Inchiesta Juve, la Procura di Torino a quella di Roma: "Ritoccare al rialzo le somme contestate"
Cifre e capi d'accusa da aggiornare: è questa l'ultima indicazione dei pubblici ministeri di Torino a quelli di Roma in vista dell'udienza preliminare dell'inchiesta Juve.
Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve
L’udienza preliminare è stata spostata da Torino a Roma, ma i capi d’accusa nei confronti dell’ex dirigenza della Juventus, dimissionaria in blocco a novembre dell’anno scorso, potrebbero essere rivisti al rialzo. Questa, almeno, è l’indicazione dei pubblici ministeri del capoluogo piemontese ai loro colleghi romani: poco prima del trasferimento imposto dalla Cassazione, infatti, le cifre contestate stavano per essere aggiornate, con un ritocco verso l’alto.
Inchiesta Juve, i pm di Torino e le cifre contestate
A rivelare gli ultimi sviluppi della vicenda è l’Ansa, secondo cui l’intenzione dei pm torinesi, nel caso in cui il processo si fosse celebrato in Piemonte, era quella di integrare la portata dei capi d’accusa con la contestazione di somme più rilevanti. Adesso il fascicolo è passato a Roma, dove sarà gestito dal procuratore aggiunto Giuseppe Cascini. È a lui che i colleghi di Torino hanno inviato la segnalazione relativa alle nuove somme.
Manovre stipendi, nelle side letter la verità sugli accordi
Ma com’è che le cifre inizialmente contestate sono nel frattempo lievitate? Spiega sempre l’Ansa che le modiche all’originario capo d’accusa erano state decise in base al recupero e all’effettiva ricostruzione del contenuto delle ormai celebri “side letter” a corredo degli accordi intercorsi tra la Juventus, i calciatori e i loro rappresentanti. Oltre alle plusvalenze fittizie, una parte rilevante dell’inchiesta è infatti rappresentata dalle due manovre stipendi del 2020 e del 2021, servite – secondo i pm – ad Agnelli e ai contabili della Juve per aggiustare i conti.
Udienza Juve da Roma a Torino: gli scenari
L’udienza preliminare a Torino sarebbe ripresa il 26 ottobre, ma lo spostamento nella capitale ha rivoluzionato tutto. L’appuntamento è stato annullato e ora la palla passa a Cascini e ai magistrati romani. Saranno loro a valutare le ultime integrazioni, che vanno ad aggiungersi alla ponderosa mole di documenti già inviati nelle scorse settimane, e a decidere in merito. Gli scenari: il processo potrà essere effettivamente celebrato a Roma, con o senza l’aggravamento dei capi d’accusa suggerito da Torino, oppure potrà essere chiesta l’archiviazione.