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Sinner, le reazioni dalla politica e dallo sport. Pietrangeli polemico: "Diventerà un mito, ma si sono dimenticati di me"

Un sunto delle varie, e soprattutto tantissime, reazioni da parte del mondo dello sport e dalla politica sul trionfo di Jannik Sinner agli Australian Open. Ma Pietrangeli tocca un nervo scoperto

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Luca Santoro

Luca Santoro

Giornalista

Esperto di Motorsport ma, più in generale, appassionato di tutto ciò che sia Sport, anche senza il Motor. Dà il meglio di sé quando la strada fa largo alle due o alle quattro ruote

Jannik Sinner ha scritto la storia dello sport italiano riportando un nostro compatriota a vincere uno Slam maschile. Era il 1976 ed Adriano Panatta si portava a casa il trionfo ai Roland Garros: quasi cinquant’anni dopo – 48 per la precisione – il 22enne di San Candido conquista il successo agli Australian Open, con una rimonta di notevole tempra sull’ex numero 1 al mondo Daniil Medvedev.

Il trionfo di Sinner agli Australian Open: i complimenti di Meloni e Malagò

E l’Italia è in brodo di giuggiole per questo giovane tennista che, in maniera sobria e lucida, è cresciuto anno dopo anno schivando incomprensibili polemiche e lavorando duramente sino ad un climax che tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024 lo ha visto giungere all’ultimo passo delle ATP Finals, trascinare la Nazionale al trionfo in Coppa Davis per poi vincere il suo primo Slam in carriera nell’emisfero australe.

“Sbalorditivo”, ha titolato in home page L’Equipe, ed ovviamente si sprecano anche da noi aggettivi e lodi nei confronti di Sinner, com’è giusto che sia. A cominciare dalle alte sfere dello Stato, con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni che su Facebook ha così scritto: “Jannik Sinner scrive oggi una nuova pagina di storia che ci rende orgogliosi. Per la prima volta, l’Italia conquista lo slam australiano. Un’impresa memorabile degna di un vero campione”.

Giovanni Malagò, che guida il CONI, ha affermato su X: “Da oggi, più che mai, nel Pantheon dei Miti intramontabili del tennis azzurro e mondiale. Uno stratosferico Sinner è il re dell’Australian Open dopo una maratona di speranza, sofferenza ed emozione, trasformata in gioia incontenibile. Un italiano torna a vincere uno Slam quasi 48 anni…”.

Le reazioni dal mondo della politica

Tra gli altri commenti dal mondo della politica, quello del vicepremier Antonio Tajani (“Immenso Sinner!!! L’Italia si stringe attorno al suo campione. Il primo a vincere l’Australian Open. 48 anni dopo Panatta un tennista italiano vince un torneo del grande slam. Una giornata memorabile per il nostro sport. Sei un grande, Jannik!”), del presidente della Camera Lorenzo Fontana (“Con una rimonta strepitosa, Jannik Sinner ha scritto una pagina leggendaria della storia del tennis italiano. Solo i grandi campioni non si perdono mai d’animo lottando fino alla fine. Congratulazioni!”) e anche dall’opposizione.

Elly Schlein su X ha scritto: “Storia. Epico Jannik Sinner!”. E Matteo Renzi ha aggiunto, sempre sul fu Twitter: “Emozione purissima! Oggi questo ragazzo ha scritto la storia del tennis italiano. E il bello di questo sport è che anche quando tutti pensano che sia finita, no, a tennis non è mai finita. Quindici su quindici, crederci sempre, non mollare mai. Il primo Slam per lui, il primo di una lunga serie. Grazie Jannik Sinner, viva lo sport, viva l’Italia”.

I commenti dal mondo del tennis, da Berrettini a Djokovic

Ma veniamo ora al mondo del tennis, non solo italiano, che ha celebrato ugualmente Sinner. Come il compagno di Nazionale Matteo Berrettini, l’ultimo prima dell’altoatesimo ad arrivare ad una finale di uno Slam, allora Wimbledon, che ha scritto: “Campione dentro e fuori, bravo Jan!”. Lodi anche da Andreas Seppi (“Che bello, che emozioni, goditi questo momento!”).

Anche Carlos Alcaraz si è complimentato: “Goditi il momento, te lo sei meritato amico mio”. E a proposito di tennisti spagnoli al vertice, Rafa Nadal in una storia sul proprio Instagram si è espresso – in italiano – così: “Wow, congratulazioni Jan! Torneo spettacolare. Una grande vittoria per te e per la tua famiglia”.

Djokovic, che sconfisse Sinner ai recenti ATP Finals per poi cedere contro l’altoatesimo nella semifinale degli Australian Open, si è così rivolto al rivale: “Bravo Jannik, meritato. Congratulazioni alla tua famiglia e al tuo team”.

Pietrangeli celebra Sinner ma lancia una stoccata polemica

Al portale Notizie.com Nicola Pietrangeli non si è solo complimentato con Sinner, ma si è anche soffermato in maniera approfondita su diversi aspetti. Anzitutto, le lodi (con una punta polemica):

“Sono felice come un bambino, davvero, pensare che un ragazzo italiano abbia finalmente vinto una prova del Grande Slam oltre a me e Panatta era una cosa che sognavo e desideravo da tanto tempo e chi pensa che non sia vero, è un meschino e buono a nulla. Sono felice anche perché lui, Jannik, è qualcosa di unico, di eccezionale. È sulla strada per diventare un mito come me, anzi più grande e glielo auguro, anche se spesso io vengo dimenticato…“.

Il motivo di questa allusione velenosa, ha spiegato il due volte vincitore del Roland Garros, non riguarda Sinner (“Come potrei avercela con un ragazzo d’oro come lui?”) e quel giorno alla premiazione alla Coppa Davis, bensì il fatto che allora il telecronista abbia ricordato Panatta quando si è riferito agli italiani vittoriosi negli Slam.

“E io che ne ho vinti due?”, si è amareggiato Pietrangeli. “Ci sono rimasto un po’ male, per questo dico che spesso si dimenticano di me. Non lo so perché mi hanno messo in bocca delle cose su di lui, ma posso parlare male di un ragazzo di 22 anni. Io spero che Jannik mi superi, anche perché sarebbe una cosa meravigliosa per lui e per il nostro sport e per il mondo del tennis”.

“Sinner ora deve stare attento con i rivali. Mai pensato di sminuirlo”

E ancora: “Jannik ora diventa l’uomo da battere, adesso batterlo è l’obiettivo di tutti: sulla sua maglietta c’è scritto ‘Wanted‘, i tennisti sono come i pistoleri nel vecchio west. Deve stare solo più attento, anche se lui ha il sangue freddo, ma è la sua forza, dal primo game all’ultimo dell’ultimo set lui è lo stesso. C’è solo da dirgli bravo, tutti ora diranno l’avevo detto, ma sono cavolate. Adesso ha conquistato la C con la maiuscola, quella del campione“.

Infine, tornando sulle polemiche con Sinner: “Non volevo attaccare il ragazzo, ma si figuri, quando ho detto che per Sinner ci vogliono due vite per battere i miei record, intendevo che era ed è imbattibile quel record per le giocate e vinte della Coppa Davis, ben 164, ma solo perché hanno cambiato il regolamento e adesso non si può più battere. Tutto qua, non era certo per sminuire il campione, ma si figuri, io sono solo contento e lo sarò di più quando mi supererà. E succederà. Ora me lo godo, come tutti gli italiani e gli dico: bravo campione, battili tutti e diventerà una star“.

Fognini: “Cosa significa questa vittoria per il nostro movimento”

A Sky TG24 Fabio Fognini ha analizzato il match Sinner-Medvedev: “Ho visto tutta la gara, Medvedev ha iniziato a livello strepitoso e Jannik non sapeva come prenderlo, la chiave nel terzo set quando è riuscito a far punti più sciolto ed è andato meglio nel servizio, arrivati al quinto era favorito lui anche se non si può mai dire. C’è da dire che anche il russo ha iniziato a sbagliare cose che inizialmente non sbagliava”.

Poi ha concluso la propria disamina: “Cosa vuol dire questa vittoria per il nostro movimento? Sono contento, ho sempre detto più siamo e meglio stiamo, Jannik sta facendo appassionare a tutti, si paragona ai Tomba e ai Valentino Rossi. Vedere i suoi progressi è bello, ci farà rimanere incollati alla tv per decenni”.

Anche il Milan si congratula

Pioggia di complimenti dal resto del mondo dello sport, da Antonio Giovinazzi (“Fenomeno!”) al Milan, squadra tifata dal fresco campione (“Bravo, siamo orgogliosi di te”). E poi, Pecco Bagnaia (“Spettacolo”), Alex Ranghieri (“Nella storia!”) e tanti altri ancora.

E dal mondo dello spettacolo Enrico Ruggeri su X cita una frase di Sinner: “‘Mi rammarico quando alla fine di una giornata mi rendo conto di non aver sorriso abbastanza’. I bravi tennisti sono migliaia: la differenza con i fuoriclasse è nell’approccio, nel lavoro, nella mentalità. E in frasi come questa”.

Rivivi l’impresa di Sinner nella finale degli Australian Open

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