Dopo Matthijs De Ligt, Denis Zakaria. Per la Juventus non sembra esserci davvero pace, perché oltre ai disastrosi risultati sul campo, in campionato come in Champions League, e ad una crisi ormai deflagrata che sembra riguardare anche i rapporti interni allo spogliatoio e non essere legata solo alle sconfitte in serie, fioccano anche le punzecchiature da parte di recentissimi ex.
- La Juve e gli ex al veleno: dopo De Ligt parla anche Zakaria
- Denis Zakaria boccia il calcio italiano: "Non faceva per me"
- Zakaria e il rapporto con Allegri: "Ci siamo parlati poco"
La Juve e gli ex al veleno: dopo De Ligt parla anche Zakaria
De Ligt, approdato al Bayern Monaco in estate per 75 milioni, già protagonista di qualche intervista al veleno nei giorni successivi all’addio ai colori bianconeri, è tornato a spiegare la scelta che l’ha portato a dire sì al Bayern , “una società che punta ad arrivare fino in fondo in Champions League”. Parole che non sono certo state gradite dai tifosi bianconeri, che poco dopo hanno dovuto incassare anche le inattese dichiarazioni di Denis Zakaria.
Il centrocampista svizzero, trasferitosi al Chelsea nelle ultime ore di mercato, uscita fondamentale per la Juve per poter fare spazio a Leandro Paredes, intervistato dal quotidiano svizzero ‘Blick’, è stato tuttavia più duro con il calcio italiano, e in parte anche con Allegri, che con la Juve, dalla quale anzi l’ex Borussia Moenchengladbach non si sarebbe neppure voluto separare: “L’affare con il Chelsea si è concretizzato nelle ultime sei ore di mercato – la rivelazione di Zakaria – Hanno fatto un’offerta e in poco tempo abbiamo dovuto definire i dettagli del contratto e ho dovuto fare le visite. Ma la mia volontà non era quella di lasciare la Juve”.
Denis Zakaria boccia il calcio italiano: “Non faceva per me”
Zakaria, secondo colpo del mercato della Juve dello scorso gennaio insieme a Dusan Vlahovic, aveva debuttato in Serie A segnando contro il Verona, proprio come il centravanti serbo, ma un infortunio muscolare subito poche settimane dopo a Empoli lo ha tenuto fuori a lungo da una Juve che in primavera ha smesso di correre. Lo svizzero ha però confessato di non essersi integrato in Serie A: “Quello italiano non era il mio calcio. La squadra giocava troppo bassa, anche se credo che per il potenziale che ha la Juventus dovrebbe essere sempre in testa alla classifica e vincere tutte le partite per 3-0…”.
Zakaria e il rapporto con Allegri: “Ci siamo parlati poco”
Parole, queste ultime, che sembrano un’accusa a Max Allegri, con il quale Zakaria ha però dichiarato di avere avuto un buon rapporto: “Allegri è una brava persona e un allenatore che ha ottenuto grandi risultati, ma purtroppo con lui non ho mai parlato molto”. Così come Zakaria non parlerà neppure con Thomas Tuchel, uno dei motivi per i quali lo svizzero aveva accettato il trasferimento al Chelsea: “Ero venuto qui anche per lavorare con lui, ma nel calcio le cose cambiano rapidamente”. La Premier League, però, è un altro mondo rispetto alla Serie A: “So che devo avere minuti nelle gambe per dare il mio contributo alla squadra, ma so anche che al Chelsea scoprirò un calcio con più spazi, più intensità e più duelli, che dovrebbe essere più adatto per me”.