Nelle ultime ore ha fatto clamore, in casa Juve, e non solo, la cena – party con più di 10 invitati presenti a casa del centrocampista statunitense McKennie.
Una situazione che ha messo in imbarazzo la società e che ha creato e creerà malumori costringendo il club a sanzionare non solo, ovviamente l’americano ma anche due dei suoi commensali, ovvero Dybala e Arthur presenti durante una serata che si è svolta contro qualsiasi norma anti – Covid 19.
Nel pomeriggio, intanto, su Instagram, l’attaccante argentino ha deciso di prendere una posizione e chiarire quanto successo, attraverso una storia ha detto:
“So che in un momento così difficile nel mondo per il Covid sarebbe stato meglio non sbagliare, ma ho sbagliato a rimanere a cena fuori. Non era una festa, ma ho sbagliato lo stesso e mi scuso”.
Un mea culpa con precisazione, ovvero non una festa ma una cena: per il momento Dybala è l’unico ad aver detto qualcosa sulla serata di ieri che ha visto anche l’intervento dei Carabinieri attorno alle 23.30, probabilmente chiamati da alcuni vicini.
Presenti non solo i calciatori ma anche alcuni amici e le rispettive fidanzate, con un numero così alto di persone riunite oltre l’orario imposto dal coprifuoco (ore 22.00 in tutta Italia)
Si attendono, intanto altre decisioni dalla Juventus. Visto il momento complesso del club, che oggi ha anche comunicato la positività di Bonucci ed è reduce dall’eliminazione dalla Champions e l’ultimo k.o. con il Benevento probabilmente prevarrà una linea intransigente.
Tra le ipotesi al vaglio si parla di una possibile esclusione dei tre non convocandoli nel derby contro il Torino in programma sabato pomeriggio.