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Il giudizio di Stefano Pioli sull'espulsione di Ibrahimovic

Basta che se ne parli! Potrebbe essere questo lo slogan di Ibrahimovic dopo l'ennesimo episodio di cui è protagonista, positivo o negativo che sia. La cosa importante è il 3-1 che il Milan porta a casa da Parma.

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Il Milan di Stefano Pioli, nonostante la flessione che lo sta colpendo in questa prima parte di 2021, è riuscito comunque a portarsi a casa una vittoria davvero importante per classifica e morale, vincendo per 3-1 sul campo del Parma di Roberto D’Aversa. Il Milan ha eguagliato il suo record di successi in trasferta (16) in una singola stagione considerando tutte le competizioni – al pari del 2004/05 e 1992/93.

Proprio il Mister rossonero ha parlato della bella vittoria ai microfoni di Sky Sport:

“Mi è piaciuto l’approccio visto da parte dei ragazzi e dopo la partita contro la Sampdoria serviva una reazione. Ci siamo incasinati la partita, ma era importante vincere”.

L’episodio sicuramente che ha fatto più discutere nel corso del match è stata l’espulsione per rosso diretto di Zlatan Ibrahimovic. Qualche parola di troppo a Maresca che non ci ha pensato due volte a sventolare il cartellino in faccia allo svedese, tra l’altro, nel giorno del suo 300º successo nei top-5 campionati europei (170 in Serie A, 88 in Ligue 1, 24 in Liga e 18 in Premier League). Pioli tuttavia difende il suo giocatore:

“Ho appena parlato con Zlatan, mi ha detto che ha discusso con l’arbitro e la cosa è durata un po’ di tempo. Mi ha assicurato che non gli ha mancato di rispetto e soprattutto non l’ha offeso. Cosa ha riferito all’arbitro? A me Zlatan ha detto di aver pronunciato queste parole: ‘Davvero non ti interessa quello che ti dico io?’. Mi spiace perché nella partita c’erano ancora situazioni per essere pericolosi e poi è cambiata”.

Cè il rischio che la squalifica per lo svedese sia almeno di due turni, anche se dipenderà molto da cosa scriverà nel suo referto il direttore di gara Maresca. Di sicuro Ibra (alla seconda espulsione stagionale dopo quella nel derby di Coppa Italia) salterà la sfida contro il Genoa di domenica prossima ma a rischio c’è anche il match infrasettimanale contro il Sassuolo in programma mercoledì 21 marzo.

Pioli poi, archiviata la questione Ibra, passa a parlare della quota Champions League:

“Io ho detto che la quota 75 punti potrebbe essere quella giusta. Ma noi ci giochiamo la Champions con squadre capaci di vincere 7-8 partite su 9. Non dobbiamo far conti, abbiamo pensato troppo in avanti non preparando bene la partita dopo”.

Mr. Pioli dedica anche un consiglio a Gigio Donnarumma, al centro di tantissime voci di mercato per quanto riguarda il rinnovo di contratto. In questo caso, ciò che sta tra la firma del portiere e l’addio è la commissione enorme che chiede Raiola, francamente anche ingiustificata in quanto Donnarumma è un prodotto della primavera rossonera:

“A Gigio consiglierei di rimanere al Milan perché è un top club in tutto e per tutto. I miei giocatori sono dei combattenti che non sono ancora vincenti ma che stanno combattendo per diventarlo”.

Per finire, un commento su Tomori, a metà tra Milano e Londra. La volontà dei rossoneri è quella di averlo in rossonero anche la prossima stagione, ma il riscatto (28 milioni) è alto, e dunque si stanno facendo delle valutazioni:

“La volontà mia e dell’area tecnica è chiara, dato le soddisfazioni che ci sta dando. Senza nulla togliere ai centrali che abbiamo, ma lui ha caratteristiche di velocità e uscita che ci può migliorare. La volontà è confermarlo, tecnicamente non si discute. Poi entrano in ballo fattori economici”.

Il giudizio di Stefano Pioli sull'espulsione di Ibrahimovic Fonte: Getty Images

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