Si fa spesso fatica a distinguere il linguaggio dalla politica da quello del calcio. E negli ultimi giorni i messaggi sembrano essere indirizzati in modo particolare alla Juventus vittima del secondo attacco, gratuito, da parte di un esponente politico. Stavolta a lanciare l’accusa verso il club bianconero è Enrico Borghi, senatore in forza ad Italia Viva.
- Borghi: “La Juve ruba da 50 anni”
- L’attacco di La Russa e Draghi
- Il sentimento antijuventino: l’allarme dei tifosi bianconeri
Borghi: “La Juve ruba da 50 anni”
La politica italiana ha tanto di che occuparsi ma quando si parla di calcio sembra esserci sempre tempo e non per risolvere il problema stadi in vista degli Europei. L’attacco alla Juve sembra essere diventato di moda e ora si lancia anche il senatore Enrico Borghi di Italia Viva.
La Juve ruba da 50 anni, penso che potremmo istituire una commissione d’inchiesta. D’accordo con La Russa? Sulla fede calcistica sono d’accordo con tutti quelli che sono antijuventini.
L’attacco di La Russa e Draghi
Qualche giorno fa era stato il turno del presidente del Senato, Ignazio La Russa, lanciarsi in duro attacco contro la società bianconera sostenendo: “Volevo fare il ministro dello Sport per schiacciare la Juve”. Salvo poi aggiustare il tiro a distanza di qualche tempo sostenendo che si trattasse solo di uno scherzo.
Ma dopo la prima uscita infelice, il presidente del Senato (grande tifoso dell’Inter, ndr), è tornato alla carica anche dopo la vittoria bianconera contro il Monza: “La Juve ha vinto con un gol un po’ rubacchiato”.
Monza-Juve: la moviola del match
Anche l’ex premier Mario Draghi, nell’affermare la sua fede per la Roma, ha lanciato il suo attacco alla Juventus: “Il mio con la squadra della Roma è il rapporto di un tifoso che non va allo stadio da 30-40 anni. Da giovane andavo, vinceva sempre una certa squadra di Torino che non voglio neanche…”
Il sentimento antijuventino: l’allarme dei tifosi bianconeri
Sui social da tempo i tifosi della Juventus avvertono del rischio del “sentimento antijuventino”. La vicenda plusvalenze della scorsa stagione che ha portato ai 10 punti di penalizzazioni e di fatto all’esclusione dalle coppe europee, è stata vista dai tifosi della Vecchia Signora come la manifestazione di un sentimento contro la Juventus, che finisce per diventare vittima di pregiudizi e di cospirazioni. Le esternazioni da parte di esponenti della politica ora finisce per acuire questa sensazione.