Il tecnico della Juventus Massimiliano Allegri ha parlato in conferenza stampa per presentare la trasferta dei bianconeri contro il Venezia in programma domani alle ore 18. La Juventus ha vinto, mantenendo la porta inviolata, le ultime due trasferte di Serie A e non arriva a tre clean sheet di fila fuori casa da dicembre 2018, con Massimiliano Allegri in panchina. Dopo aver ottenuto il primo posto nel girone di Champions League con la vittoria sul Malmo e il contemporaneo pareggio del Chelsea in Russia, la banda di Allegri deve riprendere la propria marcia in Serie A che la vede vincente in quattro degli ultimi cinque incontri.
Venezia-Juventus, Max Allegri annuncia assenze
Come tutte le squadre dopo un periodo molto intenso a livello di partite, anche la Juventus fa la conta delle assenze. Tuttavia a questo giro di giostra la situazione non è così tragica come quella di altre squadre. Chi non ci sarà sicuramente sono però Ramsey e McKennie:
“De Sciglio sta bene, McKennie non ancora e si aggrega settimana prossima. Ramsey è ancora fuori, poi gli altri, a parte”.
Chi invece non è infortunato ma non sarà a disposizione è il brasiliano Arthur, arrivato tardi all’allenamento odierno:
“È semplice, è arrivato in ritardo. Farlo il giorno prima della partita non credo sia giusto: non sarà convocato, ma da martedì tornerà a essere con la squadra. Sono cose che capitano”.
Venezia-Juventus, per Allegri partita complicata anche per il campo
Allegri dopo aver presentato brevemente la situazione indisponibili passa a parlare nello specifico della gara contro il Venezia di Paolo Zanetti:
“Il prossimo step è la partita di domani, che credo sia complicata. Se non erro, il Venezia in casa ha segnato molto: solo con l’Inter, credo, non ha fatto gol. Comunque gioca ed è spensierata, poi viene da una brutta sconfitta col Verona. Avevano dominato il primo tempo, domani giocano con la Juventus e cercheranno di fare un’impresa storica. Noi dobbiamo metterci al pari loro, a livello di mentalità e corsa […] Difficoltà con squadre che si chiudono? Non è una questione di guarigione, né di spazi, né di Champions. Siamo nettamente al di sotto della media a livello di percentuale realizzativa: dobbiamo essere più lucidi e cattivi sotto porta, al momento la percentuale di realizzazione è troppo bassa per essere alla Juve. Per un gol servono cinque occasioni. È poco. Domani, l’ho detto già dopo la Champions, è una partita a rischio, grosso, se la interpretiamo in un modo. Credo che i ragazzi abbiano capito l’importanza della partita, anche per il momento”.
Un discorso a parte è quello legato al campo di gioco, uno dei più piccoli di tutta la Serie A e sul quale quasi nessuno dell’attuale rosa bianconera ha mai giocato se si esclude capitan Giorgio Chiellini:
“È un campo che nessuno conosce in questa squadra, solo io e Chiellini ci abbiamo giocato. È tutto strano, arrivi in traghetto, il campo è stretto. Se non vai lì e fai una partita provinciale diciamo e quindi ti metti al pari degli altri rischi di farti male. Ci sono quei campi stretti, senza spazi, così le partite diventano veloci. Basta vedere i risultati e i gol fatti dal Venezia. E poi è una squadra che gioca bene: faccio i complimenti a Zanetti, crea molto. Serve una partita importante”.
Poi anche un breve discorso sulla Champions, con la Juve che, ricordiamo, è l’unica italiana a essersi qualificata come prima. Questo potrebbe rappresentare un boost di concentrazione ed entusiasmo in vista del Venezia:
“In tanti dicono tante cose, poi pochi le indovinano e tante le sbagliano. Il calcio è bello perché è opinabile. Mi dispiace che sia l’Atalanta che il Milan siano andate fuori, sarebbe stato bello che le quattro italiane avessero passato il turno. Il Milan aveva un girone difficile, l’Atalanta ha perso all’ultima. Il primo posto è una soddisfazione, ma ora non possiamo pensare alla Champions. Dobbiamo pensare al campionato, dove siamo in netto ritardo. Dobbiamo pensare partita dopo partita”.
Venezia-Juventus, Allegri e la situazione dei singoli: “Dybala gioca, Pellegrini è cresciuto tanto”
Messa subito in chiaro la situazione relativa a Paulo Dybala: “Sta bene, è a disposizione e pronto per giocare”, Allegri esalta la crescita di un giovane come Luca Pellegrini, che sta facendo bene a sinistra come sostituto di Alex Sandro e giocatore che ha voluto tanto rimanere alla Juventus invece di tornare in prestito come fatto lo scorso anno:
“È cresciuto molto, credo che abbia molti meriti perché ha voluto rimanere alla Juventus. È cresciuto molto, sta crescendo e credo che possa migliorare ancora. È una valida alternativa per Alex Sandro”.
Una parola viene dedicata anche a Kaio Jorge, che fino a questo momento ha visto il campo col contagocce. Non sarebbe meglio mandarlo in prestito? L’opinione di Allegri è perentoria:
“In questo momento qui non abbiamo preso in considerazione questa ipotesi. Kaio Jorge è arrivato da tre mesi e mezzo, un po’ è stato fermo ma ora sta meglio. Avrà il suo spazio e giocherà”.
Infine, un commento di natura tattica che dipende dagli uomini a disposizione: rivedremo il 4-2-3-1?
“Se giocherà De Sciglio è normale che Cuadrado sarà spostato più avanti e quindi Bernardeschi rimarrà a sinistra, dove paradossalmente fa meglio che a destra perché ha più libertà di movimento”.
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