La vittoria contro il Sassuolo e lo splendido pareggio di Barcellona hanno restituito serenità e compattezza in casa Inter. I nerazzurri ora puntano a dare continuità in campionato, a cominciare dai prossimi impegni contro Salernitana e Fiorentina, da vincere a tutti i costi per tornare nelle prime posizioni in classifica.
Ma Simone Inzaghi potrebbe di nuovo scegliere di fare a meno di una pedina considerata ad inizio stagione fondamentale: Romelu Lukaku.
- Inter, cosa succede a Lukaku? Rientro ancora rimandato
- Lukaku: l'Inter sceglie la cautela
- Lukaku, test decisivo e obiettivo Champions
Inter, cosa succede a Lukaku? Rientro ancora rimandato
L’ultima partita dell’attaccante belga risale allo scorso 27 agosto contro la Lazio all’Olimpico: l’ex Chelsea si è poi fatto male in allenamento ai flessori della coscia destra. Le prime previsioni sui tempi di recupero parlavano di circa un mese di stop, e di un ritorno previsto durante la sosta delle nazionali.
Invece l’Inter sta prendendo ancora tempo, e il rientro del giocatore continua a slittare. Lukaku ha già saltato 10 partite tra campionato e coppe, e potrebbe dare forfait anche per la prossima contro la Salernitana, e quella successiva con la Fiorentina.
Lukaku: l’Inter sceglie la cautela
La sua assenza è costata molto in termini di punti e gol per la formazione di Inzaghi, che ha perso terreno in campionato ed ora è distante 8 punti dalla capolista Napoli. Ma il problema ai flessori si è rivelato più serio, e il fisico imponente del giocatore può essere soggetto a ricadute che l’Inter vuole assolutamente evitare, e così Lukaku stesso, che non vuole a mettere a repentaglio la sua partecipazione al Mondiale in Qatar.
Lukaku, test decisivo e obiettivo Champions
In questi giorni Lukaku si sottoporrà ad una serie di test: l’obiettivo numero uno è recuperare al 100% per la sfida di Champions League contro il Viktoria Plzen, in programma il 26 ottobre.
E’ probabile così che salterà la gara di San Siro contro la Salernitana, e sarà convocato e partirà dalla panchina invece nella sfida di Firenze. Il giocatore deciderà di concerto con l’allenatore, lo staff medico e il fisioterapista personale.
Il buon momento dell’attacco nerazzurro (che ritroverà contro la Salernitana l’acciaccato Correa) spinge Inzaghi verso questa soluzione e a non ricorrere a forzature che potrebbero rivelarsi fatali.