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Caso Rubiales, il fratello di Jenni Hermoso testimone in tribunale: pressioni e minacce sulla giocatrice

In Spagna continua a tenere banco il caso Hermoso: si attendono le testimonianze delle compagne di squadra Putellas, Paredes e Rodriguez, attese dinanzi al PM il prosismo 2 ottobre

Pubblicato:

Ylenia Cucciniello

Ylenia Cucciniello

Football Specialist

Giovanissima e appassionatissima di tutto lo sport: scrive di calcio giocato ma non rinuncia allo sguardo sull'extra campo, dove spesso si trovano risposte che il rettangolo verde non riesce a restituire

Continua a tener banco il caso Rubiales. Nei giorni scorsi ha preso piede l’udienza preliminare per l’ex presidente della federazione spagnola accusato di presunti reati di violenza sessuale e coercizione nei confronti di Jenni Hermoso, in seguito al bacio rubato alla premiazione dei Mondiali femminili a Sydney. Ora che si è entrati nel vivo del processo giuridico, il Tribunale Nazionale ha chiamato a testimoniare anche il fratello della giocatrice spagnola, accompagnato da un loro amico.

La testimonianza del fratello

Nella giornata di ieri, lunedì 25 settembre, il fratello della calciatrice Jenni Hermoso, Rafael, insieme a un amico della calciatrice, sono stati chiamati a testimoniare davanti al PM Francisco de Jorge. Entrambi hanno sostenuto quanto dichiarato dalla giocatrice, secondo cui il bacio di Luis Rubiales, avvenuto durante la premiazione dei Mondiali femminili, sia stato dato senza alcun consenso. Inoltre, Rafael, ha confermato che la centrocampista del Pachuca ha ricevuto pressioni in seguito allo spiacevole episodio avvenuto lo scorso 20 agosto.

Le dichiarazioni di Rubiales e l’ordine restrittivo

Lo scorso 15 settembre, Luis Rubiales, durante l’interrogatorio del PM, avrebbe continuato a sostenere la sua tesi, negando le accuse nei suoi confronti e sottolineando la consensualità del bacio da parte della giocatrice Jenni Hermoso. In seguito, la Procura, ha emesso un ordine restrittivo per l’ex presidente della federazione spagnola, con 200 metri di distanza minima e il divieto assoluto di contattare la calciatrice. Ora, inizia il conto alla rovescia per le testimonianze delle compagne di squadra Alexia Putellas, Irene Paredes e Misa Rodriguez, attese davanti al PM il prossimo 2 ottobre.

Hermoso non convocata in Nazionale

La dura questione ha avuto sostanziali ripercussioni soprattutto nella Nazionale spagnola femminile. Non solo le dimissioni di Luis Rubiales, ma anche il licenziamento dell’ormai ex ct Jorge Vilda. Al suo posto, è stata chiamata Montse Tomè che, in vista degli impegni nella UEFA Women’s Nations League, ha diramato la lista delle convocate.

Tra queste, però, non figura il nome della giocatrice Jenni Hermoso. La stessa ct, in seguito, ha spiegato il motivo della sua assenza in conferenza stampa: “Abbiamo creduto che il migliore modo per proteggerla fosse non convocarla”. Una decisione che, però, non è stata per nulla gradita dalla calciatrice spagnola che ha replicato con una nota sui social: “Esempio lampante di strategia di divisione e manipolazione per intimidirci e minacciarci”.

Di fatto, non vige per nulla un clima sereno all’interno della Nazionale spagnola femminile. In seguito all’episodio di cui è stata vittima Jenni Hermoso, tutto il roster si è dichiarato in sciopero in segno di protesta riguardo la gestione sportiva.

Caso Rubiales, il fratello di Jenni Hermoso testimone in tribunale: pressioni e minacce sulla giocatrice Fonte: Ansa

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