Per la Serie A 2021-2022 è stato un sabato da sliding doors nella lotta per lo scudetto. Solo tra qualche settimana sarà possibile “pesare” gli effetti della rimonta del Milan nel derby contro un’Inter che sembrava in controllo di un match più intenso che spettacolare, salvo ritrovarsi sotto in tre minuti e non avere più la forza di recuperare l’inerzia della partita.
Tuttavia, è un fatto che dopo il risultato uscito a San Siro, per le modalità di svolgimento dell’incontro e per i rispettivi momenti delle due squadre, si possa parlare di corsa allo scudetto completamente riaperta.
Inter, la flessione è nei numeri: Simone Inzaghi nel mirino
Se mai fosse stata chiusa, in realtà, perché paradossalmente era l’Inter, pur essendo avanti di quattro punti con una partita in meno rispetto ai cugini, ad avere solo un risultato a disposizione per chiudere o quasi i giochi: una vittoria sul Milan avrebbe infatti avuto il sapore della fuga per i campioni d’Italia, mentre la squadra di Pioli si sarebbe anche potuta accontentare di un pareggio per restare in corsa.
Invece il Milan ha continuato ad attaccare dopo aver trovato l’1-1, consapevole del momento di difficoltà vissuto dall’Inter nello specifico della partita, ma non solo. La sconfitta nella stracittadina ha infatti conclamato la flessione che sta vivendo la squadra di Simone Inzaghi, nei fatti già da prima di Natale: dopo la goleada di Salerno, infatti, l’Inter ha sì vinto tre partite su cinque in campionato, ma tutte in casa, sempre di misura e soffrendo contro Torino, Lazio e Venezia, con appena cinque gol realizzati e pareggiato senza gol in casa dell’Atalanta.
Il successo sui lagunari, maturato prima della sosta di fine gennaio non senza un pizzico di fortuna, aveva mascherato il momento difficile esploso invece nel derby, dove i nerazzurri hanno sprecato diverse occasioni peccando però nella gestione della partita.
Nel mirino è finito anche Simone Inzaghi per qualche sostituzione che non ha convinto i tifosi, in particolare quelle di Lautaro con Sanchez e di Perisic con Dimarco, fatto sta che adesso l’Inter si trova a gestire un solo punto di vantaggio con all’orizzonte la trasferta di Napoli, il match contro il Liverpool del 16 febbraio negli ottavi di Champions e altre gare impegnative in campionato contro il Sassuolo e un Genoa in crescita.
Milan pazzo di Giroud: il francese segna solo quando gioca dall’inizio
Il Milan non stava certo meglio dopo il ko contro lo Spezia e il grigio pareggio contro la Juventus, la squadra di Stefano Pioli non ha brillato neppure nel derby a livello di qualità di gioco, ma ha tratto giovamento dal ritorno di Bennacer a centrocampo, aspettando il miglior Kessié, ha ritrovato le giocate di Brahim Diaz e soprattutto un centravanti letale in area di rigore come si è dimostrato Olivier Giroud, che ha caratteristiche ben diverse rispetto a Ibrahimovic, ma che si è rivelato l’elemento giusto al momento giusto diventando peraltro il primo francese del Milan a realizzare una marcatura multipla in Serie A in un derby.
I rossoneri non vincevano un derby in rimonta dal 2004 e ci sono riusciti grazie al senso del gol di Giroud, autore finora di 7 reti in campionato, tutte in casa: aspettando di sbloccarsi lontano da San Siro il campione del mondo 2018 reclama più spazio non accontentandosi del ruolo di alternativa a Zlatan Ibrahimovic, seppur nel sistema di gioco di Pioli sia difficile immaginare a una coesistenza dei due giocatori.
Un dato però merita una riflessione, il fatto che Giroud abbia segnato solo nelle partite in cui ha giocato da titolare, con una media super di 7 reti in 8 incontri iniziati dal primo minuto: questa sì, una rilevazione statistica che “spaventa” Ibrahimovic e rischia di mettere Pioli di fronte ad un bivio.
Inter, sorriso Perisic: il croato non teme l’arrivo di Gosens
Tornando all’Inter Simone Inzaghi si aspetta ovviamente una risposta già da Napoli e si augura che la frustata nel derby sia l’occasione per una reazione, sebbene la squadra paia in leggera flessione anche sul piano atletico.
La consolazione per il tecnico nerazzurro è legata al rendimento di Ivan Perisic, coinvolto in 7 gol in 12 sfide contro il Milan e autore del 50° gol con l’Inter.
Il croato, la cui uscita è coincisa con il crollo della squadra, è ormai un fattore anche come esterno a tutta fascia e non teme l’imminente concorrenza del neo acquisto Robin Gosens. Nella lunga corsa allo scudetto ci sarà bisogno di tutti…