L’oro di Parigi non è stata una pietra scagliata nello stagno. L’oro di Parigi è soltanto una delle favolose medaglie che l’Italia del volley al femminile ha deciso di mettersi al collo, ribadendo al mondo intero la propria egemonia. Un dominio che in campo continentale si evince in maniera piuttosto evidente, specialmente dopo la settimana di coppe europee che hanno proiettato il volley in rosa in una dimensione mai raggiunta prima. Con 6 formazioni su 6 arrivate alle fasi finali delle tre competizioni organizzate dalla CEV, con due già “prenotate” (una invero già nella bacheca della SMI Roma) e una Champions che per il 75% parlerà italiano.
- Champions, solo il VakifBank può fermare l'ondata italica
- Perché le italiane vincono? Programmazione e top player
- L'exploit di Roma, l'ipoteca di Novara. E al maschile...
Champions, solo il VakifBank può fermare l’ondata italica
Conegliano, Milano e Scandicci hanno fatto vedere al resto d’Europa di che pasta sono fatte. Vincendo 3-0 tutte le sei gare disputate tra andata e ritorno nei quarti di finale, con la Numia che ha completato il terzetto delle formazioni che parteciperanno alla final four di Istanbul del prossimo 3-4 maggio assieme al VakifBank di Caterina Bosetti e Giovanni Guidetti, che ha ribaltato il confronto con il Fenerbahce di Marco Fenoglio che aveva dominato la gara d’andata (vittoria al golden set per Marina Markova e compagne).
Il tabellone metterà di fronte alle turche Scandicci, che sin qui ha vissuto una stagione europea formidabile, vincendo tutte e 8 le gare disputate con il massimo punteggio (appunto 3-0). Conegliano ha lasciato soltanto un set nella seconda gara della fase a gironi (contro Resovia, battuto in tutti e 4 i confronti) mentre Milano ha perso una sola partita proprio contro il VakifBank, quella che di fatto le ha impedito di evitare l’ennesimo confronto con l’Imoco in semifinale come già avvenuto nel Mondiale per Club di dicembre.
Perché le italiane vincono? Programmazione e top player
In cosa le tre portacolori italiane sono superiori? La programmazione di Conegliano, vera fucina di talenti su scala globale, è certamente una delle ragioni del dominio delle Pantere da qualche stagione a questa parte (Gabi e Haak sono valori aggiunti impressionanti). Una squadra dove però sono aumentate anche le “quote italiane”, con Farh e De Gennaro protagoniste assolute nel corso della stagione corrente.
Milano e Scandicci poggiano le loro ambizioni sulle spalle di Paola Egonu e Kate Antropova, ma limitarsi a valorizzare le due stelle conclamate sarebbe esercizio un po’ miope, perché a conti fatti entrambi i roster presentano elementi dotati di carisma ed esperienza oltre ogni ragionevole dubbio (Sylla, Danesi e Orro in casa Numia, Ruddins, Carol e Ognjenovic in casa Savino Del Bene).
Italiani peraltro sono tutti e tre i tecnici delle tre formazioni sbarcate alla final four (Daniele Santarelli, Stefano Lavarini e Marco Gaspari), che appunto diventano quattro pensando a Guidetti che guida il VakifBank. Insomma, un dominio totale a tinte tricolori, destinato a restare scolpito nella storia.
L’exploit di Roma, l’ipoteca di Novara. E al maschile…
L’Italia ha già vinto la Challenge Cup con il curioso caso della SMI Roma, retrocessa in A2 e capace comunque di andarsi a prendere la terza competizione europea per importanza a discapito di Chieri. Novara s’è guadagnata l’accesso alla finale di CEV Cup dove sfiderà le rumene dell’Alba Blaj, con Tolok e Ishikawa pronte a regalare a Lollo Bernardi un altro trofeo dopo aver conquistato lo scorso anno la Challenge Cup.
Risultati che hanno inorgoglito anche la Lega Volley Femminile, con il presidente Mauro Fabris che ha elogiato lo straordinario lavoro fatto dalle formazioni italiane. “Cambiano le formule delle competizioni continentali, ma si conferma l’eccellenza assoluta del campionato italiano. La dimensione di questo dominio è facile da leggere: avevamo 6 squadre e tutte sono arrivate in fondo alle rispettive competizioni. La nostra Serie A è un movimento di eccellenza perché esprime così tante squadre che riescono a dominare la scena internazionale”.
L’oro di Parigi, insomma, non è stato casuale: l’Italia domina sul volley femminile, e anche al maschile picchi ed eccellenze si sprecano, con Perugia a un passo dalla final four di Champions League, Civitanova in finale di Challenge Cup (ma dovrà rimontare l’1-3 dell’andata contro il Lublin di Wilfredo Leon) e Trento in piena corsa per conquistare la finale di CEV Cup dopo la vittoria per 3-2 nella semifinale d’andata contro lo Ziraat.