Giovanni Manna, direttore sportivo del Napoli, è volato a Londra – a casa del Chelsea – per portarsi via Romelu Lukaku. Le lungaggini non sono roba per Antonio Conte che di pazienza, per quelli che sono gli impegni imminenti, ne ha avuta pure troppa.
Lukaku, a Napoli, l’avrebbe voluto da tempo: gli è toccata quasi tutta la preparazione estiva senza averlo a disposizione, deve mettere da conto di rinunciarvi almeno per un paio di giornate – la prima, imminente: impossibile anche solo contemplarlo.
- Lukaku: obiettivo seconda giornata
- Osimhen al Psg: stallo
- 30 milioni per Lukaku
- La fine di Massimiliano Allegri
Lukaku: obiettivo seconda giornata
La seconda: chissà , dipende da almeno due fattori, ovvero la certezza che Lukaku sia nel frattempo diventato un giocatore del Napoli a tutti gli effetti e lo stato di forma del belga che, per quanto si stia allenando nel pieno rispetto della tabella di marcia concordata, dovrà pure mettere minuti in allenamento coi compagni. E Conte non è uno che regala tanto per: dovesse perdere punti già all’inizio, non la prenderebbe benissimo.
Osimhen al Psg: stallo
Aver atteso – e continuare ad attendere – che la cessione di Osimhen sblocchi il mercato in entrata – quello vero, s’intende – è un azzardo: De Laurentiis può anche non avere un bisogno impellente di monetizzare ma nemmeno il patron è tipo da fare troppi sconti.
Fatto sta: da una parte c’è Osi al Psg che ancora non si sblocca, dall’altra l’ultimatum di Conte che, dopo il Modena, nel cercare di tenere a freno lingua e pensieri è stato comunque diretto e si è fatto capire. Non è la sua squadra, mancano i titolarissimi e il tempo sta scadendo. Anzi, a guardare bene si sta accumulando ritardo.
30 milioni per Lukaku
Sul tavolo del Chelsea l’offerta è già stata recapitata: 25 milioni di euro più un bonus legato agli obiettivi di altri cinque milioni che arriva a valutare il cartellino dell’attaccante belga 30 milioni complessivi.
Non sono i 43 pretesi dai Blues come da clausola ma restano una buona base di partenza per chiudere la trattativa in un punto più o meno mediano. Non è in discussione, ormai da tempo, la volontà del calciatore che, pur di tornare alla corte di Conte, avrebbe accettato una decurtazione dell’ingaggio, da 7,5 ad 6 milioni a stagione.
La fine di Massimiliano Allegri
A Londra per il blitz definitivo: anche perché più passa il tempo, anche nella volontà di lasciare che le pretese del Chelsea si abbassino, e più torna alla mente quanto accaduto lo scorso anno. Lukaku fu protagonista di un tormentone che interessò allora Juventus e Chelsea: Massimiliano Allegri lo voleva a tutti i costi e avrebbe fatto volentieri a meno di Vlahovic, i bianconeri si mossero (forse male, tardi e con poca convinzione) e Lukaku finì ad accettare la Roma in extremis, negli ultimi giorni di mercato, essendo rimasto con la sola offerta faraonica dell’Arabia oltre a quella giallorossa.