La guerra in Ucraina mossa dalla Russia di Putin prosegue senza sosta e i morti aumentano a dismisura. Anche il mondo dello sport, ovviamente, deve fare i conti con gli ultimi avvenimenti. Se si parla di calcio, non può non essere interpellato il giocatore ucraino più forte della storia, Andrij Shevchenko, che da giocatore ha vestito la maglia del Milan e che da poco è stato esonerato dalla panchina del Genoa.
- Ucraina, Shevchenko svela cosa sta passando la famiglia
- Shevchenko e i ricordi in Ucraina
- Shevchenko: "Corridoi umanitari attaccati dai Russi"
Ucraina, Shevchenko svela cosa sta passando la famiglia
Ai microfoni di Sky Sport, Shevchenko ha parlato della sua famiglia, in Ucraina durante questi giorni difficili: “Ci sono state molte battaglie. Mia madre e mia sorella ora hanno ospitato alcune persone che si sono trasferite con loro, che erano in condizioni terribili. A Bucha non c’è cibo, non c’è elettricità. Sono amici di mia sorella e da cinque giorni vivevano sottoterra in un seminterrato”.
Shevchenko e i ricordi in Ucraina
L’ex Pallone d’Oro si commuove, ripensando anche al suo passato in Ucraina: “Ci sono stati terribili bombardamenti in quella zona. Bucha e le vicine Irpin’ e Hostomel. Conosco bene queste città e sono state completamente distrutte. Non sono rimasti edifici. Andavo a Bucha per allenarmi quando ero un giovane giocatore. È terribile”.
Shevchenko: “Corridoi umanitari attaccati dai Russi”
L’ex attaccante del Milan, con cui ha vinto diversi titoli come la Champions del 2003 in finale contro la Juventus, ha cercato di convincere la sua famiglia a lasciare Kiev, ma ora anche volendo non possono farlo: “I corridoi umanitari sono stati attaccati dai soldati russi. Se mia madre e mia sorella cercassero di andarsene, penso che sarebbe più pericoloso per loro”, conclude Shevchenko.
Un messaggio per aiutare l’Ucraina è stato lanciato da Shevchenko ed è stato trasmesso sugli schermi di San Siro prima del derby di Coppa Italia tra il suo Milan e l’Inter. Oggi, il club rossonero ha annunciato invece una donazione della sua Fondazione che ha dato il via a una raccolta solidale a favore della Croce Rossa. In tanti stanno partecipando, come ha detto Shevchenko la pace non ha confini e tutti possono dare una mano, anche con un semplice gesto.