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Inchiesta Juventus, domani udienza della corte d’appello, c’è aria di -12

Due le partite in programma domani per la Juventus: in campo a Empoli, in tribunale per l'udienza del processo plusvalenze. La clamorosa anticipazione del Corriere dello Sport.

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

Due le partite in programma lunedì 22 maggio per la Juventus. In campo e in tribunale. Un’abitudine purtroppo consolidata per il club bianconero, che nelle ultime settimane sta palpitando in simultanea per i verdetti del rettangolo verde e per quelli delle varie giurie chiamate a esaminare i procedimenti in cui è coinvolto. Gli appuntamenti di domani si chiamano anzitutto corte sportiva d’appello, per l’ennesima puntata del processo plusvalenze. Poi, in serata, il match di campionato a Empoli.

Juventus, la partita infinita delle plusvalenze

Quello di domani sarà il quinto processo sportivo per la Juventus, chiamata a rispondere dell’accusa di aver messo in piedi “un sistema volto ad aggirare le norme e la lealtà sportiva” per il caso plusvalenze. Dopo che a gennaio il procuratore Chiné aveva chiesto nove punti di penalizzazione per i bianconeri, poi portati a 15 dalla corte, il Collegio di Garanzia presso il Coni ad aprile ha passato nuovamente la palla alla corte d’appello, stralciando la posizione di alcuni dirigenti minori e lamentando carenze di motivazioni nelle decisioni dei giudici. Adesso la penalizzazione sarà ridotta o addirittura ampliata?

Plusvalenze, -12 per la Juventus: Corsport sicuro

Per il Corriere dello Sport la sentenza è praticamente già scritta. L’obiettivo dei giudici, visto che la colpevolezza della Juventus è ormai accertata e non più in discussione (lo ha ribadito lo stesso Collegio di Garanzia), è quello di escludere la squadra di Allegri dalla Champions. E per farlo “basterebbero” 12 punti di penalizzazione. Col -12 la Juventus si ritroverebbe a 57 punti, all’ottavo posto, fuori da tutte le coppe. In Champions non c’andrebbe praticamente di certo (il Milan, che scalerebbe quarto, è già a 64 punti) ma potrebbe ancora lottare in extremis per l’Europa o la Conference League. Dovesse andarci, sconterebbe subito la (probabile) esclusione dalle coppe che l‘Uefa sta predisponendo, avendo già ricevuto le carte dell’inchiesta Prisma.

L’altro processo in arrivo: stipendi e partner opachi

A giugno poi potrebbe arrivare una nuova mazzata. Il mese prossimo, infatti, si celebrerà un altro processo ai danni della Vecchia Signora: quello per la doppia manovra stipendi contestata (2020 e 2021), per i rapporti con gli agenti e per le partnership opache con altri sei club. Un “maxi processo alla Juve”, che potrebbe aggiungere punti a quelli già comminati per il caso plusvalenze. Una penalizzazione particolarmente pesante potrebbe costare al club bianconero addirittura la retrocessione in serie B. Ma c’è ancora tempo per patteggiare. E una possibile strategia difensiva della Juve è indicata dal quotidiano La Stampa: temporeggiare il più possibile, sperando che la penalizzazione possa eventualmente essere applicata la prossima stagione.

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