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Ligue 1 Marsiglia-Lione, Grosso si sfoga sui social e il club chiede di giocare in campo neutro

Follia poco prima della sfida di Ligue 1 tra Marsiglia e Lione. Gli ultras di casa hanno preso a sassate il bus ospite: ad avere la peggio Grosso

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Domenico Esposito

Domenico Esposito

Giornalista

Da vent’anni in campo e sul campo per vivere ogni evento in tutte le sue sfaccettature. Passione smisurata per il calcio e per la sfera di cuoio. Il pallone è una cosa serissima, guai a dirgli di no

Ennesima pagina nera per il calcio. Ennesima follia. Questa volta è successo prima della sfida di Ligue 1 fra Olympique Marsiglia e Olympique Lione. Il derby italiano tra Gattuso e Grosso è stato rovinato dal vile attacco degli ultras marsigliesi, che hanno preso d’assalto il bus ospite. Ad avere la peggio l’ex tecnico del Frosinone, campione del mondo nel 2006 con l’Italia, gravemente ferito al volto.

Grosso, il messaggio sui social: “Poteva essere una tragedia”

A distanza di 48 ore dai fatti di Marsiglia-Lione, a prendere la parola è Fabio Grosso. L’eroe di Berlino ed ora allenatore dell’Olympique è stato ferito al volto dopo che il pullman del Lione è stato preso a sassate dai tifosi avversarie e ora lascia sui social il suo messaggio.

Quello che è successo domenica poteva essere una tragedia, e sicuramente lo è stata per lo sport e per tutti quelli che lo amano. Mi auguro con tutto il cuore che possa essere una lezione per il futuro. Grazie a tutto per il vostro supporto e la vostra vicinanza.

La richiesta del Lione: “Giochiamo in campo neutro”

Le conseguenze per quanto avvenuto prime del match tra Marsiglia e Lione continua a essere molto pesante. Il presidente della formazione ospite Vincent Ponsot ha chiesto che il match venga rigiocato in campo neutro.

Oggi le condizioni di sicurezza per giocare a Marsiglia non sono soddisfatte. Dovremmo quindi giocare in campo neutro. Vogliamo rigiocare la partita, i giocatori non c’erano niente. Così come non c’entravano quando fu lanciata la bottiglia al Groupama Stadium anche se li hanno sanzionati sportivamente.

Quello che vogliamo è che la sicurezza dei nostri giocatori sia garantita. Sono lì per giocare a calcio e quello che chiediamo è che non si prendano un blocco di cemento in testa.

Francia sotto choc: preso d’assalto l’autobus del Lione

È stato un vero e proprio raid, quello perpetrato ai danni dell’autobus dell’OL, che, circa due ore prima dell’inizio della partita, stava raggiungendo lo stadio Velodrome di Marsiglia. Tutto si è consumato in pochi minuti, intorno alle 18:45, nel quartiere Sainte-Marguerite-Dromel, non lontano dall’arena della squadra allenata da Gennaro Gattuso. Un gruppo di teppisti ha preso a sassate il mezzo su cui viaggiavano i calciatori ospiti con una tale violenza da far esplodere alcuni vetri laterali.

Follia prima di Marsiglia-Lione: Grosso ferito alla volto

Fabio Grosso, che a metà settembre ha preso il posto dell’esonerato Blanc sulla panchina di un Lione ultimo in classifica, è rimasto ferito all’occhio sinistro e alla fronte (portato in ospedale, gli sono stati applicati 12 punti di sutura), dopo che il vetro del pullman è andato in frantumi, colpito dai sassi scagliati dagli ultras dell’OM.

Le immagini del viso insanguinato del 45enne ex tecnico del Frosinone hanno immediatamente fatto il giro del web, suscitando indignazione per quanto successo prima della sfida di Ligue 1. Da quanto si apprende, una scheggia avrebbe colpito ad un occhio anche il vice di Grosso, Raffaele Longo.

Incidente nel pre-partita: rinviata la sfida tra Marsiglia e Lione

In seguito all’attacco al bus dell’Olympique Lione si è deciso di rinviare la partita a data da destinarsi, nonostante sugli spalti del Velodrome fossero già presenti circa 60mila spettatori. Le forze dell’ordine francesi sono subito intervenute, arrestando sette persone, di cui alcune protagoniste della sassaiola. Dura la ministra dello Sport Amélie Oudéa-Castéra, che, ai microfoni di Rmc, ha parlato di “immagini disgustose. Quanto accaduto è avvilente e allucinante. Bisogna subito individuare tutti i responsabili e punirli severamente”.

Sulla vicenda è intervenuto anche il presidente della Fifa, Gianni Infantino: “Non c’è posto per la violenza nel calcio. Chiedo alle autorità competenti di garantire che vengano prese misure adeguate”.

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