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Inter Sommer, il "rito di passaggio" con gli ultras è un caso: per i tifosi del Milan è una rivincita

Il portiere svizzero dell’Inter, Yann Sommer, ha rivelato di aver avuto un colloquio con gli ultras subito dopo le visite mediche: il calcio italiano continua ad avere un rapporto strettissimo con il tifo organizzato

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Gerry Capasso

Gerry Capasso

Giornalista

Per lui gli sport americani non hanno segreti: basket, football, baseball e la capacità innata di trovare la notizia dove altri non vedono granché

Il tifo organizzato continua ad avere una grande presa sul calcio italiano. Nel corso del tempo sono state tantissime le inchieste che hanno portato alla luce i rapporti non sempre trasparenti tra le società e gli ultras, un fenomeno che non sembra essere svanito e che sembra ora tornare d’attualità dopo le parole pronunciate dal portiere dell’Inter, Yann Sommer, dal ritiro della nazionale svizzera.

Inter, Sommer: “Prima le visite poi l’incontro con gli ultras”

La dichiarazione è di quelle sorprendenti, rilasciata con grande tranquillità da Yann Sommer. L’estremo difensore dell’Inter ha parlato con la stampa in vista del match della sua Svizzera contro la Bielorussia, valido per le qualificazioni agli Europei ed ha parlato anche del suo arrivo in nerazzurro.

Quando un giocatore arriva all’Inter la prima cosa che fa è sottoporsi alle visite mediche. La seconda è quella di parlare con i leader degli ultras. Abbiamo parlato in italiano quindi avevo bisogno di un traduttore. Ma ho capito che il club è importante e ci viene chiesto di dare tutto per la squadra.

Sommer e l’Inter nel mirino della critica

Le parole del portiere svizzero dell’Inter non sono passate inosservate, la prassi di un giocatore appena arrivato di sottoporsi alle rituali visite mediche prima della firma di un contratto è cosa nota, meno nota e forse anche un po’ più preoccupanti invece la prassi di sottoporsi a una specie di colloqui conoscitivo con il tifo organizzato. Sui social tanti tifosi hanno ripreso la frase del giocatore svizzero facendo notare che si tratta di una “pratica” che rischia di essere molto pericolosa.

Milan: il colloquio dei giocatori con gli ultras

Alla fine della scorsa stagione a vivere un rapporto ravvicinato e decisamente criticato con i tifosi fu il Milan. La sconfitta sul campo dello Spezia rappresentò un momento decisamente negativo della stagione della squadra di Pioli che al Picco, alla fine della gara, andò per un paio di minuti a rapporto con gli ultras presenti nel settore ospiti rossonero. Una ramanzina come se ne sono viste di verse anche in passato, con giocatori e allenatore ad ascoltare le parole dei tifosi quasi senza possibilità di replica.

Inter: la curva vuota contro la Sampdoria

Di eventi che spiegano il peso del tifo organizzato all’interno del calcio italiano ce ne sono tanti ed è impossibile raccoglierli tutti. Rimanendo sempre in casa Inter, poco più di un anno fa, la Curva Nord di San Siro decise di svuotare il settore per manifestare il cordoglio per la morte di Vittorio Boiocchi, ucciso nel corso di una sparatoria. In quella occasione però tanti tifosi pesanti in curva hanno raccontato di essere stati anche loro costretti a lasciare il settore su “invito” del tifo organizzato che ancora riesce a controllare porzioni importanti del sistema calcio.

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