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Inter, giallo sulla telefonata vietata di Inzaghi nell’intervallo: cosa è successo

Il cambio di atteggiamento dei nerazzurri e le parole di Bastoni fanno intuire un contatto diretto tra la squadra e l'allenatore squalificato

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Alessio Raicaldo

Alessio Raicaldo

Sport Specialist

Un figlio che si chiama Diego e la tesi di laurea sugli stadi di proprietà in Italia. Il calcio quale filo conduttore irrinunciabile tra passione e professione. Per Virgilio Sport indaga, approfondisce e scandaglia l'universo mondo dello sport per antonomasia

Un piccolo giallo si accende su Roma-Inter. Dopo un primo tempo decisamente brutto, i nerazzurri nella ripresa hanno radicalmente cambiato marcia riuscendo a rimontare e portare a casa l’incontro. Secondo qualcuno, più malizioso, la differenza l’ha fatta con le sue dritte l’allenatore Simone Inzaghi che però, da squalificato, non poteva comunicare in alcuna maniera con la squadra come da regolamento. La conferma è arrivata direttamente da Bastoni che, ingenuamente, ha confessato l’avvenuto contatto.

Le norme federali e la confessione di Bastoni

Partiamo col raccontare cosa dicono in proposito le norme federali secondo le quali “in nessun modo” un tecnico squalificato può dirigere la squadra e prendere parte all’evento. Neppure con una telefonata. Ma Alessandro Bastoni fa capire in maniera piuttosto eloquente che invece questa benedetta chiamata c’è stata: “Ci siamo parlati, ci ha chiamati il mister in vivavoce e ci ha detto che dovevamo solo essere noi, quelli che eravamo fino a pochi giorni fa, siamo scesi in campo e lo abbiamo fatto vedere“.

La versione del vice Farris

Anche dalla sala stampa si sarebbero udite delle dichiarazioni di incitamento oltre che tattiche da parte di Inzaghi. A provare a spegnere l’incendio delle polemiche ci ha provato poi il vice dell’allenatore Massimiliano Farris: “La chiamata di Inzaghi? C’è stata una comunicazione tra il mister che era carico e il tramite che siamo stati noi dello staff”. Dichiarazioni che cancellano la questione del vivavoce e del contatto diretto con la squadra. Difficile capire dove sia la verità, sebbene l’effetto in campo sia stato miracoloso.

Il segreto che non è un segreto nel calcio

Allo stesso tempo, comunque, bisogna dire che queste cose sono di fatto sempre accadute nel mondo del calcio. La regola che c’è e che esiste non è praticamente mai stata rispettata. Tante volte abbiamo visto dalle tribune allenatori squalificati col telefono in mano, nel tentativo di dare indicazioni al proprio staff. L’aspetto del vivavoce – sottolineato da Bastoni – potrebbe suggerire qualche indagine in più che però non si sa dove porterebbe. Certamente, anche grazie alla tecnologia, le squalifiche degli allenatori assumono connotati decisamente minori. Con l’Inter che ha potuto prendersi i tre punti, probabilmente pure per merito delle indicazioni di Simone Inzaghi.

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