È un inizio d’anno complesso per l’Inter di Antonio Conte, non tanto per i risultati sul campo quanto per la situazione societaria che tiene banco e che di certo non contribuisce a creare l’ambiente sereno di cui avrebbero bisogno i nerazzurri che saranno in campo domani per la sfida di Coppa Italia contro la Juventus.
Continuano così a trapelare notizie e indiscrezioni sulla proprietà e sulle trattative del gruppo cinese Suning. BC Partners ha finalmente terminato l’analisi sulla situazione economica e finanziaria del club nerazzurro: secondo quanto riporta “Gazzetta Dello Sport” ci sarebbe ancora molta distanza tra l’offerta del gruppo anglosasone e la richiesta di Suning.
La stima fatta dalla proprietà nerazzurra parla di un valore di 750 milioni più i debiti, cifra molto lontana per il fondo visto che, e questo è uno dei nodi, il club non è quotato nemmeno in Borsa.
Il gruppo Suning, secondo diversi media, come Sky Sport, avrebbe anche stoppato la trattativa infastidito dalle notizie trapelate in queste settimane: BC Partners può ancora fare un’offerta ma da almeno 10 giorni non ci sarebbe più un dialogo tra le due parti.
Il problema è nato dopo che da Pechino sono stati bloccati gli investimenti all’estero, in determinati ambiti, delle società cinesi: la cosa ha messo in difficoltà e creato ingenti problemi alla famiglia Zhang che non può esportare capitali e non ha liquidità per saldare le spese: dagli stipendi dei giocatori a quelle con la UEFA.
Adesso continua così la ricerca di altri fondi (di cui si sta occupando Rothschild Italia). Nei prossimi giorni si capirà se ci sono margini per riaprire un dialogo con BC Partners o se questa ipotesi non sia davvero più realizzabile e allora si aprirà il dialogo con altri investitori.