Nel fine settimana della sesta giornata di campionato si affrontano Inter e Atalanta, due formazioni che condividono il medesimo obiettivo: la vittoria dello Scudetto. Se i nerazzurri lo sbandierano senza mezzi termini, per la Dea si tratta più di un sogno che di una vera ambizione, ma la maturità raggiunta dalla formazione del Gasp le permette di sperare nell’insperabile. Inter seconda, Atalanta quinta, per i nerazzurri si tratta di una vera prova del nove.
La banda di Simone Inzaghi infatti ha ben figurato fin qui con le medio-piccole, ma ha fallito l’unico vero big match stagionale, ovvero l’esordio in Champions League contro la corazzata Real Madrid. Se si possono concedere tutte le attenuanti del caso, è pur vero i nerazzurri devono vincere gli scontri diretti per dimostrare a tutti i tifosi che quello estivo non è stato un ridimensionamento ma un cambiamento di linea societaria e niente più. Questo è dimostrato anche dal fatto che seppur priva dei due fuoriclasse Hakimi e Lukaku, l’Inter continua a segnare, e lo sta facendo con molti più uomini rispetto alla passata stagione, difensori e centrocampisti inclusi.
“Martedì con la Fiorentina è stato importante vincere nonostante una prima mezz’ora di sofferenza. Siamo rimasti lucidi e abbiamo reagito bene. Abbiamo vinto su un campo difficile, ma già domani avremo un’altra gara molto impegnativa”, sono le parole di Inzaghi.
“Non stiamo pensando alla Champions, siamo focalizzati sulla gara contro l’Atalanta. E’ una grandissima squadra e giocando ogni due giorni è difficile fare discorsi a lungo termine, ma bisogna guardare all’immediato. E l’immediato ora si chiama Atalanta”.
Dal canto suo la Dea parte a rilento come al solito per poi scaldarsi veramente solo nella seconda parte di stagione. Desiderosa di ribaltare il trend negativo che la vede sconfitta ben 64 volte in Serie A contro i nerazzurri (a fronte di 32 pareggi e sole 24 vittorie), l’Atalanta sta continuando a proporre il suo gioco fatto di ribaltamenti di fronte e transizioni da esterno a esterno. Robin Gosens continua ad essere il vero top player di questa squadra, un terzino-ala a cui la Serie A non riesce a trovare contromisure adatte.
Per quanto riguarda le formazioni, i nerazzurri dovrebbero proporre il tandem Lautaro Martinez-Edin Dzeko, coppia gol che ha preso il posto della stupenda Lu-La delle ultime due stagioni. Spazio anche a Calhanoglu in mediana assieme agli intoccabili Brozovic e Barella.
Nell’Atalanta, con Muriel in recupero ma non ancora arruolabile, spazio al trio Malinovskyi, Ilicic, Zapata davanti, con De Roon e Freuler in mezzo e Zappacosta-Mahele sugli esterni.
Le probabili formazioni:
INTER (3-5-2): Handanovic; Skriniar, De Vrij, A. Bastoni; Dumfries, Barella, Brozovic, Calhanoglu, Perisic; Dzeko, L. Martinez. Allenatore: S. Inzaghi. A disposizione: Radu, Cordaz, D’Ambrosio, Ranocchia, Kolarov, Darmian, Dimarco, Sangalli, Gagliardini, Vecino, Sanchez, Satriano. Indisponibili: Sensi, Eriksen, Brazao, Vidal, Correa. Squalificati: -.
ATALANTA (3-4-1-2): Musso; Djimsiti, Demiral, Palomino; Zappacosta, De Roon, Freuler, Maehle; Malinovskyi; Ilicic, Zapata. Allenatore: Gasperini. A disposizione: Sportiello, F. Rossi, Toloi, Lovato, Scalvini, Gosens, G.Pezzella, Pasalic, Pessina, Miranchuk, Piccoli. Indisponibili: Muriel, Hateboer.
La partità vedrà il fischio d’inizio alle 18.00 di sabato 26 settembre.
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