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Inter, il padre di Nico Paz rompe il silenzio sul futuro del gioiello del Como

Il fantasista argentino valorizzato da Fabregas vive con papà, mamma e sorella ad Appiano Gentile: un segno del destino in chiave mercato?

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

Abitare ad Appiano Gentile è un indizio? Si sa che l’Inter da tempo ha messo gli occhi su Nico Paz con tanta voglia di rendere ancor più argentina la sua Inter, che ha un dna sudamericano da sempre (piace anche Castro, non a caso) e sicuramente il luogo della casa del fantasista fa riflettere anche se stando al padre è solo un caso (“Abbiamo visto diverse case in tutto il circondario, abbiamo trovato una bella soluzione lì. Ci vengono a trovare tanti amici dalla Spagna, abbiamo persino festeggiato il Natale qui, invece che tornare noi in Spagna”). A raccontare alla Provincia di Como il magico mondo di Nico è il padre Pablo, ex calciatore difensore (ha giocato per 3 anni in Nazionale), trasferitosi in Spagna nel 1996, quando è andato a giocare nel Real Valladolid. Tra le sue squadre anche il Tenerife, dove ha conosciuto quella che sarebbe diventata sua moglie, Carla, che avrebbe sposato e con ci avrebbe poi messo al mondo tre figli: Nico (20 anni), Martina (18) e Chloe (10).

Perché Paz ha scelto il Como

Nico è nato a Tenerife, è spagnolo in tutto e per tutto tranne che nel calcio. Dove ha subito scelto la Nazionale argentina. Ed a Como vive con tutta la famiglia, compresa la sorella piccola. Il padre lavora nel calcio, come procuratore, (anche del figlio), la madre lavora in smart working. Como è stata scelta tra tante: «C’erano almeno altre quattro alternative, tra cui la Fiorentina e lo Stoccarda. Ma il progetto del Como ci è piaciuto molto, e poi certo Fabregas ha avuto un peso importante perché ha parlato con noi, ci ha spiegato che Nico avrebbe avuto chance di giocare come piace a lui. Parlare con Cesc è stato importante».

Paz e l’ipotesi Inter

Andrà davvero all’Inter Nico Paz: «Io credo che se chiedete a Nico cosa vorrebbe fare, lui vorrebbe stare senza dubbio un altro anno qui, perché si trova benissimo, è felice, e con Fabregas è come essere a un master universitario. Gli piace tutto qui, la squadra, il gruppo, la gente. Anche io sarei d’accordo. Poi, certo, ci sono in ballo interessi superiori. Ma un altro anno qui sarebbe ok. La cena con Zanetti? Ma no, io e Xavjer siamo molto amici, eravamo compagni di camera in Nazionale, figuratevi. Un ritrovo tra amici, ogni tanto ci vediamo».

Paz a Como è amato e rispettato. Può andare in giro senza particolari pressioni: la gente gli chiede l’autografo ma non è invadente, è molto rispettosa. E lui ricambia l’affetto. La famiglia ha comprato un cane, un golden retriver e lo ha chiamato “Como” a testimonianza del cordone ombelicale che c’è con la città.

Il sogno realizzato

Il sogno di giocare col suo idolo Messi l’ha già esaudito («Calcolate che Nico in camera ha sempre avuto il poster in camera di Messi. Potete immaginare cosa abbia significato per lui giocarci assieme, servigli una assist e sentire parole di elogio da Lionel») resta ora la scelta per il futuro, che sia tra uno o due anni: Inter o Real Madrid (che potrebbe acquistare Nico Paz è il Real Madrid grazie alla clausola di recompra: otto milioni nel 2025, nove nel 2026 o dieci nel 2027)?

Inter, il padre di Nico Paz rompe il silenzio sul futuro del gioiello del Como Fonte: Ansa

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