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Inchiesta Juve, cosa succede dopo il dietrofront di Santoriello e le prossime tappe

Tutti si chiedono se la decisione del pm Santoriello di lasciare l'incarico nell'inchiesta Prisma avrà ripercussioni sull'udienza preliminare di lunedì che vedrà la Juve davanti al Gup di Torino Picco. I possibili scenari

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Luca Fusco

Luca Fusco

Giornalista

Giornalista multimediale. Quando si accendono i motori, lui sgasa, impenna, derapa. E spesso e volentieri finisce sul podio

Un addio annunciato che ha comunque fatto rumore. Per molti la decisione di Ciro Santoriello, pm dell’inchiesta Prima che vede coinvolta la Juventus, di farsi da parte e astenersi dal giudizio è un altro punto a favore della società bianconera sulla lunga strada dei processi, sportivi e non, che vedono la Vecchia Signora implicata sul fronte delle plusvalenze e non solo. E sono in molti a cercare di capire cosa succederà nel futuro a breve e lungo termine, non mancano ovviamente le polemiche.

Juve, inchiesta Prisma: perchè Santoriello ha lasciato

Ciro Santoriello non sarà più il pm dell’accusache si occupa dell’inchiesta Prisma, che vede la Procura della Repubblica di Torino, accusare di aggiotaggio e falso in bilancio la Juventus e tutta la sua oramai ex dirigenza, tra cui, l’ex presidente Andrea Agnelli, l’ex vicepresidente Pavel Nedved, e gli altri dirigenti a vario titolo tra cui spiccano i nomi di Fabio Paratici e Maurizio Arrivabene.

La decisione di Santoriello è stata presa dopo le polemiche delle scorse settimane intorno ai video che giravano in rete, risalenti a incontri pubblici di alcuni anni fa, in cui il pm si professava, tra l’altro, tifoso del Napoli ma soprattutto sottolineava profondo disprezzo per la Juve.

Io lo ammetto, sono tifosissimo del Napoli e odio la Juventus. Come tifoso è importante il Napoli, come pubblico ministero sono antijuventino, contro i ladrocini in campo e mi è toccato scrivere archiviazioni.

un auspicio che è assolutamente irrealizzabile al pari, per esempio, della Juventus che vince la Coppa dei Campioni.

Inchiesta Juve-Prisma: cosa succede dopo l’addio di Santoriello

Il passo indietro del pm Santoriello arriva in un momento delicato. Alla vigilia dell’udienza preliminare dell’inchiesta Prisma che si terrà lunedì prossimo in cui davanti al Gup, Marco Picco, presso il Tribunale di Torino, si dovrebbe decidere sui rinvii a giudizio, tra cui gli oramai ex presidente Agnelli, il vice Nedved, l’ad Arrivabene e il dg Paratici. A portare avanti il procedimento, così, saranno i colleghi del pool che negli anni ha lavorato al caso: il procuratore aggiunto Marco Gianoglio e il sostituto Mario Bendoni.

Quasi un mese l’altra data che il club Juve ha segnato in rosso sul calendario: il 19 aprile il Collegio di Garanzia del Coni deciderà sul ricorso presentato dalla Juventus per il caso plusvalenze che ha portato alla penalizzazione di 15 punti in classifica. Sono tre le possibilità: il Collegio di Garanzia del Coni potrà infatti annullare la sentenza, confermarla o eventualmente rimandarla alla Corte Federale d’Appello che dovrà riscriverla ridefinendo eventualmente una nuova penalizzazione per la società bianconera.

Juve, l’ex magistrato Calabrò critica i tempi della decisione di Santoriello

In un’intervista a Tuttosport, l’ex magistrato Piero Calabrò, noto tifoso juventino, spesso opinionista in tv, ha criticato la decisione del pubblico ministero Ciro Santoriello di astenersi dal sostenere l’accusa nella inchiesta Prisma, soprattutto nei tempi, a pochi giorni dall’udienza preliminare davanti al Gup di lunedì. Ecco alcuni passaggi della sua intervista al quotidiano torinese:

la scelta la definirei obbligata ma tardiva […] Del resto se il capo della procura della repubblica di Torino ha accolto la dichiarazione di astensione qualche ragione fondata sussisteva […] se le condizioni esistono oggi esistevano anche prima per cui non riesco a comprendere come possa essersi sviluppata una ulteriore attività da parte del pm […] Usando una metafora possiamo dire che è come se avesse partecipato alla scrittura della sceneggiatura ma alla fine la parte recitativa venisse delegata agli altri due magistrati”.

Inchiesta Prisma, per Tony Damascelli non cambia nulla

Meno severo, tra i tanti pareri che si registrano in queste ore, dalla decisione di Santoriello, è stato il giornalista de Il Giornale, Tony Damascelli che ha voluto in un certo senso spegnere l’entusiasmo dei tifosi bianconeri e calmare l’enfasi che la cosa sta avendo sui social:

“La ciurma dei tifosi, pro e contro, ha immediatamente invaso i social con il consueto repertorio di ignoranza abissale e di superficialità, trovando, su entrambi i fronti, la connivenza di alcuni fogli quotidiani. […] La decisione di Santoriello non può, dunque, essere letta come un assist alla difesa del club, semmai viene a mancare un magistrato di grande saggezza, non certamente del gruppo dei falchi che inseguono il tintinnio delle manette e la messa al gabbio degli imputati, tra gli applausi della folla”.

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