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Porto-Inter, i tifosi nerazzurri scatenano la bufera: la Uefa interviene ma a posteriori

Pari a reti bianche tra Porto ed Inter, qualificata ai quarti di Champions, e sui social i tifosi nerazzurri si sono scatenati, però con le critiche. Ecco chi è stato bersagliato

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Elisabetta D'Onofrio

Elisabetta D'Onofrio

Giornalista e content creator

Giornalista professionista dal 2007, scrive per curiosità personale e necessità: soprattutto di calcio, di sport e dei suoi protagonisti, concedendosi innocenti evasioni nell'ambito della creazione di format. Un tempo ala destra, oggi si sente a suo agio nel ruolo di libero. Cura una classifica riservata dei migliori 5 calciatori di sempre.

Non conosce ancora una risposta quanto accaduto a Oporto, a seguito delle denunce pubbliche dei tifosi dell’Inter che si sono ritrovati all’esterno dello stadio senza poter accedere, pur avendo acquistato regolarmente il biglietto.

Porto-Inter si è consumata tra tentativi estenuanti di risolvere l’inghippo per proseguire il cammino in Champions da parte dei lusitani, che nonostante l’accanimento negli interminabili minuti di recupero non hanno saputo trovare la rete. I nerazzurri passano il turno, forti del risultato dell’andata, e volano ai quarti di Champions League dopo 12 anni.

I tifosi dell’Inter delusi dall’esclusione

I social sono il riflesso del malessere accusato dai tifosi che, dopo il colloquio con Javier Zanetti, speravano in qualcosa di meglio. Invece per molti di quanti avevano acquistato il biglietto sul sito del Porto e prima degli ultimi provvedimenti, nulla di fatto: accesso al Dragao negato e vitto e alloggi a loro spese. Oltre il danno, la beffa.

In sintesi, le autorità locali avevano valutato il match come ad alto rischio, ed il Porto aveva autorizzato l’accesso allo stadio praticamente solo ai supporters di casa, con quelli nerazzurri che si sono ritrovati con dei tagliandi inutilizzabili, a parte quelli spendibili i settori indicate dal club lusitano per i tifosi italiani.

“Per motivi di sicurezza, l’accesso all’impianto sportivo non sarà consentito ai tifosi della società ospite in possesso di biglietti non acquistati direttamente presso l’Inter FC”, recitava il comunicato del Porto. È dovuta intervenire la stessa Inter, pur non essendo una parte in causa diretta, per cercare un compromesso che sembrava alla fine raggiunto (circa 150 tifosi non sarebbero stati ammessi, ovvero quelli con biglietti per zone calde come la curva).

Il comunicato della UEFA

Nonostante l’attesa, la UEFA ha diramato un comunicato solo pochi minuti fa quando ormai si era consumata l’incresciosa vicenda che ha interessato i tifosi dell’Inter in trasferta in Portogallo.

“La UEFA è stata informata che un gran numero di tifosi ospiti ha acquistato i biglietti nei settori di casa dello stadio. I regolamenti UEFA stabiliscono che il 5% della capienza dello stadio deve essere fornito alla squadra ospite in un’area riservata per i propri tifosi. La responsabilità per la gestione sicura e protetta degli spettatori e la relativa politica di emissione dei biglietti sono determinate dall’organizzatore della partita e dalle autorità competenti. Le misure di mitigazione sono state discusse tra i due club. La UEFA sta attualmente esaminando la questione”, si legge.

“L’Inter ci rimborsi”

Sui social sono circolate, prima e dopo la gara vinta dall’Inter, le immagini di tifosi interisti assiepati alle porte dell’impianto, e si è scatenata la bufera.

“Scandalo e pericolo al Do Dragao: queste le condizioni di tantissimi tifosi dell’Inter, completamente ammassati, a cui è stato negato l’ingresso allo stadio”, “Marzo 2023, dopo i proclami di questo pomeriggio i 2500 tifosi sono stati convogliati tutti al settore ospiti: alcuni sono entrati, ma la maggior parte non entreranno mai, tra l’altro neanche tutti quelli che hanno i settore ospiti riescono ad entrare allo stadio, che schifo”, “A Oporto non sono in grado di organizzare nemmeno una partita a biglie . E la Uefa ?”, chiama in causa un tifoso. Ed ancora, un altro twitta: “3000 persone con biglietto regolarmente pagato lasciate fuori dallo stadio perché straniere. Che l’Inter si costituisca parte civile per rimborsarci la gara e i danni morali e materiali”.

Una vicenda che non si esaurisce così, almeno sui social e per i tifosi partiti alla volta del Portogallo.

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