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Inter, finale Champions: Inzaghi svela un retroscena sulle scelte in campo

Simone Inzaghi ha risposto alle domande dei giornalisti nella conferenza stampa alla vigilia della finale di Champions League contro il City. Presenti anche tre giocatori dell'Inter

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Luca Santoro

Luca Santoro

Giornalista

Esperto di Motorsport ma, più in generale, appassionato di tutto ciò che sia Sport, anche senza il Motor. Dà il meglio di sé quando la strada fa largo alle due o alle quattro ruote

Poco più di 24 ore ci separano dalla finale di Champions League tra Manchester City ed Inter, tappa finale del percorso europeo di entrambe le squadre che si giocherà domani allo stadio Ataturk di Istanbul.

In questa vigilia Simone Inzaghi ha presenziato alla consueta conferenza stampa pre-gara, affiancato da tre rappresentanti per reparto della rosa a sua disposizione, ovvero Lautaro, Darmian e, ça va sans dire, colui che giocherà in casa, Calhanoglu.

Inzaghi: “Lotteremo centimetro per centimetro. Gambe, testa e cuore essenziali”

In conferenza stampa l’allenatore ha puntualizzato la necessità di avere la massima concentrazione e di limitare gli errori, e il fatto di essere coloro che non sono sostenuti dai pronostici non ha fatto altro che rendere più unita e coesa la squadra.

“Domani sarà la 57esima partita per noi. Abbiamo vissuto un percorso lunghissimo con anche momenti difficili, ed è in quelli che siamo cresciuti di più”, ha spiegato Inzaghi. “Siamo passati da sconfitte meritate e immeritate, abbiamo messo in campo un impegno folle e grazie a quello siamo arrivati a Istanbul. Soltanto ora stiamo capendo quello che abbiamo fatto, domani lotteremo centimetro contro centimetro”.

Sull’analisi tecnica della partita che vedremo, il mister ha sì riconosciuto l’importanza del centrocampo, “ma saranno molto importanti anche le gambe per correre, la testa per essere lucidi ed il cuore per trovare energie che in alcuni momenti non pensi di avere”. C’è un certo Haaland da arginare: “Conosciamo la sua forza – ha puntualizzato il tecnico -. Sarà un osservato speciale, come tutti i loro giocatori. Abbiamo predisposto qualcosa, sarà tutta l’Inter a dover essere brava a dover limitare il City”.

“Insieme è la parola che ci ha portato qui”

“Abbiamo una grande opportunità. Sappiamo che sarà difficilissimo ma ci proveremo. Insieme è la parola che ci ha portato qui e insieme proveremo a fare un’impresa”, ha insistito Inzaghi, che ha poi lodato la squadra. “Ho la fortuna di allenare un gruppo di uomini veri, che non cambierei con nessuno. La rosa che ho a disposizione mi dà grandissime gioie, le abbiamo regalate ai nostri tifosi e alla nostra società. I ragazzi sono sereni, si stanno allenando nel migliore dei modi”.

Le condizioni di Mkhitaryan e Correa

Sulle condizioni di Mkhitaryan e Correa, Inzaghi ha ammesso un recupero pieno più vicino. “Domani avremo l’ultimo allenamento e vedremo”. Sull’armeno (che “non può essere al cento per cento”) ha poi spiegato: “Ieri ha fatto l’ultimo allenamento completo: ci sono buone sensazioni e poi dovrò decidere se usarlo dall’inizio o a gara in corso”.

Il tecnico ha assicurato di aver provato i rigori con la squadra tutto l’anno in caso di supplementari (“c’è massima attenzione”), e sulle scelte in campo per la finale ha rivelato che solo negli ultimi due mesi ha potuto farle: “Nei primi cinque non è stato così e penso che i risultati si siano visti”. Poi ha aggiunto: “Non abbiamo giocatori che hanno affrontato finali di Champions e neanche l’allenatore. Però tutti noi abbiamo fatto tante partite importanti: abbiamo campioni d’Europa e campioni del mondo. Abbiamo un mix di giocatori esperti e giovani, bisogna essere bravi a gestire i particolari, sono quelli che fanno la differenza e dovremo essere bravi domani a gestirli”.

Infine, una parola sul presidente Steven Zhang, che ha lodato il tecnico per la sua tranquillità definendolo un dono: “Mi fanno piacere le sue parole, che non sono mancate in privato anche nei momenti difficili. Le sue parole di conforto e le sue telefonate mi hanno sempre dato grandissima forza, che trasferivo allo staff”.

Darmian: “Siamo consapevoli di essere forti e di poterli mettere in difficoltà”

Prima che parlasse Inzaghi, hanno avuto modo di rispondere alle domande anche i tre alfieri dell’Inter schierati in conferenza stampa. Darmian, ex United e che quindi ha una certa esperienza con le squadre di Premier League, ha spiegato come la squadra porterà avanti le proprie idee di gioco rispetto a quelle inglesi. “E uniremo tanto cuore, tanto sacrificio, che saranno fattori determinanti in una partita come quella di domani”, ha proseguito. “Siamo ben affiatati tra di noi. Tatticamente ci saranno fasi in cui dovremo alzarci ed altre in cui sarà necessario abbassarci. Siamo consapevoli di essere una squadra forte, e che potremo metterli in difficoltà”.

Lautaro: “Chiedo ai compagni di giocare a petto in fuori e a testa alta”

Lautaro ha aggiunto: “Siamo in finale per merito, per il grande lavoro fatto col mister. Io ho imparato tanto, lo faccio ogni giorno, sento tanta responsabilità dopo cinque anni passati all’Inter. Io ed i miei compagni saremo pronti per questa sfida così importante”.

L’attaccante ha poi spiegato, in merito al confronto tra la finale mondiale e quella europea con il club, che “l’unica cosa che cambia è la maglia”, ma le sensazioni provate sono le medesime. Concorde sul fatto che questo sia l’anno migliore della sua vita, l’argentino ha poi assicurato di non avere i problemi alla caviglia che lo hanno tormentato in Qatar.

Nel 2o10 a trascinare l’Inter nella coronazione in Champions del Triplete c’era Milito, e per il connazionale seguire le sue orme oggi “è un orgoglio”. “Spero di poter fare una grande partita domani, di poter aiutare i miei compagni e fare in minima parte quello che ha fatto lui. Chiedo ai compagni di giocare a petto in fuori e testa alta”.

Calhanoglu: “Sono certo che i tifosi turchi mi sosterranno. Non sento la pressione”

Infine, Calhanoglu, che giocherà in casa assieme al connazionale e rivale del City (anche se quest’ultimo in Nazionale rappresenta la Germania, mentre l’interista la Turchia) Gundogan: “Sono felice ed orgoglioso di giocare questa finale nel mio Paese, sono certo che mi sosterrà e spero di poter alzare questa coppa in Turchia”, ha affermato il centrocampista. “Sappiamo che non sarà facile, il City è fortissimo, ma ci metteremo il cuore”.

Sul lavoro svolto per questa finale, il turco ha svelato: “Abbiamo analizzato, studiato i nostri rivali, è importante capire come giocano. Noi mostreremo la nostra forza, la nostra qualità: non dovremo avere timore, sono molto bravi in entrambi le fasi di gioco e dobbiamo comunque far vedere loro di che pasta siamo fatti. In Champions abbiamo giocato sempre bene”.

Infine, sulla pressione Calhanoglu ha assicurato di non sentirne affatto: “Ieri notte l’ultima cosa a cui ho pensato è stata sollevare questa coppa. La sogno da bambino e credo che sarà possibile domani”.

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