L’Italia ha concluso il suo percorso nel Mondiale femminile. Le azzurre hanno salutato il torneo iridato dopo la beffarda sconfitta subita contro il Sudafrica. Un 3-2 che è valso il terzo posto nel gruppo G e l’annessa esclusione delle azzurre agli ottavi. Nulla a che vedere con la prestazione messa in campo nell’edizione del 2019, dove l’Italia uscì a testa alta ai quarti di finale. Intanto che le ragazze di Bertolini salutino la Nuova Zelanda e facciano rientro nella Penisola, è giunto il momento di fare bilanci.
- Il pagellone delle azzurre
- Italia fuori dal Mondiale: il futuro di Bertolini
- Mondiale femminile, il futuro delle altre squadre del gruppo G
Il pagellone delle azzurre
- BERTOLINI 4 (ALL.): non poteva scegliere modo peggiore di chiudere il suo capitolo sulla panchina delle azzurre. Si è partiti alla volta di questa avventura in maniera tutt’altro che ottimale, a partire dalle convocazioni, fino ad arrivare al termine del percorso in cui sono state evidenziate tutte le carenze fisiche e tattiche dell’Italia. E Bertolini non ha saputo trarre nemmeno un pizzico di positività.
- DURANTE 4.5: tra i pali è severamente vietato mostrare indecisione. E il portiere nerazzurro ne ha evidenziata tanta. In questo mondiale sono otto i gol subiti in tre gare, con i soli 90′ minuti contro l’Argentina in cui ha dimostrato tutta la sua stoffa. La responsabilità di questa grande delusione passa anche tra le sue mani.
- DI GUGLIELMO 5: la difesa sprizza malaccortezza da tutti i pori. Ha osato e forse anche troppo in determinate circostanze. La voglia di far bene, però, non è bastata: bisognava fare qualcosina in più.
- LINARI 5: fisico e personalità hanno fatto la differenza. É stata provvidenziale in molti recuperi, uscendo a testa altissima da questo Mondiale.
- ORSI 4: gioca solo una sfida del Mondiale, quella contro il Sudafrica, e il risultato è stato pressoché deludente. Un’ingenuità vale un pesantissimo autogol che demoralizza l’intera squadra.
- SALVAI 5: per il difensore della Juventus doveva trattarsi del Mondiale del riscatto dopo aver saltato l’Europeo e lo scorso torneo iridato. Lotta su ogni pallone, ma prevale anche tanta indecisione. Conclude l’esperienza con qualche acciacco.
- BOATTIN 5: al di là della caotica prestazione nella sfida contro il Sudafrica, il difensore della Juventus nelle altre due gare ha dimostrato tutta la sua generosità e resistenza. Ha dato il massimo.
- DRAGONI 6.5: soli 16 anni e una personalità da vendere. Nonostante la scarsa esperienza, forse è la migliore tra le sue compagne. Scioltezza e precisione, insieme a tante altre qualità, lasciano ben sperare per un ruolo da protagonista con la maglia della Nazionale.
- GIUGLIANO 5.5: il motorino di centrocampo è partito a 100 km/h ma si è scaricato di volta in volta. É anche abbastanza propositiva, ma si aggrega alla scarsa fiducia delle compagne che si sono auto trascinate nel baratro.
- CARUSO 6.5: l’anima di questo mondiale azzurro in materia di gol e prestazione. Nonostante qualche dubbio sulla condizione fisica, si è rivelata una tra le giocatrici top. Porta a casa un bottino di due reti.
- BECCARI 6: l’altra debuttante insieme a Dragoni. Anche lei ha dimostrato di possedere ottimo materiale per un futuro roseo con la maglia della Nazionale.
- BONANSEA 4.5: la sua vera presenza si nota solo contro l’Argentina. Contro Svezia e Sudafrica è un vero e proprio disastro. Spenta e soprattutto distratta.
- GIACINTI 6: si è ritagliata un posto da protagonista con la Roma. Con la Nazionale fatica un po’, ma l’esperienza dal punto di vista psicologico è stata evidenziata contro il Sudafrica credendoci fino all’ultimo minuto di gioco.
- BARTOLI 5: anche lei tra le senatrici che Bertolini ha lasciato in panchina. Quando chiamata in causa fa il suo.
- GIRELLI 6.5: contro la formazione Albiceleste non parte titolare. Bertolini fa una saggia scelta facendola subentrare: l’attaccante della Juve porta tutto il suo sprint in campo e trova il gol vittoria. Inoltre, contro le ragazze di Ellis serve un assist provvidenziale. Le sue lacrime dopo l’eliminazione dicono tanto.
- CANTORE 5.5: la dinamicità è di sicuro tra le sue caratteristiche. I suoi 23 anni e il suo buon gioco portano una ventata di freschezza laddove si son perse tutte le speranze.
- GREGGI 5: forse Bertolini avrebbe dovuto darle qualche chance in più. Non parte mai dal primo minuto, ma quando viene chiamata a sostituire è pronta dare il suo sano contributo. Tra le sue caratterstiche spicca la velocità.
Italia fuori dal Mondiale: il futuro di Bertolini
L’avventura di Milena Bertolini sulla panchina azzurra è arrivata al capolinea. La storia della ct, che ha avuto i suoi inizi nel 2017 subentrando a Cabrini, si è conclusa con una nota di dispiacere e amarezza. Nulla a che vedere con la prestazione di Francia 2019, dove le azzurre hanno superato prima la fase a gironi e dopo anche gli ottavi, venendo eliminate dall’Olanda ai quarti. Ora, Bertolini ha il contratto in scadenza e guarda al futuro, sempre più lontano dalla panchina azzurra. Dopo il ko contro il Sudafrica ha dichiarato: “Non ha importanza il mio futuro, ma quello del movimento”.
Mondiale femminile, il futuro delle altre squadre del gruppo G
L’Italia si è posizionata al terzo posto del gruppo G di questo Mondiale femminile con tre punti all’attivo. Oltre a Bonansea e compagne, anche l’Argentina ha salutato il torneo iridato, posizionandosi all’ultimo posto con solo un punto messo in cascina. Invece, ad aver passato il turno, c’è la capolista Svezia e il Sudafrica secondo. Ora, per quest’ultime, sarà il momento degli ottavi di finale. Le ragazze di Gerhardsson sfideranno gli USA, mentre la formazione di Ellis giocherà contro l’Olanda.