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Italia, la delusione del nuoto sincronizzato e Minisini va all’attacco della FIN: “Hanno distrutto un sogno”

L’ottavo posto dell’Italia nella prova a squadre di nuoto artistico scatena le critiche da parte di Giorgio Minisini che sui social si lascia andare a un duro sfogo

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Gerry Capasso

Gerry Capasso

Giornalista

Per lui gli sport americani non hanno segreti: basket, football, baseball e la capacità innata di trovare la notizia dove altri non vedono granché

Un modesto ottavo posto per l’Italia nella prova a squadre di nuoto artistico e tanta delusione per il movimento italiano. La squadra (Marta Iocoacci, Sofia Mastroianni, Enrica Piccoli, Lucrezia Ruggiero, Isotta Sportelli, Giulia Vernice, Francesca Zunino, Linda Cerruti e Susanna Pedotti) aveva senza dubbio ambizioni più importanti per l’appuntamento di Parigi ma nella prova di ieri non sono riuscite a brillare finendo molto dietro e solo davanti ad Australia ed Egitto con più di 50 punti di distacco dal podio.

L’attacco di Minisini alla Federazione

Dopo la prova che ha visto l’Italia molto distante dalla zona podio arriva anche il post social piuttosto infuocato di Giorgio Minisini che si lancia all’attacco della Federnuoto: “La gara di ieri mi ha distrutto. Abbiamo iniziato questo percorso con un sogno, e vedere come quel sogno è stato ridotto da chi doveva aiutarci a raggiungerlo è semplicemente terribile. In ogni caso le ragazze hanno fatto il miracolo anche stavolta. Mi dispiace che non sia bastato”.

Parigi, nessun uomo nel sincro

Si parla di pari opportunità, con le donne che spesso vengono discriminate sul luogo di lavoro come nello sport. Nel nuoto sincronizzato invece succede qualcosa di diverso e fa discutere che nella prova a squadre a Parigi non ci sia nessun ragazzo nei team che hanno preso parte alla prova a squadre, 80 posti disponibili e solo alle ragazze e Giorgio Minisini: “Potevano essere Olimpiadi storiche per il nuoto artistiche e invece sono come tutte le altre, la scelta di non portare alcun atleta maschio dimostra che non c’è stata la volontà di cambiare questa disciplina e renderla davvero mista. Occorre mettersi al lavoro dal 12 agosto del 2024 e non del 2026 ma non sono sicuro che questo modo voglia cambiare”.

Minisini: l’addio polemico

La mancata convocazione alle Olimpiadi di Parigi sono state motivo di polemica per Giorgio Minisini che proprio qualche giorno prima dell’inizio delle gare ha annunciato il ritiro dalle gare: “Le Olimpiadi erano il motivo per il quale ho continuato a lavorare duramente anche se il fuoco della passione si stava spegnendo. Quando quest’orizzonte si è spostato di altri quattro anni ho capito che dovevo metterci un punto”. Minisini è stato un pioniere nel nuoto artistico italiano con i titoli che ha conquistato nel corso della sua carriera ma soprattutto con la sua battaglia rivolta a una maggiore inclusività in questa disciplina che è sempre stata esclusivamente al femminile.

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