Il pianto disperato di Ionut Radu, schermato da Dumfries in un atto compassionevole e nellโindifferenza gelida di Handanovic, ha segnato lโepilogo di Bologna-Inter. Nella sua presenza in campionato piรน importante, questo ragazzo rumeno arrivato nelle giovanili dellโInter nel 2015 con una storia alle spalle giร allora, si รจ svestito della sua professionalitร per mostrarsi umano, vulnerabile.
Forse troppo, tanto da essere protetto da un compagno di squadra che ha tentato di allontanare lโattenzione di una telecamera che stava indugiando sul portiere, incapace di contenere quelle lacrime di frustrazione e solitudine.
- Radu: l'errore di Bologna-Inter
- Il gelo di Handanovic nei riguardi di Radu
- La morte della sorella Ema
- Il momento di rialzarsi per Radu
Radu: lโerrore di Bologna-Inter
Per quanti non avessero avuto modo di verificare lโaccaduto, Radu รจ stato al centro di un episodio di una partita ai limiti dellโassurdo: il pallone gli arriva sul piede debole e lui, pressato da Nicola Sansone, lo manca completamente, fornendo un assist improvvisato allโavversario che non manca la rete del vantaggio.
Insomma, lโInter per dirla alla Simone Inzaghi non รจ piรน padrona del suo destino, ovvero la possibilitร di centrare lโobiettivo al vertice della classifica anche per questo errore. E complicando cosรฌ a questo punto la corsa scudetto.
Il gelo di Handanovic nei riguardi di Radu
Le lacrime di Radu sono comprensibili, meno il comportamento tenuto da Handanovic nei confronti di un giovane portiere chiamato poco prima del match a sostituirlo per un infortunio e a ricoprire un ruolo che gli sarร pesato come un macigno.
Ora dovrร trovare una nuova motivazione, scansare la delusione e ripartire dalla sua storia, dal suo percorso segnato da questa grande opportunitร , che gli fu offerta da Pierluigi Casiraghi e che affonda le radici in quel 2015.
Radu oggi ha 24 anni. In questi anni รจ stato girato con una serie di prestiti ad altre squadre in giro per lโItalia: prima nellโAvellino, in Serie B, poi nel massimo campionato con il Genoa, in cui ha presto tolto il posto da titolare a Federico Marchetti, per occupare la porta dei liguri per due stagioni.
Lโarrivo di Mattia Perin, tornato dalla Juventus, gli ha tolto spazi, e anche la parentesi al Parma non gli ha dato soddisfazioni. Da un paio di stagioni, quindi, Ionut Radu รจ il secondo portiere dellโInter, riserva del capitano Samir Handanovic con il quale pare non esserci feeling.
La morte della sorella Ema
Una carriera di grandi soddisfazioni, le cui gioie vengono condivise con la famiglia. Ogni volta che entra in campo, con lui cโรจ sua sorella Ema. Non รจ unโimmagine figurata: Ema รจ sulla maglietta che indossa sotto alla divisa e lo protegge come il suo angelo.
La sorella di Radu, Ema, รจ morta ad appena 14 anni quando il calciatore ne aveva appena nove: nel 2019, dopo la vittoria della sua Romania contro lโInghilterra negli Europei Under 21, Radu si รจ commosso davanti alle telecamere e ha mostrato la maglia con una delle foto di sua sorella:
โTi devo tutto. Ti amo, Emaโ, si legge su quella T-shirt.
Ai microfoni di Gazeta Sport, sua madre aveva provato a spiegare quanto profondo fosse il loro legame:
โPreghiamo sempre per Ema e Ionut sente che lei รจ il suo angelo custode. Sotto la divisa da gioco lui indossa sempre una maglia nella quale รจ raffigurato il volto della sorella. In occasione di una partita con lโAcademia di Hagi mi trovavo dietro la sua porta quando venne fischiato un rigore contro di lui. Ionut si girรฒ verso di me e mi disse che Ema lo avrebbe aiutato dal cielo. Parรฒ il rigore e mi disse che con quel pallone tra le mani si sentiva un altro uomoโ.
Il momento di rialzarsi per Radu
In questo day after, Radu si lecca le ferite con il sostegno della sua fidanzata, lโinfluencer romena Doris Contulov che con lui condivide questa esprerienza allโInter e le difficoltร di questo ruolo di secondo che, stavolta, nonรจ riuscito a dimostrare lo slancio e la luciditร mostrata contro il Sassuolo.
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