In seguito agli scontri che hanno caratterizzato il derby di Coppa Italia tra Genoa e Sampdoria, è arrivata la decisione ufficiale del prefetto del capoluogo ligure: la partita di campionato in programma domani al Ferraris contro la Juventus si giocherà a porte chiuse. E sui social scoppia la protesta.
- Follia ultras nel derby: è arrivata la stangata
- Genoa-Juventus a porte chiuse: la decisione scontenta tutti
- Rabbia bianconera, ma per gli altri è un regalo alla Juve
- Il precedente della Juventus a porte chiuse
Follia ultras nel derby: è arrivata la stangata
Il bilancio degli scontri prima, durante e dopo il derby è di quelli drammatici: 48 feriti, di cui 36 appartenenti alle forze dell’ordine. Tra le cause che hanno scatenato i disordini, il blitz di un gruppo di tifosi rossoblù in una sede ultras della Sampdoria, con gli striscioni rubati poi esposti esposti in Gradinata Nord. Stangata si temeva e stangata è stata. La decisione in merito alla partita che la squadra di Gilardino affronterà contro la Juventus è arrivata su ordine del prefetto di Genova, Cinzia Torraco, dopo le determinazioni dell’Osservatorio sulle manifestazioni sportive. Si attende solo l’ufficialità, ma stesso provvedimento riguarderà anche la Sampdoria, che giocherà a porte chiuse il match casalingo con la Juve Stabia in programma il 4 ottobre.
Genoa-Juventus a porte chiuse: la decisione scontenta tutti
I primi ad alzare la voce sono i tifosi del Genoa, che speravano di supportare la propria squadra in occasione della super sfida con la Juventus dell’ex Thiago Motta. “Per quale motivo 18.000 persone, tante delle quali abbonate, non possono entrare per colpa di 100/200 teppisti? Oggi vale per i genoani, ma può succedere a qualunque tifoseria” si domanda Marco su X. “Assurdo. In sostanza, una società e i suoi tifosi (quelli veri) sono ostaggio di cento imbecilli. Possono minacciare disordini per avere quello che vogliono” scrive Luca su Facebook. “Quando non si hanno soluzioni per affrontare i problemi si chiude tutto. Siamo in Italia” sottolinea Roberto.
Rabbia bianconera, ma per gli altri è un regalo alla Juve
I tifosi della Juventus dovranno rinunciare a quella che sarebbe stata una trasferta comoda. E in molti hanno palesato il proprio malcontento sui social, perché non potranno essere a Marassi a sostenere la squadra di Thiago Motta in un momento delicato della stagione. Non sono dello stesso avviso i supportes delle squadre rivali della Signora: dagli interisti ai napoletani. C’è, infatti, chi sostiene che giocare a porte chiuse è un assist fornito ai bianconeri. “Come al solito tutto a favore dei gobbi” scrive Riccardo. “A Torino si chiudeva solo la Curva, a Genova tutto lo stadio perché gioca la Juve? Con qualsiasi altra squadra avrebbero chiuso solo la curva rossoblù” rincara Riccardo. “Fatto di proposito, c’è la Juve che deve vincere” chiosa Vincenzo.
Il precedente della Juventus a porte chiuse
Stagione 2008/09. La Juventus, che allora giocava ancora all’Olimpico di Torino, fu costretta a dover fare a meno del proprio pubblico in occasione della gara del 17 maggio contro l’Atalanta. La decisione del giudice sportivo Gianpaolo Tosel arrivò in seguito ai cori razzisti nei confronti di Mario Balotelli durante il derby d’Italia che andò in scena il 18 aprile. Il club bianconero presentò ricorso, ma fu respinto prima dalla Corte di Giustizia Federale della Figc e successivamente dall’Alta Corte di Giustizia Sportiva.