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Italia, Spalletti corre ai ripari: contro la Germania quanti cambi domenica a Dortmund

Tra Italia e Germania si decide tutto al Westfalenstadion: il ct pensa a diversi cambi, ecco chi rischia il posto. In difesa c'è Buongiorno

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Domenico Esposito

Domenico Esposito

Giornalista

Da vent’anni in campo e sul campo per vivere ogni evento in tutte le sue sfaccettature. Passione smisurata per il calcio e per la sfera di cuoio. Il pallone è una cosa serissima, guai a dirgli di no

Final Four e Mondiali: tutto in 90 minuti. La parole d’ordine in casa Italia è remuntada, dopo il ko di San Siro con la Germania. Spalletti corre ai ripari per il ritorno dei quarti in programma domenica a Dortmund: ecco quali cambi ha intenzione di apportare il ct nell’undici titolare.

Italia-Germania, che cosa non ha funzionato

L’Italia è durata un tempo, in cui – oltre al gol – ha mostrato il meglio del suo repertorio. Cambi campo, fraseggio, verticalizzazioni, idee: insomma, la filosofia di Spalletti applicata al campo. Nella seconda frazione, invece, sono emersi limiti e pecche della Nazionale. Come, ad esempio, le difficoltà a contrastare gli avversari sui colpi di testa e la solita rete presa su calcio piazzata, vera e propria spada di Damocle dell’Italia, di cui il ct – in modo anche piuttosto stizzito – non ha voluto parlare in tv.

Resta il rammarico per il ko dell’andata, anche se qualche scelta dell’ex allenatore di Napoli, Roma e Inter non ha convinto. Ad esempio, la decisione di schierare Bastoni al centro del terzetto difensivo: non a caso, su entrambi i gol della Germania il calciatore dell’Inter ha responsabilità. E, ancora, Rovella, che non ha saputo far girare la squadra in cabina di regia.

Spalletti cambia l’Italia per il match di ritorno

Tante anche le note positive: da Barella a Tonali, autori di prestazioni superlative. Ottimo anche il ritorno in Nazionale di Politano, sostituito senza troppa fortuna da Bellanova (“per mettere centimetri”, ha spiegato Lucio”) dopo un’ora di gioco. Spalletti correrà ai ripari nel secondo atto che andrà in scena domenica al Westfalenstadion, lo stadio dove nel 2006 Caressa, rivolgendosi a Bergomi, esclamò: “Andiamo a Berlino, Beppe”.

Dolci ricordi a parte, sicuramente cambierà il volto della difesa, anche per via dell’infortunio di Calafiori. Toccherà a Buongiorno, che, vista la stazza, avrebbe fatto decisamente comodo anche a San Siro. Dunque, si va verso un terzetto formato da Di Lorenzo, Buongiorno e Bastoni, che torna sul centrosinistra dov’è a suo agio.

Le altre scelte: ecco chi rischia il posto

Difficile pensare che il commissario tecnico possa rinunciare a Barella e Tonali, mentre a uscirà dalla formazione iniziare sarà Rovella: al suo posto Ricci, che ha sempre ben figurato da quando è entrato a far parte del giro della Nazionale.

Sulle corsie laterali Politano va verso la conferma, mentre Udogie dovrebbe lasciar spazio a Cambiaso. Le condizioni fisiche dell’esterno della Juventus sono costantemente monitorate: c’è fiducia. Rischia Raspadori, che ha deluso: Frattesi e Maldini scalpitano. In attacco conferma inevitabile per Kean.

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