Due Campionati di Serie B, una Coppa Italia di Serie C e due Coppe dell’Europa Centrale (la Mitropa Cup). Questa era la bacheca del Pisa Calcio fino alla scorsa estate, quando il club toscano si è aggiudicato la versione esports del primo campionato di Serie B. E non si è trattato di un caso, visto che i nerazzurri hanno capito da subito le potenzialità degli eSports, al punto che dopo il primo posto della passata stagione, a fine giugno hanno centrato il bis, vincendo per la seconda volta (su due edizioni) la BeSports, il torneo ufficiale di eFootball PES patrocinato dalla Lega B.
Gli artefici del doppio successo sono stati la società toscana e i due gamer Carmine “Pisa_N17x” Liuzzi e Salvatore “Sasinho_Digiac” Di Giacomo. Sono stati dunque rispettati i pronostici della vigilia, che davano il Pisa tra le squadre favorite, anche perché Carmine Liuzzi è campione d’Europa in carica con la eNazionale TIMVISION PES 2021 e farà parte della spedizione azzurra che cercherà di confermarsi sul trono continentale dal’8 al 10 luglio, quando saranno giocate le fasi finali dell’eEuro 2021.
Merito ai vincitori, ma è stata una competizione avvincente grazie anche alla scelta della Lega B e degli organizzatori (la società WeArena) di puntare su un torneo esports equilibrato livellando le squadre, ovvero dando a tutti i giocatori un valore simile.
Non è quindi stata una passeggiata per il Pisa, che in finale se l’è dovuta vedere contro un’altra big, la Spal WeArena, guidata da Andrea “Ngu_Stiffler” Galimberti e Christian “Ngu_Giorda” Giordano. A un passo dal sogno il Chievo Verona esports, battuto in semifinale dalla Spal, e la Salernitana, squadra che si è arresa solo nella semifinale contro il Pisa.
Al di là del verdetto conclusivo per molti gamer la BeSports non è stata solo l’occasione per mettersi in gioco in un contesto di primo livello, ma anche il modo migliore per rompere il ghiaccio di fronte alle telecamere e soprattutto di scoprire cosa vuole dire indossare la maglia ufficiale di un club di Serie B. Per molti poi, avere la spinta dei tifosi – anche se solo virtuali in attesa che il torneo esports possa essere giocato live – è stata un’emozione indescrivibile.
Articolo a cura di Claudio Zecchin