Il giorno della verità è domani. Se davvero, come dice Allegri, la Juventus può puntare come obiettivo massimo al quarto posto perché ci sono tre rivali più forti o se ha legittime ambizioni di scudetto potrà dirlo almeno in parte il big-match di domani sera con l’Inter. Battere e scavalcare la capolista toglierebbe la maschera ai bianconeri e alla prudenza del loro tecnico. Che, dal canto suo, resta attaccato al basso profilo ed invita alla cautela.
- Juventus, Allegri sposta il tiro sull'Inter
- Allegri ironizza sulle parole di Spalletti
- La frecciata di Allegri a Marotta
Juventus, Allegri sposta il tiro sull’Inter
Da scaltro tecnico, esperto anche nel gioco psicologico, l’allenatore bianconero mette la pressione sulle spalle dei rivali: “Per noi è una tappa importante del percorso di crescita della squadra. Giochiamo contro i favoriti del campionato, l’hanno detto loro stessi e non credo sia una novità ma non è che domani vinciamo o perdiamo il campionato”-
“Per noi è una tappa di un percorso di crescita, di cui sono molto contento. Mancano ancora tantissime partite, sappiamo che giochiamo contro la prima della classe, una squadra forte, più pronta. Loro sono più pronti. Molto più semplice di quel che sembra. Loro sono molto più pronti”.
Allegri ironizza sulle parole di Spalletti
Dopo aver fatto il punto sugli infortunati (“Alex Sandro rientra, Danilo credo tornerà prima di Monza, Whah vediamo. Locatelli valuterò se farlo tornare dall’inizio oppure partire dalla panchina”) Allegri scherza su Spalletti che ha definito Chiesa il Sinner della Nazionale: “Perché gioca a tennis Chiesa? Se è bravo a tennis come a calcio è il nostro Sinner. Comunque sono importanti quelli che vanno in panchina, il dettaglio farà la differenza e per noi dovrà essere un ottimo step”.
La frecciata di Allegri a Marotta
Non casca in nessun tranello Allegri che scherma qualsiasi provocazione: “Marotta dice che sono un grande comunicatore? Non so se è un complimento, io li faccio a lui, il direttore sta facendo un ottimo lavoro all’Inter come lo aveva fatto alla Juve ma anche lui è un buon comunicatore”. Quando Vlahovic è arrivato alla Juve aveva gli stessi gol di Lautaro: come mai da lì si è fermato? Non lo so: Difficilmente riesco a spiegare il calcio, non so come mai ma sono sicuro che tornerà a fare tanti gol da qui alla fine della stagione”.