“Alla Juve non sanno come trattarmi”. In estrema sintesi le parole di Aaron Ramsey. Dal ritiro del Galles il centrocampista della Juventus ha lanciato una frecciata neanche tanto velata alla sua società. I tanti infortuni non sarebbero imputabili alla sua fragilità, ma al modo in cui viene gestito.
“Alla Juve non mi alleno come col Galles: qui tirano fuori il meglio di me, riesco a giocare tante gare perché mi conoscono da tempo e sanno come trattarmi. L’ho dimostrato anche all’Europeo. In settimana ho bisogno di maggiore riposo”.
La rabbia dei tifosi sui social
Ramsey era finito nel mirino dei tifosi già dalla scorsa estate. Con un ingaggio molto pesante (si aggira intorno ai 7,5 milioni di euro a stagione), la Juve non era riuscita a trovare una soluzione per il giocatore che nel corso della sua esperienza italiana ha avuto tanti problemi di infortuni e non ha mai trovato la giusta continuità in campo.
Proprio in mezzo al campo la squadra bianconera ha mostrato di avere le sue maggiori fragilità, visto che anche la posizione di McKennie è in bilico in vista della sessione di mercato di gennaio. Ma ora i tifosi non ne vogliano sapere più niente: “14 milioni netti ricevuti dalla Juve nelle ultime due stagioni. Oltre il 50% delle partite totali saltate per infortunio. 6 gol segnati in 26 mesi. E parla. Parla. Senza il minimo rispetto per chi gli paga più cure mediche che prestazioni sportive”. Anche Marco attacca il giocatore: “Questo sta fuori di testa. Lui e Bernardeschi si lamentano solo e guadagnano cifre assurde per il rendimento che hanno. Testa bassa e lavorare”.
Ma c’è anche chi come Colonello che prova a giustificalo: “L’ultima volta che parò all’Europeo fu caricato di fango da giornalisti bianconeri che non avevano praticamente capito nulla di quello che aveva detto in inglese. Sono curioso di leggere le sue nuove dichiarazioni ma in inglese”. Ma la gran parte dei tifosi chiedono provvedimenti immediati: “Possibile che la Juve non possa fargli neanche una multa? E’ almeno la seconda volta che fa dichiarazioni simili. Fa sembrare lo staff di medici e preparatori una massa di incompetenti”. E ancora: “Dovrebbero rescindergli il contratto immediatamente e dirgli di non scomodarsi neppure a tornare a Torino, se ne stia in Galles”.