Il Pietrangeli fa più del tutto esaurito, il motivo è Stefano Napolitano. Il 29enne di Biella continua a stupire tutti e approfitta anche di un “buco” di tabellone per conquistare la qualificazione ai 16esimi di finale del torneo di Roma. Al prossimo turno sarà sfida con il cileno Jarry.
- Napolitano tutto cuore: che rimonta contro Juncheng
- Napolitano: “Il Pietrangeli è stato la mia motivazione”
- Vavassori-Bolelli: il doppio azzurro vince la prima
Napolitano tutto cuore: che rimonta contro Juncheng
Stefano Napolitano fa letteralmente impazzire il Pietrangeli, c’è un pubblico caldissimo sul campo più iconico del Foro Italico. Tutti per vedere il 29enne di Biella alle prese con il cinese Shang Juncheng. Il tennista azzurro, entrato nel main draw grazie a una wild card, approfitta di un “buco di tabellone” dovuto al forfait del francese Humbert e si ritrova ai 16esimi.
Il match contro il cinese è una vera e propria battaglia. Nel primo set l’italiano trova per primo il break, poi sembra smarrire completamente la strada con il cinese che riesce non solo a recuperare ma anche a passare in vantaggio. La reazione di Napolitano arriva ma al tiebreak a spuntarla è il cinese. Potrebbe essere il colpo di grazia per l’azzurro e invece la gara cambia completamente e diventa un dominio di Napolitano che vince il secondo set per 6-1 e al terzo approfittando anche di un piccolo problema fisico del suo avversario chiude con un nettissimo 6-0. Al prossimo turno sfida il cileno Jarry che stamattina ha eliminato Matteo Arnaldi.
Napolitano: “Il Pietrangeli è stato la mia motivazione”
Stefano Napolitano ha avuto una carriera complicata, considerato come una grande promessa, gli infortuni non gli hanno permesso di giocare con continuità e questo ha finito per influire sul suo percorso. Una situazione che però sembra essere cambiata nell’ultimo anno che lo ha portato ad avere il suo best ranking: “Dopo il primo set sapevo di non aver giocato il mio miglior tennis ma ero vicino. E quindi mi sono detto che potevo provarci. Meglio tardi che mai? E’ un discorso che non mi fa impazzire. Si pensa sempre di dover rispettare certe scadenze e certi percorsi. Credo che ognuno sia diverso, il mio percorso mi sta portando qua adesso a 29 anni. Io ho sempre avuto l’idea di non aver dato tutto. Quando torni a giocare i Futures o hai i soldi a disposizione o devi fare con quello che hai. Io adesso penso di non essere neanche vicino ad aver toccato il mio limite”.
L’emozione del Pietrangeli, la spinta per la vittoria è arrivata dal pubblico ma anche dalla storia di Napolitano come racconta il tennista biellese: “Per me quel campo ha un valore molto grande. Quando nel periodo del Covid stavo facendo la riabilitazione dopo l’operazione al gomito giocavo con i miei amici sul fatto di voler trovare l’orgoglio per tornare su questo campo. E’ un campo che dà tante emozioni ed essere tornato a vivere quelle emozioni non ha prezzo. Alla fine volevo assaporare tutto. Il Pietrangeli è stata un’immagine ben definita che ho avuto negli occhi quando era più facile smettere che continuare”.
Vavassori-Bolelli: il doppio azzurro vince la prima
Con l’uscita di scena di Jasmine Paolini, sono sempre meno gli azzurri in grado di provare ad avanzare nel torneo. A provare a tenere in alto i colori azzurri ci prova il doppio composto da Andrea Vavassori e Simone Bolelli. Doveva essere derby contro la coppia formata da Cobolli e Musetti, ma il ritiro per motivi fisici del carrarese ha cambiato il programma. I due azzurri sono scesi in campo contro lo statunitense Eubanks e l’australiano Peers. Match di grande solidità quello della coppia italiana che dopo aver conquistato il primo set al tiebreak, mette la freccia nel secondo chiudendo con il punteggio di 6-3.
