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Giro d'Italia, tappa 5: la fuga va in porto, Thomas beffa un generoso Pietrobon. Milan spreca. Le pagelle

Il gruppo sbaglia i calcoli e la fuga va in porto: vince il francese Thomas che beffa allo sprint Valgren e un generosissimo Pietorbon. Milan vince la volata di gruppo, ma è solo quinto

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Quando si sbagliano i calcoli è inevitabile pagarla a caro prezzo: il gruppo traccheggia e Benjamin Thomas ne approfitta, andando a prendersi la vittoria di tappa nella frazione che da Genova ha portato la carovana a Lucca. La fuga giusta l’hanno piazza Andrea Pietrobon, Enzo Paleni, Michael Valgren e lo stesso Thomas: hanno anticipato il gruppo dei velocisti che ha confidato troppo nel tratto di Montemagno (breve salita al 4%) per sperare di rientrare nel finale, vedendosi però rispedito con perdite per una manciata di secondi.

Giro d’Italia, 5a tappa: il gruppo sbaglia i calcoli

La frazione s’è dimostrata abbastanza tranquilla, sebbene movimentata da un paio di fughe che hanno costretto il gruppo ad aumentare la velocità in base alla situazione del momento. Askey, Bais, Gesckhe e Tarozzi hanno provato a uscire già nei primi chilometri, arrivando a guadagnare poco meno di un paio di minuti prima di essere raggiunti e ripresi dalla carovana rosa sul Passo del Bracco, unica vera asperità di giornata.

Poi a 75 km dall’arrivo rilanciano la fuga i quattro che arriveranno al traguardo: vanno d’accordo e arrivano a superare il minuto di vantaggio, col gruppo che insolitamente lascia fare. Quando mancano 10 km al traguardo i 50 secondi di vantaggio appaiono già un po’ troppi per sperare in una rimonta, che infatti non si traduce in realtà: Pietrobon prova ad anticipare i compagni di fuga ai 900 metri dall’arrivo, ma proprio negli ultimi 50 metri Valgren e Thomas riescono a saltargli sulla ruota, col francese che ha la forza per andare a mettere la sua davanti a quella dei compagni di fuga. Il gruppo arriva dopo una quindicina di secondi, regolato da Milan. Che oggi però è il grande sconfitto di giornata, mentre tra i big non cambia nulla.

Giro d’Italia, tappa 5: ordine d’arrivo e classifica

L’ordine d’arrivo della quarta tappa del Giro:

  1. Milan (Ita) in 4h16’03”
  2. Groves (Aus) s.t.
  3. Bauhaus (Ger) s.t.
  4. Kooij (Ola) s.t.
  5. Merlier (Bel) s.t.
  6. Ballerini (Ita) s.t.
  7. Gaviria (Col) s.t.
  8. Zanoncello (Ita) s.t.
  9. Mihkels (Est) s.t.
  10. Lonardi (Ita) s.t.

Questi i primi 5 in classifica generale (qui la classifica completa):

  1. Pogacar (Slo) in 19h19’15”
  2. Thomas (Gbr) a 46”
  3. Martinez (Col) a 47”
  4. Uijtdebroeks (Bel) a 55”
  5. Rubio (Col) a 56”

Tappa 5, Genova-Lucca: pagelle

  • THOMAS 9: non di solo Geraint vive il Giro d’Italia. Benjamin, francese esperto protagonista della pista, calcola perfettamente i tempi e si regala una vittoria che può impreziosire e non poco un’intera carriera. Lucido, attento e rapace: una volata perfetta per completare una giornata perfetta.
  • PIETROBON 8: ha ammesso di non avere le gambe per giocarsela allo sprint, e allo s’inventa una sparata appena dentro l’ultimo chilometro con la quale fa correre brividi ai diretti rivali della fuga. Gioca le sue carte come meglio non potrebbe fare.
  • VALGREN 7: tutto sommato ci prova ed è il primo a riprendere Pietrobon, riuscendo a saltare alla sua ruota e a metterselo dietro a una manciata di metri dal traguardo. Thomas ne ha di più e lo svernicia sul più bello, ma ha poco da recriminare.
  • EWAN 6,5: chiude sesto, ma secondo in volata. Ergo, un piccolo segnale (ma proprio piccolo) l’australiano lo ha mandato. Va preso per quello che è: Ewan s’è iscritto a questo Giro d’Italia, ma per le volate ormai se ne riparla la prossima settimana.
  • MILAN 6: lui il suo lo fa: lo portano in testa al gruppo e lo regola, con Ewan (redivivo), Bauhaus, Merlier e Kooij alle sue spalle. Però è soltanto la volata per il quinto posto: su tre potenziali vittorie, soltanto una è finita nel suo palmares.
  • LIDL TREK 5: se sei la squadra del velocista più forte, e se sai che in questo Giro di tappe per le ruote veloci non è che ce ne siano molte, non puoi pensare di sbagliare i calcoli sulla fuga. Errore madornale che Milan paga a carissimo prezzo.
  • ALPECIN 4,5: spende energie inutili per provare a forzare il ritmo in testa alla corsa quando manca un’eternità prima di andare al traguardo, cercando di favorire Kaden Groves. Risultato? Fuga andata e Groves non pervenuto in volata. Ahi ahi…

Giro d’Italia, domani la tappa degli sterrati

Giornata campale per la tappa degli sterrati: da Torre del Lago Piccini e Rapolano Terme, dopo 180 km, ci sarà un po’ di polvere (e forse fango) sui tubolari della carovana rosa. Tappa non semplice per via delle tante asperità previste, dal primo GPM a Volterra fino ai primi due tratti di sterrati preso “in prestito” dalla Strade Bianche (Vidritta e Bagnaia). Quello di Pievina, seguito dagli strappi di Asciano e Serre di Rapolano (700 metri al 10%) sono destinati a fare selezione.

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