Da capro espiatorio a eroe nello spazio di poche settimane. Com’è cambiato l’orizzonte attorno a Federico Gatti. Gli insulti e gli sberleffi che avevano fatto seguito al clamoroso pasticcio nella sfida degli errori e degli orrori contro il Sassuolo sono ormai un lontano ricordo. Il difensore della Juventus ha convinto tutti, non solo e non tanti per le prestazioni a livello difensivo, ma anche e soprattutto per i suoi gol pesanti.
- Gatti difensore e goleador: a segno contro Monza e Napoli
- La gavetta del difensore della Juve: intervistato dal TG1
- La confessione di Gatti: "Prima della Serie A ho fatto il muratore"
Gatti difensore e goleador: a segno contro Monza e Napoli
Due le marcature valse sei punti solo nell’ultima settimana per Gatti. Prima il gol in pieno recupero a Monza, subito dopo la rete che aveva regalato il momentaneo pareggio ai brianzoli di Palladino. Poi la zuccata valsa l’1-0 sul Napoli, nel big match dello Stadium. Per l’ex difensore del Frosinone, insomma, è un momento magico. Che fa seguito alla convocazione in Nazionale da parte del Ct Spalletti, alle parole di stima di Allegri nei suoi confronti e al Premio Fair Play consegnatogli da Tuttosport, che pure ha scatenato qualche polemica.
La gavetta del difensore della Juve: intervistato dal TG1
È talmente un bel momento per Gatti che di lui si è interessato persino il TG1, che ha mandato una troupe a intervistarlo per l’edizione del sabato sera. Roba da grandi, anche se Gatti non incarna propriamente il prototipo di star del calcio. Lui, infatti, ha fatto tanta gavetta. Nella vita, ancor prima che nel pallone. E lo ha confidato nel corso dell’intervista, quando ha passato in rassegna tutti i “mestieri” praticati prima di affermarsi nel calcio.
La confessione di Gatti: “Prima della Serie A ho fatto il muratore”
Così Gatti al TG1: “Gli obiettivi per il 2024? Conquistare la Nazionale per la prossima estate, giocare gli Europei. E poi senz’altro vincere qualcosa con la Juventus”. Quindi sul suo passato: “Ho lavorato al mercato, caricavo cassette di frutta e verdura. Ho fatto anche il serramentista e il muratore, ho lavorato persino sui tetti. Contro il Napoli mia madre e mio padre erano di fianco alla mia ragazza ed erano felicissimi: l’emozione era quasi più grande per loro che per me”. E anche per i tifosi della Juve ora Gatti è un idolo. Con lui si può sognare lo Scudetto.