“Ho temuto per la mia vita”. Queste le parole di uno delle centinaia di tifosi dell’Inter rimasto intrappolato ai controlli sicurezza dello stadio Do Dragao di Oporto, dopo che è stato negato l’accesso alle tribune ai sostenitori nerazzurri per il ritorno degli ottavi di finale di Champions League tra il Porto e l’Inter. Nelle testimonianze degli interisti anche l’a accusa alla polizia portoghese di aver tenuto un comportamento violento.
- Oporto, i tifosi dell’Inter bloccati al Do Dragao
- Oporto, tifosi dell’Inter ammassati allo stadio
- Oporto, le violenze della polizia sui tifosi dell’Inter
Oporto, i tifosi dell’Inter bloccati al Do Dragao
Il racconto a Tuttosport di Francesco Rosito, tifoso dell’Inter presente martedì sera a Oporto per seguire il ritorno degli ottavi di Champions League tra i nerazzurri e i padroni di casa del Porto, inizia al momento del suo arrivo nella città lusitana. Sceso dall’aereo scopre che il Porto ha deciso di bloccare l’ingresso al Do Dragao ai tifosi dell’Inter che avevano comprato un biglietto in un settore diverso da quello ospiti.
Dopo un pomeriggio trascorso nel dubbio, alle 17 arriva la notizia che è tutto risolto: il tifoso si reca allo stadio e si mette in fila alle 18:30. “Dieci minuti circa per i controlli di sicurezza ed eccomi alla porta 5 – racconta Rosito -. E lì la prima sorpresa. Il biglietto regolarmente acquistato, viene letto al tornello riportando un non precisato ‘errore’. Inizio a capire e a temere. Poi alla porta 19 l’amara conclusione, niente partita“.
Oporto, tifosi dell’Inter ammassati allo stadio
Il peggio, però, deve ancora arrivare. Già perché centinaia di tifosi dell’Inter sono nella stessa situazione, restano ammassati all’interno dello stadio Do Dragao senza poter arrivare alle tribune. “Ho temuto per la mia vita – continua Rosito -. Siamo stati messi in questo pericolosissimo imbuto, in questa fila dalle 18.45, dove non si avanzava di un centimetro. La zona non era assolutamente sicura, eravamo tutti ammassati. In questa strettoia la gente, anche non volendo, spingeva: davanti c’era la polizia, che è stata irremovibile nel non farci passare, ma per fortuna non ha caricato o altro.
Oporto, le violenze della polizia sui tifosi dell’Inter
Secondo altre testimonianze, invece, la polizia portoghese non s’è limitata a osservare. Al Corriere della Sera il tifoso dell’Inter Francesco Tosato ha raccontato le violenze delle forze dell’ordine sui supporter italiani. “Hanno colpito con i manganelli gli anziani, le donne e i bambini, non c’era bisogno – racconta il tifoso – . Eravamo tutti ammassati. Delle ragazze e dei bambini si sono messi anche a piangere. Sono rimasti fuori in tantissimi”.