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Inter, i segreti di Sommer: il Federer della porta che ama Springsteen

Sommer, il portiere para rigori che ha stregato l'Inter: tra curiosità e aneddoti di vita emerge il ritratto di un campione

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Dario Santoro

Dario Santoro

Giornalista

Scrive, commenta, racconta lo sport in tutte le sfaccettature. Tocca l'apice quando ha modo di concentrarsi sule interviste ai grandi protagonisti

‘The King’ o ‘The Swiss Maestro’. Questi i due soprannomi, ormai dati per assodati, al campione svizzero tennista Roger Federer. Ma oggi, per forte somiglianza e competenze, c’è Yann Sommer: il portiere che fa impazzire la sua Svizzera e l’Inter, meno gli italiani per una sua parata decisiva su calcio di rigore di Jorginho alle Qualificazioni Mondiali 2021.

L’Inter punta tutto su Sommer per la porta, Onana in partenza

Non fu un caso, ma nemmeno una sorpresa eclatante, vedere Sommer riuscire a neutralizzare il tiratore più decisivo dell’Italia: in carriera ha parato 20 rigori con finte e tecniche particolari, una. Uno specialista, quindi, è dir poco. Contro il centrocampista azzurro usò la tecnica di fingere di buttarsi sulla desta per poi lanciarsi immediatamente di slancio dall’altra parte.

Con lo stesso slancio, Sommer è pronto adesso a volare in Italia all’Inter. All’età di 34 anni e grazie alle straordinarie prestazioni nella partita contro la Francia, durante il campionato europeo di calcio 2020, Yann Sommer, portiere della Nazionale svizzera, è diventato l’idolo del Paese e il profilo ideale per i nerazzurri che adesso possono lasciar partire Onana allo United per 60 milioni circa.

Sommer è umile come Federer

A paragonarlo a Federer per la prima volta è stato lo storico scrittore Dominique Dirlewanger, autore del libro «Les Suisses» che racconta ai suoi lettori il profilo dei vari campioni svizzeri, tra cui Sommer: “Simbolicamente, considerate le sue imprese, bisognerebbe in realtà dare il suo nome alle porte di accesso alle città di tutto il Paese. Il ruolo del portiere, solo e ultimo baluardo di difesa, è quello più potente sul piano emotivo; e questo non fa che accrescere il suo ascendente. Inoltre, Yann Sommer ha caratteristiche tipicamente svizzere, che favoriscono l’identificazione con lui: è efficace e al tempo stesso simpatico e modesto, come un certo Federer“.

L’identikit di Sommer: tra cucina, chitarra e calma imperturbabile

Stando alle parole chi lo conosce e frequenta bene, è difficile trovargli un difetto. Non ha mai avuto uno stile di vita appariscente, tipico di molti calciatori nell’epoca del mondo social, Sommer, ‘l’idolo delle signore’, con sua moglie Alina, giovane avvocata tedesca, e le due figlie Milla e Nayla, nata durante gli Europei, conduce uno stile di vita tranquillo e ordinato.

Nel tempo libero non ama fare feste, ma anzi cerca la calma tra la cucina e il suonare la chitarra. Ha anche preso lezioni di canto e il suo repertorio comprende di tutto, da Bruce Springsteen al reggae fino ai Rolling Stones. La sua canzone preferita, quella che ama suonare di più, è “My Hometown”, una ballata del 1984 tratta dall’album di maggior successo del Boss, “Born in the USA”.

Sommer è l’uomo spogliatoio che emana tranquillità

Chi lo frequenta lo descrive come una persona dalla calma imperturbabile e dalla sincera modestia. Anche Steve Von Bergen, l’ex compagno di nazionale racconta solo cose positive di Sommer. “Nonostante l’aspetto da playboy non si mette mai in mostra. Nello spogliatoio è un leader, ma sa mantenere sempre il sangue freddo e dice le cose chiaramente, senza perdere la pazienza. Emana una tranquillità contagiosa per la squadra».

È dello stesso parere Michel Pont, l’ex vice allenatore della Nazionale: «Yann è veramente una persona in gamba, un compagno di squadra modello, sa fare gruppo, è sempre di buon umore, ma è anche capace di farsi sentire quando serve. Ha un animo competitivo e un’enorme voglia di vincere”.

Sommer e la parata con il dito medio che fece impazzire tutti

Tra le tante parate in carriera ha destato scalpore un suo intervento su un tiro da fuori area di Kimmich: lo svizzero, pur vedendo il pallone solo all’ultimo, è riuscito a intervenire prima di stinco e poi a bloccare successivamente la palla sulla linea di porta con il dito medio.

ll biglietto da visita di Yann Sommer al ‘Gladbach contiene 4 campionati e una Coppa di Svizzera, 65 clean sheet in 170 partite. Nel 2019/20 Sommer para più di tutti: meglio di Gulácsi e Manuel Neuer. Con la Svizzera fece secondo posto nel 2011 all’Europeo U21, Poi l’esordio in Nazionale nel 2012, due Mondiali (2014 e 2018) e altrettanti Europei (2016 e 2021).

Nell’ultimo, proprio Sommer ipnotizzò Mbappé parando il rigore decisivo che portò la Svizzera ai quarti. Tra i rigori parati da Sommer ce ne furono due a Sergio Ramos nella stessa partita, in Nations League, nel novembre 2020. Due anche al Bayer, in Bundesliga. Ora l’Inter sfoglia la margherita tra lui e Trubin per il ruolo di erede di Onana anche se l’ultima idea porta a prenderli entrambi, salutando Handanovic.

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