Dopo il successo di misura dell’andata firmato nei minuti finali dalla zampata di Romelu Lukaku, l’Inter si prende la qualificazione ai quarti di Champions League ed elimina il Porto al termine di una gara sofferta, ma giocata con grande personalità. La retroguardia nerazzurra offre una prestazione praticamente perfetta. Dumfries si riscatta nel finale, Onana salva tutto con una parata da gigante. Porto protagonista di una prova positiva, ma eliminazione tutto sommato meritata. Simone Inzaghi si gode una serata perfetta e allontana con forza le critiche arrivate dopo il ko di La Spezia.
- Porto-Inter, gli highlights del match
- Porto-Inter, le pagelle dei nerazzurri
- Porto-Inter, le pagelle dei portoghesi
- La pagella dell'arbitro
- I prossimi impegni dei nerazzurri
Porto-Inter, gli highlights del match
Nella prima frazione, l’Inter concede per larghi tratti il pallino ai portoghesi e prova a colpire in contropiede. Le occasioni più nitide sono per i padroni di casa, che non riescono però a sfondare. Miracoloso Dimarco al tramonto del primo tempo sulla splendida giocata dei Dragões che libera Evanilson in area piccola. Per i nerazzurri, l’occasione più ghiotta capita sui piedi di Dzeko, ma sul passaggio troppo arretrato di Barella al termine di un importante contropiede, il bosniaco è costretto a calciare in porta da posizione troppo defilata facilitando il lavoro di Diogo Costa.
Nella ripresa, l’Inter tiene il Porto lontano dalla zona di pericolo. Dimarco prima e Lautaro poi, non riescono a impegnare Diogo Costa. Il finale è da brividi. Dumfries salva sulla conclusione ravvicinata di Marcano, poi ci pensa Onana, che disinnesca con l’aiuto del palo l’incornata di Taremi e, dopo dodici anni, riporta l’Inter ai quarti di finale di Champions League con grande soddisfazione di Inzaghi.
Porto-Inter, le pagelle dei nerazzurri
- Onana 7,5: Sicurezza nelle uscite e reattività quando c’è da rispondere alle conclusioni indirizzato nello specchio di porta
- Darmian 7: Prova importante. Attento in copertura e nelle uscite. Un erroraccio di Barella lo costringe a spendere il giallo che comunque non ne limita la libertà di intervento (79′ Skriniar sv)
- Acerbi 6,5: Dopo la prova da horror di La Spezia, torna a dirigere la difesa con autorità e sicurezza. Non sbaglia praticamente nulla
- Bastoni 7: Calamita ogni sfera che transita dalle sua parti e agli avanti del Porto non restano nemmeno le briciole. Esce per un problema fisico (73′ De Vrij sv)
- Dumfries 6: Gara da pesce fuor d’acqua, perde un’infinità di palloni sanguinosi, non si vede mai in proiezione offensiva. Poi, però, il suo salvataggio sulla linea di porta vale oro e lo riscatta
- Barella 5,5: Alterna buoni strappi a errori troppo pesanti per uno della sua classe, finendo per mettere puntualmente in difficoltà i compagni di squadra (79′ Brozovic sv)
- Calhanoglu 6,5: In un centrocampo irretito per larghi tratti dalla mediana portoghese, dà ordine, rincorre, recupera e imposta facendo sempre la scelta giusta. Imprescindibile
- Mkhitaryan 6: Parte bene, accusando un calo solo nella parte finale della prima frazione. Da un suo errore in uscita nasce l’occasione più grossa del Porto, Dimarco ci mette una pezza
- Dimarco 6,5: Salvataggio che vale un gol nel finale di primo tempo su Evanilson e un’infinità di cross. Rientro più che positivo (68′ D’Ambrosio sv)
- Dzeko 6,5: Solito importante lavoro per far salire la squadra, arrivando a dare man forte in fase difensiva. Svaria su tutto il fronte d’attacco ed è senza dubbio tra i più vivi e pericolosi (68′ Lukaku sv)
- Lautaro 5,5: Si accende a folate e lo fa quasi bene. I troppi errori e le marcature strette di Cardoso e Marcano lo costringono a una gara di sacrificio, che lo porta spesso a isolarsi e a doversi andare a inventarsi le occasioni da sé
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Porto-Inter, le pagelle dei portoghesi
- Diogo Costa 6: Poche sollecitazioni e praticamente mai irresistibili. Chiamato spesso dai suoi a giostrare con i piedi, rischia in una sola occasione
- Pepè 6: Nella sua zona di competenza c’è spazio e lui se lo prende tutto arrivando con buona gamba sul fondo. Di occasioni meritevoli di menzione, però, non se ne registrano. Nel finale si fa espellere
- Cardoso 6: Gettato nella mischia per il forfait dell’ultima ora di Pepe, disputa una gara senza sbavature che non fa rimpiangere l’ex Real Madrid
- Marcano 6: È il primo a chiudere e a impostare. Disinnesca puntualmente Lautaro evitando pericoli maggiori per i suoi, nel recupero si vede chiudere la porta dall’ottimo intervento sulla linea di Dumfries
- Sanusi 6: Dalla sua parte il Porto passa spesso e volentieri, specie nel primo tempo. Lui ci mette gamba e intraprendenza, ma non sempre si rende protagonista della scelta migliore (84′ Wendell sv)
- Eustaquio 6,5: Martello costante e onnipresente nella manovra dei portoghesi dai suoi piedi sembra poter sempre uscire la giocata giusta che, però, non arriva (68′ Franco sv)
- Uribe 6,5: Intraprendente e senza paura. Ci prova quando può e lo fa in maniera pericolosa, pur senza inquadrare lo specchio (84′ Namaso sv)
- Grujic 6,5: Parte un po’ con il freno a mano tirato, ma con il passare dei minuti prende per mano il centrocampo, rendendosi protagonista di una prova importante
- Galeno 6: Buone geometrie e idee che, però, non portano quasi mai ad azioni realmente pericolose
- Taremi 5,5: Si allarga spesso sulla destra per sfruttare lo spazio concesso in quella zona dall’undici di Inzaghi. Le intenzioni sono buone, ma finisce troppo spesso per disinnescarsi da solo. Nella ripresa sparisce dai radar, fino all’incornata che costringe Onana all’intervento da fuoriclasse per evitare i supplementari
- Evanilson 5,5: Sui suoi piedi arriva l’occasione più importante dell’intero match, si libera bene, poi chiude gli occhi e spara, ma Dimarco è un muro invalicabile (68′ Martinez sv)
La pagella dell’arbitro
Szymon Marciniak. L’esperto fischietto polacco dirige il match con la proverbiale autorevolezza. Quello che manca sono i fischi, per un metro di giudizio fin troppo permissivo che, alla fine, scontenta praticamente tutti. Voto: 5.
I prossimi impegni dei nerazzurri
Archiviati gli ottavi di finale di Champions League, l’Inter si appresta a vivere un mese che la vedrà affrontare in ben tre occasioni la Juventus di Massimiliano Allegri. Si comincia domenica sera, con i nerazzurri attesi dai bianconeri all’Allianz Stadium in campionato, prima del doppio scontro per le semifinali di Coppa Italia (andata a Torino il 4 aprile, ritorno il 26 aprile). Nel mezzo, le sfide di Serie A da non sbagliare con Fiorentina, Salernitana, Monza ed Empoli.