Galizia di poco più di 15 mila abitanti, ha faticato molto ad imporsi a livello giovanile. La sua esplosione è stata infatti graduale, una crescita step by step che ha avuto il culmine proprio nella passata stagione. In passato il classe 2002 ha addirittura pensato di abbandonare il calcio, non ritenendosi idoneo a raggiungere certi livelli, virando temporaneamente pure sul basket. Nel Celta Vigo ha comunque svolto l’intera trafila, senza convincere più di tanto, almeno fino all’importante crescita fisica che ha avuto nel 2019. A fare la differenza è stato poi un allenatore come Eduardo Coudet che ha avuto fiducia in lui concedendogli più spazio e facendolo esordire tra i grandi nel settembre 2020. Da lì in poi non si è fermato più.
Carvalhal lo adora ma anche Garcia saprebbe come utilizzarlo
Ne è passato di tempo da quando da piccolino Gabri Veiga calciava le zucche nel giardino dello zio. Oggi ha sostituito il frutto con il pallone che colpisce sapientemente, specialmente quando si tratta di attaccare. Delle sue qualità ne è convinto pure il suo vecchio allenatore Carlos Carvalhal che lo ha definito come una “una vera sorpresa. Ho visto pochissimi giocatori come lui nella mia carriera. Non ha un tocco speciale o una precisione fuori dal comune, ma sa giocare. E’ forte, intelligente e sa arrivare in zona goal“. In effetti parliamo di un tuttocampista, giocatore che nasce trequartista ma che nell’evoluzione del calcio moderno è facilmente impiegabile da mezz’ala. Aiutato, il ché non guasta, da un buon fisico con i suoi 185 centimetri d’altezza. Sarebbe una risorsa davvero preziosa per rendere ancora più grande il nuovo Napoli. Non a caso Rudi Garcia lo vuole, quasi a tutti i costi.