Il mani di Leonardo Bonucci nella partita tra Juventus e Sampdoria, gara d’esordio dei campioni d’Italia in Serie A, scatena subito le polemiche sui social e tra i tifosi. Al 44′ l’episodio contestato nell’area di rigore dei bianconeri: il tiro di Bonazzoli colpisce a distanza estremamente ravvicinata il braccio aperto del centrale di Viterbo.
Il fermo immagine evidenzia il tocco del centrale della Juventus, ma per Piccinini non ci sono gli estremi per il calcio di rigore e il Var non interviene: gli arbitri considerano la distanza molto ravvicinata, e inoltre il braccio colpito è il destro, non il sinistro che avrebbe protetto Szczesny. Secondo quanto riporta la Gazzetta dello Sport, l’arbitro Piccinini ha recepito le nuove indicazioni del designatore Rizzoli, che ha chiesto valutazioni concrete dal campo su dinamica e azione prima di fischiare un penalty per mani in area. E la prima a beneficiare delle nuove direttive è stata la Juventus.
L’episodio ha ovviamente scatenato le ironie dei tifosi in rete, molti ora si aspettano conferme di questa nuova tendenza arbitrale dell’assegnare meno rigori: l’anno scorso ne furono concessi 186, record storico assoluto, e per molti addetti ai lavori esagerato.
Il moviolista Graziano Cesari ha applaudito la decisione di Piccinini: “Il braccio di Bonucci non è quello di un giocatore che vuole procurare dolo. Sono d’accordo con l’arbitro. L’anno scorso sarebbe stato rigore, era stata esasperata una regola che non aveva senso”.
Così si era espresso il designatore Rizzoli sulla questione: “Ci sono stati dei rigori concessi con troppa leggerezza. C’è contatto e contatto, soprattutto nel calcio. Sono situazioni da valutare sul campo, però non possiamo togliere al difensore la possibilità di fare un movimento istintivo: se il braccio non poteva essere più ritratto non deve essere punibile. L’obiettivo è permettere ai difensori di non giocare come i pinguini. L’augurio è che si fischino meno rigori”.