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Inter, le parole di Marotta alimentano i malumori: social impietosi

Intervenuto all'evento organizzato da Il Mattino, Marotta non ha mancato di far discutere i social con alcune dichiarazioni che non sono proprio piaciute ai tifosi

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Intervenuto all’evento organizzato per celebrare i 130 anni del quotidiano napoletano Il Mattino, l’amministratore delegato dell’Inter, Beppe Marotta, ha detto la sua in merito ai problemi che affliggono il calcio italiano e rivelato gli obiettivi dei nerazzurri per la prossima stagione. Parole che, sui social, non hanno mancato di scatenare i tifosi, rivelando un malcontento abbastanza generalizzato tra i supporter dei vicecampioni d’Italia e facendo infuriare quelli del Milan per un passaggio in particolare.

Marotta: “Lukaku-Hakimi hanno chiesto la cessione”

In merito alla situazione vissuta dal calcio italiano in questi ultimi anni, Marotta ha spiegato:

Negli anni duemila la Serie A era l’Eldorado del calcio. Un movimento in grado di attirare i grandi campioni, come Maradona, che venivano qui e finivano qui le loro carriere. Oggi le cose sono cambiate. Il nostro è diventato un campionato di transizione. Un esempio? Basta vedere l’anno scorso. All’Inter sono arrivati Lukaku e Hakimi che, poi, al termine della stagione, hanno chiesto di andare via.

Abbiamo perso posizioni improvvisamente. Non ci siamo fatti trovare pronti al cambiamento come, invece, hanno fatto gli inglesi, così oggi in tema di competitività e valorizzazione dei diritti media siamo in un rapporto di 1:4 in loro favore. Ci siamo trovati impreparati a mutare il nostro modello di business, basato sul mecenatismo. Poi, è venuta meno la lungimiranza di alcuni imprenditori. Inoltre, in Italia, abbiamo una dispersione di talenti, perché nessuno è in grado di identificarli.

Inter, Marotta e la sostenibilità nel calcio

Poi, sul tema sempre più centrale della sostenibilità nel calcio:

Come società di capitale dobbiamo fare riferimento a due ordinamenti. Da un lato c’è, ovviamente, quello sportivo, dall’altro, dovendo produrre un bilancio, c’è quello finanziario. In questo senso, la sostenibilità è fondamentale. Poi, è normale che, essendo il calcio uno sport popolare, chiedendo ai tifosi di scegliere tra lo scudetto rischiando il default e arrivare quinti con una visione virtuosa, la preferenza non possa che propendere per la prima opzione.

La sostenibilità, però, oggi è un obbligo per rispondere alle esigenze del sistema calcio con licenze UEFA e nazionali. Per questo, occorre contenere i costi. Anche perché, quelli del lavoro sfiorano il 60-70% del fatturato e una società manifatturiera sarebbe sull’orlo del fallimento. Dobbiamo ridurre i costi nella valorizzazione delle risorse e poi guardare alla competitività.

Inter, Marotta svela il primo obiettivo

Infine, alla domanda sul futuro prossimo dell’Inter, ancora prima che Marotta potesse rispondere, il presidente del Napoli, Aurelio de Laurentiis, presente sul palco accanto all’Ad nerazzurro e al parigrado della Salernitana, Danilo Iervolino, ha esclamato: “viene venduta!”, portando a una risata di Marotta, che spiega:

Il core business resta il gioco del calcio, io mi occupo principalmente di questo. La gestione dell’Inter prosegue con un progetto iniziato qualche anno fa e che deve proseguire ricercando al sostenibilità e tenendo a mente che abbiamo l’obiettivo di essere inseriti tra le prime quattro squadre del campionato, quelle che vanno in Champions League. Da lì arrivano i milioni che servono per la gestione.

E, incalza ancora De Laurentiis:

…pochi! – “Pochi, ma pur sempre buoni“, ribatte Marotta.

La rabbia dei tifosi dell’Inter

Tanti i passaggi del discorso dell’Ad che hanno infiammato il dibattito sui social, scatenando la rabbia e i timori dei tifosi dell’Inter. In primis, proprio la questione relativa all’obiettivo quarto posto dell’Inter: “Ahia! Altro che “puntiamo a migliorare i risultati dell’ultima stagione”. Un quarto posto sarà considerato sufficiente. Il mercato in uscita è aperto…” e ancora: “Tradotto: cessioni pesanti, parametri zero e attivo di 150 milioni da non reinvestire.. E così diventiamo la nuova Atalanta“, “A quello nn frega nulla di vincere. Vuole i soldi“. Qualche tifoso prova a spiegare: “Io ho capito che avete bisogno di attaccarvi a tutto per fare polemica ma dire “è fondamentale arrivare tra le prime 4” non equivale a dire “non puntiamo allo Scudetto”. L’uno non esclude l’altro“.

Non mancano, poi, i commenti al veleno sulle cessioni di Lukaku e Hakimi. “BEPPE, NO EH! Lukaku ha chiesto la cessione, non Hakimi“, sottolinea qualcuno e in tanti chiedono: “Come mai allora non è stata reinvestita la cifra incassata? Visto che le cessioni allora non era obbligatorie”, “prima servivano delle uscite ora loro hanno chiesto più falsi di una banconota da 2 €!! E cmq Lukaku ora vuole tornare e una sua volontà ma a differenza del Chelsea noi nn possiamo!! Quindi nessuno è obbligato a vendere“.

Marotta, la puntualizzazione dei milanisti

Molti, poi, i tifosi del Milan che, partendo dall’incapacità di identificare talenti, colgono l’occasione per fare presente il lavoro di Paolo Maldini in rossonero. “Leao Kalulu Tonali Theo Tomori Parla per te che hai preferito Vidal e Kolarov ai “talenti”…”, scrive qualcuno e un altro commenta: “Effettivamente nessuno ha preso Leao Kalulu Tonali Theo“, “Effettivamente Maldini e Massara non hanno appena vinto uno scudetto comprando gente pagata un decimo di quanto è costato Lukaku… (costato, l’hanno preso in leasing temporaneo)”.

Inter, le parole di Marotta alimentano i malumori: social impietosi Fonte: Getty

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